Re: Psichedelico - ciò che svela la mente

Inviato da  padma il 14/11/2006 9:48:05
Ciao Timor, ciao Kirbmarc,pian piano leggo tutto.

Devo dire che io non sono interessato particolarmente a speculazioni filsofiche sul "chi siamo noi", cambiamo noi o cambia la realtà, ecc.. ecc.

Forse ho letto troppo zen, ma il mio punto di vista è esperienziale. Prettamente basato sui ciò che provo concretamente, sulle esperienze che sperimento. Ma cosa vuol dire concretamente, se è in gioco la definizione stessa di realtà?

Mi baso sulla percezione, ovviamente, e quando essa muta muta anche la mia realtà. E questo mi basta, perché mi permette di esplorare e di intuire, che poi è una delle più grandi soddisfazioni della vita. La cosa sconvolgente delle esperienze (con sostanze o meno) è proprio che ci si accorge come sia posticcia la realtà diciamo comune, che sperimentiamo per gran parte delle 24 ore giornaliere. Esattamente è difficile da descrivere, ma l'idea è che si faccia più profonda e nascano collegamenti. Collegamenti, associazioni, questa è la cosa sconvolgente. Negli stati meditativi più profondi è proprio questa la cosa più sconvolgente: il fatto che tutto ciò che ci circonda inizi ad essere unito anziché separato, nascano associazioni e prenda il sopravvento la conoscenza intuitiva. Anche l'identità personale tende ad andare piano piano a vacillare.

Per quanto riguarda i sogni lucidi, è molto realistico quello che riporti, Timor. Lo stress, e qui parlo per esperienza prettamente personale, è uno dei fattori più grossi di impedimento. E' come se la calma ed il controllo mentali nella vita quotidiana si riflettessero sul controllo dei sogni lucidi.

Dal link che riporti, l'intervista a Laberge,
I took a workshop from Tarthang Tulku, a Tibetan Buddhist, at Esalen and I was surprised at the topic of the workshop, which was essentially asking us to maintain consciousness throughout the twenty-four hours.

E' esattamente questo il punto. Mantenere il controllo della coscienza, anche in sogno. Può sembrare in contraddizione con l'assunzione di sostanze, ma non lo è.

Ancora per esperienza personale, il controllo e la consapevolezza in ogni azione, il controllo delle emozioni negative, la capacità di non alimentare od addirittura sospendere "la radio interna" portano ad una maggior lucidità e controllo anche in stati alterati di coscienza, siano essi indotti da meditazione profonda, assunzione di sostanze o sogni lucidi.


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