Re: Anarchia

Inviato da  bandit il 31/5/2006 21:25:15
Andycap:
"perché dopo che il suo operaio non ha reso quanto la metà del suo sforzo iniziale, non lo considera socio? "
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non ho capito bene la storia del rendimento comunque e' l'operaio che non vuole diventare socio. Dovrebbe partecipare alle spese e rendere incerto il compenso. Ma non e' un problema, c'e' sia il mercato del lavoro che quello dei "soci", e su entrambi ci si cerca, ci si trova e si fanno contratti consensuali.

Florizel e Andycap:

Chiaramente dopo i vostri inviti a rileggere indietro ho visto che avete risposto "ampiamente" a tutto.
Quasi quasi metto su anch'io un messaggio come firma: "se pensi che non ti abbia risposto, rileggi i post indietro".

Grazie per il te, che per il momento posso ancora prendere senza dover "convincere" nessuno.
Una differenza da niente ?

"L'entità dei beni "non primari" è proporzionale alla richiesta e all'esigenza di quei beni"
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[edit: qui forse c'e' una incomprensione (tra le tante!) cerco di correggere]:
quella frase si attaglia benissimo al libero mercato.

in generale mi sembra notare che la vostra comunita' funziona per definzione, se non funziona, non rientra nella definizione, quindi non e' la vostra comunita'.

Avrei ancora una domanda, forse l'ultima, se vorrete rispondere, bonta' vostra.
Vorrei sapere se gli scambi avvengono con interazione individuale coinvolgendo SOLTANTO gli attori che scambiano oppure se (e nel caso quando) e' prevista la partecipazione (e allora con quale ruolo) di persone/entita' diverse. Ad esempio se vado direttamente da Pino per scambiare vino contro farina come ci pare a noi, oppure se dobbiamo portare tutto al magazzino dove poi qualcuno cura la distribuzione, o qualche altra roba simile. La domanda vale sia per gli scambi all'interno della comunita' che per quelli tra un membro della comunita' e l'esterno. Grazie.

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