Re: Rilfessioni sulla democrazia

Inviato da  Zelan il 12/4/2006 15:11:50
Pensieri sparsi:

fedor Citazione:
Dicendo questo, esprimo anche la frustrazione per non aver IN NESSUN MODO la possibilità di CREARE alternative praticabili SUBITO.


Frustrazione condivisibile, penso, da tutti quelli che si accorgono che c'è molto che non va e che vorrebbero migliorare "il mondo".
Per com'è la situazione adesso, non ci sono neanche le premesse per arrivare alla vera anarchia (al massimo si può arrivare a quella degli spaccavetrine). Sulle vie per arrivarci mi sono già pronunciato, ma sono ancora molto in dubbio sui metodi per attuarle...

paxtibi Citazione:
L'abitudine al pastore... un atteggiamento tipicamente infantile, direi.


Non direi, invece, soprattutto coniderando che qui "infantile=negativo".
Per me invece l'infanzia è una delle fasi più esplicative del percorso evolutivo umano. Condensa in pochi anni (4/5, di media, con una postfase a circa 8/9 anni) il percorso evolutivo di millenni.
Riguardo in particolare alla necessità di un modello, un controllo(re) esterno, è un comportamento connaturato all'uomo. Uno dei comportamenti che rivelano l'essenza dubitativa dell'uomo che, in quanto insicuro per via delle sue limitatezze conoscitive, si aggrappa all'ideologia o al comportamento che colpiscono di più la sua coscienza. E' un altro residuo degli istinti animali (il metodo educativo stesso dei mammiferi ne è la prova: essi imparano tutto dai genitori, esattamente come facciamo noi, hanno dei "modelli riferimento"). In questo senso, il "pastore" è colui che riporta alla "giusta via" che un uomo ricerca per condurre la propria esistenza, per questo ne ha bisogno.
Il passo successivo per un uomo, secondo me, dovrebbe essere il rendersi conto che è egli stesso "pastore di sè": interiorizzando dei valori di vita civile, il rapporto sociale e con la natura (le due cause scatenanti della necessità di un "metodo") diventerebbero di facile approccio, senza alcun bisogno di un'autorità esterna. L'uomo stesso, rendendosi conto di ciò che serve veramente al fine della convivenza, si autoimporrebbe delle regole, delle limitazioni (che in quanto autoimposte, non sono negative perchè naturali).

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