Re: Psichedelico - ciņ che svela la mente

Inviato da  mc il 15/11/2006 13:24:14
Intuitivamente parlando, a mio avviso (nessuna conoscenza biochimica specifica da parte mia), si "scassano", chimicamente parlando, gli schemi interpretativi a cui facciamo riferimento "normalmente", frutto di esperienze personali e di ceorcizione comportamentale conseguente all'indottrinamento dovuto all'appartenenza ad un "gruppo" sociale.

"Inquinando" le modalita' di percezione, quelle a cui abbiamo fatto sempre riferimento, si demoliscono gli schemi logico-interpretativi ai quali ci affidiamo in base a quello che ci e' stato insegnato e che abbiamo imparato nel corso della vita, e se ne "sperimentano" altri, che ci forniscono, appunto, quella che, qualcuno, potrebbe una interpretazione "ultraumana" della realta'.

E' come per un taxista: esso e' tenuto a conoscere ogni posto in citta, ogni via, stradina. Se facesse sempre le stesse strade per arrivare in un posto conosciuto, non potrebbe mai scoprire nuovi posti. Continuerebbe a conoscere solo quello che ha sempre conosciuto. Cambiando i suoi itinerari (i propri usuali "schemi") senza dubbio arricchirebbe le sue conoscenze, probabilmente conoscendo sempre meglio "la propria citta'".

Per cui, per rispondere a nike, ogni esperienza accresce. La ripetitivita' nelle esperienze alla lunga non dona piu' niente di nuovo. Rifare alcune esperienze in maniera differente, dimenticando o non facendo cio' che si e' sempre fatto, potrebbe essere funzionale all'accrescimento (cosa che nella ripetitivita' della "normalita'" non avverrebbe).



p.s.: mi sono affacciato agli ultimi post solo da poco, mi scuso, con tutti, per eventuali travisazioni, ot della mie osservazioni al riguardo, o ripetizione di quanto gia' detto...

cia'

mc

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