Re: Anarchia

Inviato da  Santaruina il 12/5/2006 17:56:46

Un liberismo che invochi unicamente e semplicemente meno "ingerenze" dello stato, lascia, come ha detto bene florizel lascerebbe semplicemente "mano libera" al capitale e ( ad altri poteri).

Comunque io continuo a vedere una grande contraddizione di fondo nell’”anarchia colletivista anti liberista”

Quello che si teme del “libero mercato”, che vuol dire solo che gli uomini commerciano tra loro senza vincoli e senza imposizioni, è il fatto che in questo modo qualcuno possa approfittare delle sue maggiori “qualità” per arrivare a posizioni di privilegio in cui sia per lui facile “sfruttare” i suoi simili.

Potrebbe succedere?
Ovviamente sì, ma per evitare ciò cosa occorrerebbe fare?

La visione collettivista indica quale soluzione degli enti “superiori” che vigilino e “regolino” questi scambi.

All’opposto vi sta la visione anarchica.
Dirsi anarchici e anti liberali continua a sembrarmi una enorme contraddizione, quindi.

Perché il “mercato”, può essere un “demonio” se si possiede una visione religiosa che giudica più importanti altri aspetti della convivenza umana, come la spiritualità e l’amore per il prossimo, e questa visione è ad esempio la mia, e non è ho mai fatto mistero.

Io critico il “capitalismo” dal punto di vista cristiano, considerando che l’accumulo di beni terreni è un ostacolo al raggiungimento dello scopo della vita dell’essere umano.
Ma questa è appunto una visione “cristiana”, che si giustifica attraverso dei “dogmi” che il cristiano riconosce.

Non sto ovviamente presentando una qualsivoglia superiorità del pensiero cristiano rispetto ad altri, mi preme ora solo mettere in luce la coerenza o meno di determinati discorsi.

Se la componente religiosa non è presente, non vi è nulla di “immorale” nell’arricchimento e nello sfruttamento delle proprie capacità “imprenditoriali”.

Se questa “deriva” si teme, si dimostra scarsa fiducia nell’essere umano, e ciò potrebbe essere anche una posizione legittima, volendo, ma a questo punto non credo sia il caso di considerarsi anarchici, ma di dichiarare tranquillamente che si considera giusto che ci siano degli organismi preposti che evitino tale “deriva”.

Posizione ovviamente incompatibile con l’anarchia.

Blessed be


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