Re: Anarchia, moneta, proprietą ed altre amenitą

Inviato da  bandit il 28/5/2006 21:49:00
Florizel:
"Comunque,sei arrivato alla conclusione spazzando via in un sol colpo l'eventuale discussione tesa a dimostrare che nessun componente sentirebbe l'esigenza del denaro."
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In quel post non ho raggiunto nessuna conclusione, ho fatto solo una domanda.
Quella dimostrazione la leggero' piu' che volentieri.

La domanda era a quali condizioni un membro sarebbe stato escluso, l'uso del denaro era un esempio (diciamo pure forte, visto che contravveniva ad una regola base); la risposta diretta non la vedo, ma intendo che non esiste alcun caso di esclusione, se capisco male per favore correggimi.

"Stai cercando di affermare il risultato di una situazione prima ancora che della stessa siano descritti completamente i presupposti,il processo,lo svolgersi e gli obiettivi.
Stai asserendo che qualcosa abbia in sč caratteristiche nefaste e/o contraddizioni prima ancora che esse si evidenzino."
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? non e' un po' tanto per una domanda ?

"Fermo restando che ora dovresti spiegare se nella comunitą da te ipotizzata,uno o pił individui che non vogliono usare denaro correrebbero dei rischi,e/o se invece morirebbero di fame."
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come dicevo, io non sto ipotizzando nulla, faccio domande per capire e verificare eventuali contraddizioni (che credo di vedere, ma se mi sbaglio io, tanto meglio). Comunque, per rispondere: come piu' volte detto libero scambio significa scambiare quello che si vuole con chi si vuole, basta che vi sia reciproco accordo. Quindi l'unico rischio che corre chi non vuole usare il denaro e' quello di non trovare un numero sufficiente di persone che vogliono scambiare con lui/lei. Dipende semplicemente dalla volonta' e dal libero consenso degli altri. Ho risposto ?

"Ora,ti rimando ad un termine citato in un articolo di Winfield,tradotto e postato da Paxtibi qui: "alchimia di inversione"."
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leggo, dall'interessante post di Pax:
"Forse dovrei giustamente chiamarla alchimia d'inversione, poichč il suo scopo č di prendere le cose nobili e svilirle. Continuamente mescolando, colpendo, pungolando, soffiando sul fuoco, eccitando tutti noi uno contro l'altro in minoranze polarizzate, separate, isolate, vittimizzate, sotto costante attacco, circondate dai nemici. Divide et impera. "
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e tu questo vuoi applicare a me ? che dire...La tortura la lasciamo fuori ? Ripeto: faccio domande per capire e verificare eventuali contraddizioni (che credo di vedere, ma se mi sbaglio io, tanto meglio)

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