Rilfessioni sulla democrazia

Inviato da  Dusty il 11/4/2006 23:05:57
Ciao Santa,
ho pensato di rispondere qui perchè il thread sul "voto del 9/10 Aprile" dove hai postato il messaggio a cui sto rispondendo penso sia poco indicato a proseguire la discussione (oltre che inflazionato).
Spero che non sia troppo offtopic, nel caso ditemelo che lo sposto da qualche parte.

Mi ha fatto molto piacere leggere il tuo mega-post con vari riassunti delle cose che hai scritto in proposito della democrazia.
In particolare mi affascina la tua idea per la quale potrebbe essere un "grande inganno" il fatto che "L’idea con cui da millenni i poteri ci alimentano è che gli uomini lasciati liberi sono un branco di animali selvaggi che si scannano tra loro, e per evitare questo è necessario un governo autoritario che protegga i sudditi da loro stessi."

Essendo di idee fortemente liberali, mi interrogo spesso su domande del genere (devo anche ammettere di non aver ancora letto nulla riguardo la gestione della polizia o forze analoghe nelle varie faq di anarchia -- lacuna questa che colmerò quanto prima mi sarà possibile), e per quanto cerchi di accettare il fatto che "l'uomo è fondamentalmente pacifico" (per dirla alla Pax), non posso che scontrarmi con la realtà che vedo tutti i giorni.
Basta assistere ad una riunione di condominio per capire che è impossibile mettere d'accordo una ventina di persone in modo "semplice" anche riguardo ad una stupidaggine. Poco ci manca che non si mettano le mani addosso.
Metterle d'accordo su qualcosa di impegnativo è pura utopia (almeno per la mia esperienza).

In generale, vedo sempre una certa difficoltà ad auto-mettersi d'accordo per la divisione/sfruttamento di risorse finite (cosa purtroppo tipica del mondo reale, a differenza di quello virtuale). E sempre in generale una autorità più o meno riconosciuta come tale serve a mettere in accordo le parti.

Io sono contro il sistema democratico, poiché anche se si dovesse manifestare “puro” non sarebbe altro che la dittatura dei molti sui pochi, nella migliore delle ipotesi.

Su questo invece non sono d'accordo: nonostante sia ben chiaro che la "democrazia" attuale (in cui di democrazia però io vedo ben poco) è quanto di peggio abbia prodotto la politica da quando esiste, a mio avviso nella migliore delle ipotesi la democrazia potrebbe essere usata come sistema per mettersi d'accordo per lo sfruttamento/divisione di risorse limitate e non per imporre agli altri delle limitazioni arbitrarie (come avviene ora, e sempre più).
Ed in generale mi sembra evidente che una soluzione che sia uguale per tutti è quella che alla fine è più giusta nel senso che non avvantaggia una minoranza a discapito di tutti gli altri.

Per me la naturale misura per la convivenza degli uomini sono piccole comunità autosufficienti che hanno rapporti di scambio con quelle circostanti.

Sono completamente d'accordo.
Anche qui però, mi pare che questa "utopia" cozzi un pochino con la storia: tu puoi organizzarti in una piccola comunità autosufficiente, ma non puoi imporre gli altri a fare altrettanto (pena la negazione delle ipotesi iniziali) e quindi è molto facile (almeno per quel poco che so di storia) che si formi una vicina comunità organizzata ma non così piccola che, principalmente per il fatto che non è più piccola, si è data una organizzazione più gerarchica con tutte le conseguenze e che prima o poi ti attaccherà per poterti dominare.
Forse l'esempio più recente di questa situazione è quello avvenuto ai danni dei nativi americani: loro avevano raggiunto un certo equilibrio, ma ci hanno pensato gli altri a distruggerlo.

La società ideale che io avrei in mente non so se sia fattibile oggi, ma consisterebbe in un mondo in cui l’economia si regge prevalentemente sull’autoproduzione, in cui i limiti dei sistemi sociali ed economici rispecchiano quella che è la visuale delle persone.

D'accordissimo, è un po' come pensare una famiglia ma leggermente più in grande.
Il problema però è: gli altri te lo lascerebbero fare?

Se nessuno votasse il sistema “stato-democrazia parlamentare” verrebbe messo in discussione, non sarebbe più legittimato, e magari si potrebbe ripensare l’intera organizzazione sociale in nome della Libertà del Singolo, senza che questa sia concessa magnanimamente da qualche “ente” superiore.

Se nessuno votasse per scelta consapevole probabilmente non ci sarebbe da aggiungere altro nel senso che probabilmente tutti avrebbero già raggiunto le nostre stesse conclusioni. Cosa che però reputo poco probabile in quanto la mentalità delle persone è quanto di più vario si possa trovare e quindi impensabile che tutti vogliano impiegare le loro energie per ricercare la stessa cosa (questa).

Potrei rispondere, parlando per me, che tre anni in cui il mio tempo libero lo passavo in biblioteca invece che guardare la defilippi, e da lì in poi nottate intere a scandagliare siti su siti nella rete alla ricerca di informazioni non sono proprio inerzia.

E' proprio questo che intendo: per poter arrivare a certe conclusioni è necessario molto studio e dedizione, cosa che, penso lo riconoscerai, è impossibile demandare a tutti in quanto ognuno ha le sue passioni e le sue priorità.

Per questo io penso che sia un dilemma difficilmente sanabile.

Perché poeticamente devo ammettere che mi rattrista che da una parte qualche nichilista si sbatta a cercare, a catalogare, a tradurre e dall’altra si liquidi il tutto quale “paccottiglia” senza nemmeno aver dato un’occhiata al lavoro dell’altro.

Per liquidare tutto con poche parole ci vuole poca fatica, per approfondire tutto ci vuole tempo e pazienza, e purtroppo l'umano è pigro... La scelta tipica quindi purtroppo IMHO è inevitabile :(

Ci vogliono veramente gli attributi per guardare in faccia l’enormità del marcio che ci circonda, e le dimensioni dell’inganno.

Altro che “inerzia”, altro che “nichilismo”, bisogna essere forti per resistere a quella visione, mano a mano che diventa più chiara.


Condivido al 100% !!!!

Il mio tempo libero ormai è un’ ossessiva ricerca degli aspetti oscuri che mi sono ancora ignoti nella realtà che mi circonda, ed è per questo che sentirmi dare del nichilista o dell’inerte mi riempie di rabbia e delusione.

Io non so a chi ti riferisci in particolare (non so da dove sia uscita fuori sta cosa del nichilista), ma per uno che ti da del nichilista a mio avviso ce ne sono almeno due che apprezzano il tuo lavoro, quindi quale è il problema? Non vorrai mica che siano tutti d'accordo nel giudicarti, allora altro che democrazia

Ciao,
Dusty

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