Re: Gli extraterrestri non esistono!

Inviato da  toussaint il 16/9/2015 18:13:28
Scusate, ma qui c'è anche un qui pro quo che andrebbe chiarito.
Allora, ci sono determinate patologie che possono produrre altezze molto al di sotto della media e che non dipendono da alterazioni genetiche, un esempio banale è un'alterazione del processo metabolico che conduce a una alterazione della sintesi dell'ormone della crescita.
Per individui di questo tipo, la loro patologia non era scritta nel loro DNA, ma è legata ad alterazioni funzionali della normale fisiologia dell'organismo.
Ma stiamo parlando di individui bassi, la cui altezza normalmente non scende comunque sotto il metro e trenta-quaranta.
Altezze inferiori a questi minimi sono determinate da patologie di matrice genetica, dovute cioè a mutazioni come ad esempio l'acondroplasia, alla quale si deve l'esistenza della donna attualmente più bassa al mondo, Jyoti Amge, la quale però è alta ben
63 CENTIMETRI!!!
L'acondroplasia è una mutazione del gene FGFR3, bene queste mutazioni genetiche sono tali da arrestare la crescita in una fase molto precoce dell'età evolutiva.
In altri termini, non è che Jyoti Amge abbia avuto una crescita armonica e lineare partendo da un punto di partenza inferiore a quello degli altri individui.
No, è proprio il contrario, Jyoti Amge è partita alla pari, ma poi la sua crescita si è rapidamente arrestata, da quello che leggo in rete, addirittura all'età di 4 mesi!!!
Il che vuol dire che Jyoti Amge, da neonata, era pure paradossalmente in un percentile abbastanza elevato.
Ora, come si può mai affermare che quel 9% in un primo tempo unmatched, possa essere poi stato miracolosamente matched, ossia ricondotto a geni umani?
Ciò vorrebbe dire, automaticamente, che i genetisti sono riusciti a identificare che tipo di mutazioni si siano determinate e in quali geni.
Mutazioni, si badi bene, mai apparse prima poiché di un essere umano di 6-7 anni di questa altezza non si ha traccia nella storia umana.
In altri termini, il genetista dovrebbe essere arrivato a una conclusione del tipo:
"ok, anche se la sequenza è alterata è comunque riconducibile a una mutazione della normale sequenza del gene x" e dunque dovrebbe avere automaticamente mappato una particolare nuova patologia che si sostanzia nella mutazione, di quel particolare tipo, del gene x.
Vi risulta una cosa del genere?

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