bandit ha scritto:
Intervenire per far rispettare proprieta' e diritti non mi pare faccia il comodo di qualcuno in particolare. Su regolamentare lo sviluppo c'e' da vedere, cosi' e' troppo generico. Stessa cosa circa lo sbranare. (che aggiungo alla collezione: jungla, far west, follia, liberismo sfrenato, ...)
"Quindi la pace da difendere č, per Mises, ovviamente quella di chi gestisce il mercato" ----------> cioe' ??
"non di chi lo subisce" -----------> cioe' ??
bandit ha scritto:
Gia' il coinvolgimento dei politici dice qualcosa,
comunque il caso di emettere obbligazioni e mettersi i soldi in tasca e' un tipico esempio del perche' deve esistere uno stato: evitare queste robe e legnare spietato quando succedono. Vedi un po' tu dai risultati, in che situazione siamo.
Liberismo non significa mica fregarsene delle obbligazioni che si assumono. Se mai il contrario. Questo con riguardo alla malafede. Se poi ti riferisci anche al fatto che le aziende nel libero mercato possono fallire mentre con tante belle regole si potrebbero salvare, si apre tutto un altro capitolo.
bandit ha scritto:
Intravedo punti di contatto tra liberismo e anarchia laddove si richiamano argomenti simili per mostrare le controindicazioni del potere statale. tuttavia, come gia' emerso, per il liberista dello stato non si puo' fare a meno, solo che sia piccolo, cortesemente, faccia poche cose e bene. Per cui mi pare che rimanga una differenza non da poco.
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