Re: Anarchia

Inviato da  Paxtibi il 20/5/2006 21:22:53
Capisco che tu voglia contrapporre il cattivo stato spagnolo ai buoni mercanti veneziani.

Ragazzi, lo so che Marco Polo divenne il favorito di Kubilay Khan, ma direi che non si può giudicarlo al di fuori della sua dimensione storica, e nessuno mette in dubbio che i commercianti abbiano sempre dovuto venire a compromessi con il potere. Ma chi non lo fa, in qualche misura? Io, almeno ogni volta che pago le tasse, scendo a compromessi. Bisogna pur sopravvivere, per provare a vivere.
Quello che mi premeva far notare, e credo che in fondo non sia sfuggito del tutto, è la differenza di intenzioni e, conseguentemente di risultati: i Polo viaggiarono per commerciare, per avere profitto sì, ma grazie allo scambio di beni, che alla fine lasciò tutti più ricchi, materialmente ma anche culturalmente. Non c'era desiderio di conquista, ma di scambio.
Capite perché non riesco a vederci nulla di male? Dipende dalle persone, certo, come c'è il pastore attento e quello distratto, l'ingegnere scrupoloso e quello incosciente.
Io penso che tutto ciò che l'uomo si è creato come strumento per costruire e non per distruggere, possa venir usato coscientemente e per il profitto non solo individuale ma anche comune, e non solo materiale ma anche spirituale.
E quando venisse usato per aggredire o per offendere, è alla mano che usa lo strumento che bisognerebbe guardare, non allo strumento stesso.
Altrimenti bisognerebbe abolire anche i coltelli da cucina.

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