Re: Auguri Vulcan
Inviato da vulcan il 10/2/2006 16:39:44
Un pò di freddo per chi apprezza la narrativa
Fuori nevicava a grandi fiocchi, come mai s’era visto in quei luoghi e la campagna sonnolenta s’offriva tranquilla alla gelida neve.
I lecci ammantati di bianco torreggiavano impassibili come antichi guerrieri nel buio della notte, a sfidare indomiti la tormenta violenta e impietosa; silenziose sentinelle dello scandire indifferente della natura!
Non c’erano fiori né erbe, le valli erano mute e deserte ed il vento impietoso s’udiva dispotico in ogni dove.
Fiacchi fumi avvoltolati nei comignoli e stracciati dai turbini d’aria, comparivano a tratti quali timidi segni della presenza umana.
Nei freddi inverni di Barbagia, alla sera la legna bruciava scoppiettando in ogni focolare, e le famiglie riunite intorno al calore del fuoco, trascorrevano in solitudine il tempo che le separava dal ritorno delle rondini.
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Fuori nevicava a grandi fiocchi, come mai s’era visto in quei luoghi e la campagna sonnolenta s’offriva tranquilla alla gelida neve.
I lecci ammantati di bianco torreggiavano impassibili come antichi guerrieri nel buio della notte, a sfidare indomiti la tormenta violenta e impietosa; silenziose sentinelle dello scandire indifferente della natura!
Non c’erano fiori né erbe, le valli erano mute e deserte ed il vento impietoso s’udiva dispotico in ogni dove.
Fiacchi fumi avvoltolati nei comignoli e stracciati dai turbini d’aria, comparivano a tratti quali timidi segni della presenza umana.
Nei freddi inverni di Barbagia, alla sera la legna bruciava scoppiettando in ogni focolare, e le famiglie riunite intorno al calore del fuoco, trascorrevano in solitudine il tempo che le separava dal ritorno delle rondini.
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