Re: Psichedelico - ciò che svela la mente

Inviato da  Timor il 14/11/2006 19:33:00
Ciao Nike, se mi domandi qual'è il clou del thread attualmente mi è difficile risponderti.
All'inizio la mia intenzione era condividere una concezione della realtà che è mi sembra essere (per come l'ho estrapolata da alcuni autori) il punto di convergenza di filosofie orientali, studi di neurofisiologia odierna, realizzazioni della scienza occidentale (fisica quantistica) e della cibernetica, esperienze di psiconauti, rappresentazioni cinematografiche recenti, sviluppo di reti informatiche.
Certo una sintesi non è realizzabile attualmente ma sono soverchiato da un presentimento intuitivo che tutti questi elementi debbano convergere verso un unico modello di mondo che probabilmente non è intellettualmente rappresentabile (intuitivamente mi sovvengono il teorema delll'incompletezza di Godel e il problema dell'arresto nelle macchine di turing.....ma non vorrei dire castronerie ) ma che è probabilmente sperimentabile e gestibile per un certo tipo di coscienza su un piano non verbale o speculativo.

Visto il livello di prepazione, l'apertura mentale degli avventori di luogocomune e lo spessore di alcuni threads ho pensato che forse questa intuizione era intercorsa in molti.
E ho voluto proporre il concetto di psichedelico nella sua accezione più ampia, come esperienza non ordinaria che svela la natura relativistica della mente e quindi di qualsiasi sua rappresentazione, nonchè l'impossibilità di dire qualcosa di "vero" (quoto carloooo vedi epistemiologia) sulla realtà e sul mondo.

Su queste premesse penso che sia giusto porsi delle domande sul valore esperienzale di stati meditativi, stati di premorte, stati di sogno, stati indotti da sostanze psicoattive.
Domandarsi poi se queste domande non siano troppo scomode e penose per la massa (e la comune rappresentazione del mondo-realtà di consenso collettiva) e se questo disinteresse ha in qualche modo penalizzato lo studio di certi settori.

Mi piacerebbe non solo condividere idee ma anche esperienze su questi temi.

Citazione:
Sono l’individualità e l’identità che subiscono una manipolazione, una spaccatura , non l’intera mente e in nessun modo a mio avviso una droga può cambiare lo stato percettivo realmente. E’ vissuta solo come una esperienza psichedelica, non come crescita reale.


Queste affermazioni sono ambigue (poco definite).

Citazione:
Il cervello, invece potrebbe subire un vero trauma: fisico e tangibile, danni collaterali.


Il cervello o la mente subirebbe un trauma?

Cmq neurotossicità in studi su primati è stata dimostrata solo per l' ecstasy e ovviamente cloroformio e solventi vari. Discorso a parte per la neurotossicia nei ratti a livello cerebellare da fenciclidina e a livello della corteccia cingolata posteriore per gli antagonisti NMDA in genere .

Citazione:
l'utilizzo di allucinogeni, non è altro che una sorta di “esperienza chimica” e solo in base a questosi percepisce una "realtà parallela


Anche la coscienza ordinaria è riducibile a un'esperienza chimica

Citazione:
Anche con la meditazione si può arrivare ad alcune fenomenali percezioni: visive, olfattive, uditive, tattili e questa è invece una reale esperienza che apre la mente.


Mha ??????......quanti pregiudizi

Ciao

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