Re: Anarchia

Inviato da  andycap il 20/5/2006 22:13:02
x bandit
non ho detto che non si capisce cosa vuol dire quel testo. si capisce benissimo.
semplicemente e' un insieme di idee "desiderabili" ma molto generiche, punto. dov'e' il valore aggiunto, il tratto distintivo ?


dai, bandit, ti nascondi dietro il dito… anche il liberismo, così come lo difendete, potrebbe essere tacciato di “idea desiderabile”, facile, no? Non mi piace una cosa, la nego e non la analizzo… Invece qui stiamo cercando ciascuno di conoscere le idee degli altri, io mi leggo Mises, tu leggiti chomsky: l’importante non è la frase in sé, che evidentemente è estrapolata da un contesto, ma vatti a vedere il contesto nel link segnalato, e poi ribatti quello che vuoi… se poi hai solo verità da difendere fai pure, a me non è che interessi tanto la tua educazione libertaria…

tu vuoi avvalorare uno scritto in base a CHI lo ha fatto e non semplicemente in base a quello che leggi

no, semplicemente, ed umilmente, richiamavo l’autorevolezza della fonte, perché per me, che insetto sono, vale la regola di sforzarmi di capire, e se tu mi indichi un link in poche righe, prima di vomitare giudizi che potrebbero farmi apparire come un banale qualunquista, cerco di vedere che cosa tu intendessi dire…

se mai suggerirei di argomentarle di piu'. le citazioni possono arricchire il discorso ma non certo sostituire la forza e la capacita' di sostenere le proprie convinzioni. a meno che tu non voglia dar prova della tua cultura e allora se lo vogliamo giocheremo su quel terreno, basta intendersi.

io so che tu sei laureato, ci hai tenuto a dirlo… io cosa sono? Manovale o neurochirurgo (per me pari sono)? Le citazioni servono ad allargare la possibilità di conoscere, io la vedo così, servono a dare agli altri i riferimenti culturali sui quali ci si muove, altrimenti continuiamo a non capirci l’uno con l’altro…
per argomentare, c’è spazio e tempo dopo… ma non è che anche nell’argomentare ci sia sfoggio di cultura?

x paxtibi
Che lo stato sia la negazione del libero mercato è un concetto che non è stato confutato, ma ecco che, di nuovo, "gli stati esprimono le regole del libero mercato".

beh, pax, anche per me gli stati sono dirette emanazioni del potere (ripeto, sia economico che politico, inutile che cerchiate di fare questa distinzione, sono inscindibili), e quindi, da un capitalismo classico, gli stati contemporanei muovono verso posizioni liberiste (da te hanno già privatizzato l’acqua potabile? a Firenze, la rossa Firenze, sì…)
tu rispondi a flo:

Tolto lo stato, tolte le emanazioni e l'interdipendenza.

ed invece io ti dico che questa è una falsa posizione, diffusa proprio dal potere economico che vuole limitare le (pochissime) “garanzie democratiche” degli stati moderni per avere maggiori margini di profitto… Tanto, col cavolo che ti fanno saltare lo stato per quello che è, li protegge! Tutt’al più mirano a far saltare solo quello “sociale”, che gli costa…

x pausania e nessuno
Secondo me lo stato non è opposto a chi deteniene il potere economico
Nella storia, stato e mercato vanno a braccetto

che dire, mi associo… (si fa al 33%, si divide, si mazzetta chi di dovere, una parte finisce alle cayman e rientra pulito al prossimo condono fiscale)

x fiammifero
Sò solo che l'Anarchia,quale assenza di stato,basata sulla libertà individuale e sulla collaborazione volontaria,l'uomo l'ha conosciuta nel paleolitico

ehm, pure nel 1936 in spagna (scusate se insisto)

a suivre

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