Re: Anarchia

Inviato da  nessuno il 7/6/2006 17:06:07
Per Ashoka:

Ma sei proprio "fissato" con questa benedetta moneta- Comunque, dividerei i 100 euro in qualunque modo l'altro voglia. In ogni caso, alla fine, avrei in tasca più di quel che avevo all'inizio. (E potrei anche ricorrere all'ipnosi, comunque )

Per Pax:

Sono d'accordo con te. Il comportanento delle folle è prevedibile quasi fin nei particolari. Ad una condizione: che le folle siano composte da persone che condividono con me (o con te) una serie di presupposti culturali. Per dire che, se gli assunti di base da cui i membri della folla partono sono differenti da quelli di chi vuole influenzarne il comportamento, questi fallirà miseramente. Per dire che, se io sono un membro della folla di una società anarchica e tu pensi da capitalista individualista, non hai alcuna possibilità di influenzare e prevedere il comportamento della folla cui appartengo.

Sui rapporti tra membri della comunità:

A me pare che sia difficile fare previsioni. Qui si scontrano comunque due visioni differenti di una società anarchica. La prima (che mi pare rappresentata soprattutto da Pax) si concentra soprattutto sulla libertà individuale e ignora (o quantomeno sottostima) il fatto che gli esseri umani sono animali sociali; la seconda, pur dando importanza all'individuo, lo considera dentro una rete di relazioni (io propendo per questa visione, sia chiaro). Nel primo caso è difficile prevedere quale sarà l'atteggiamento degli altri membri della comunità (è persino discutibile che si possa parlare di comunità, secondo me, ma è un altro discorso) perché ognuno reagisce come individuo isolato e, di conseguenza, in modo del tutto imprevedibile. Nel secondo, una serie di assunti, pregiudizi, ideologie e modi di pensare (valori, in qualche modo) condivisi esistono e questo orienta la reazione della comunità. Secondo me, si svilupperebbero forme di pressione verso gli individui "devianti", ma - data l'importanza assegnata al valore dell'individuo - non credo potrebbero assumere l'intensità che hanno al giorno d'oggi. Inoltre, la non esistenza di uno stato rende più difficile sia la definizione del comportamento "corretto" (non ci sono leggi cui fare riferimento, né corpi di polizia che le facciano rispettare), sia la "punizione" del "colpevole".

Buona vita

Guglielmo

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