Florizel
Citazione:
Carissimo. Da quanto tempo te ne stavi appollaiato dietro il monitor come un falchetto?
Ciao, Flo.
No, ero solo di passaggio, ma tanto ogni pagina di questa discussione è buona in quel senso.
Piuttosto, visto che alla 78ma pagina siamo
ancora (
) alle enunciazioni di principio (“no Stato”, “intangibilità del corpo e dei beni delle persone”, “libertà completa senz'altro limite sociale che quello dell'uguale libertà degli altri”), belle ma inconsistenti, sarebbe forse più utile se i convinti della bontà dell’anarchia - tu e Pausania, tanto per dire - precisassero la
loro personale forma di attuazione dei princìpi cui si ispirano (
“la forma che gli appare migliore”). Attraverso tale esposizione si potrebbe
finalmente atterrare al suolo e confrontarsi con qualcosa di concreto; altrimenti, finché si rimane alle citazioni del MalaTesta (
nomen omen? ), stiamo freschi.
D’altra parte si tratta di una richiesta che è già stata fatta in precedenza, in questo thread, senza sortire il minimo esito. A me non sembra un buon segno o riguardo alla concretezza di pensiero dei corifei anarchici qui presenti oppure riguardo alla loro apertura al confronto, alla loro disponibilità a mettere chiaramente sul tappeto la propria ipotesi di contesto sociale ideale (in forma ragionevolmente dettagliata) e a discuterne apertamente.
Ma se si continua invece come finora, tra altri millecinquecento interventi (o cinquemila, o diecimila) toccherà ancora leggersi
quello che scriveva il Malatesta nel primo numero di Umanità Nova... interessante, per carità; si può sicuramente fare anche così, ma a che prò? Boh!
Prealbe
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