Re: L'angolo delle cose divertenti

Inviato da  Makk il 15/4/2011 16:38:42
Citazione:

Calvero ha scritto:
Più che altro sono rimasto veramente stupito del cambio di tono quasi "radicale" nella voce...

mah, invece non mi stupisce più di tanto
in lirica (soprattutto barocca) non è niente strano che i maschi facciano voci femminili: si chiamano controtenori, contraltisti e sopranisti.

Alcuni spettacolari, come aris chirstofellis, dimostrano che la castrazione non era affatto necessaria (personalmente christofellis forza troppo verso l'acuto e "vela" la voce, sembrando più un castrato che una donna).



Questo un simpatico divertissement su come si passa da tenore a soprano, con facilità:




Questo invece è una spettacolare risposta al perché un uomo dovrebbe cantare da donna: una versione dell'Agnus di Bach, interpretata lentissima (dura circa il doppio del normale), per rendere meditabonda e sincera la accorata supplica a "compatire i nostri peccati". Quindi con dei "filati" di voce infiniti, possibili con una capacità polmonare maschile, assai ardui per una donna.
(Interpretazione impeccabile, fra l'altro, raramente così perfetta. Anche tecnicamente è difficile riuscire a spremere i polmoni così senza far sentire la ripresa di fiato)




Ancora Scholl. Per sentire come voci femminili e "maschio-femminili" si integrino meravigliosamente:
nota: il "giovinetto amoroso" è spesso assegnato a una voce femminile, con curiosi effetti visivi di sottili donzelle (in abiti maschili ma con strane "protuberanze") che interpretano paggi, giovani e adolescenti.
Il contraltista maschio restituisce la "visione" alla meraviglia della musica, come si può apprezzare in questo disperato addio fra amanti (la fusione di suono dell'ultimo gorgheggio, quando le due voci si spengono sulla stessa nota):




Se poi vogliamo parlare in generale di cosa può fare la voce umana, c'è sempre il nostro Demetrio Stratos. In questa meditazione in studio canta sempre solo un'ugola: anche quando sembrano due o tre voci sovrapposte (arriva a 4), è sempre lui da solo (no sovraincisioni), unplugged (senza effetti tipo reverbero, ambienza, ecc), che controlla armonici e rumori corporei varii, incluse le vibrazioni del passaggio dell'aria ma non dalle corde vocali (oltre alla percussione intonata):


(c'è lo sfumato finale, come unico artificio)

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