Re: Risolvere il mistero dell'edificio 7

Inviato da  DrHouse il 16/9/2011 12:43:30
Citazione:
Luco ha scritto:
- 1000 architetti e ingegneri (che porebbero essere anche meno) sono un campione significativo? considerando che al mondo ce ne sono milioni..
Io, personalmente, non ne conosco UNO che si aggreghi ai dubbi di questi mille

Luco, premetto che la mia è un'opinione personalissima che non rappresenta nessun altro qui dentro se non me stesso.

Sì, per come la vedo io, sono un campione altamente significativo. Questo perché sono venuti allo scoperto mettendo la propria faccia e il proprio nome. Affermare che ce ne sono 100.000 o un milione che non si aggregano a loro non significa niente, perché non esiste un'organizzazione ufficiale che raccolga tutti gli ingegneri e architetti che supportano la versione ufficiale. E se proprio vogliamo dirla tutta, sicuramente ci sono molti altri architetti e ingegneri che dubitano della versione ufficiale oltre a quelli che fanno ufficialmente parte di A&E. Personalmente ho conosciuto decine di ingegneri che apparentemente non contestano il NIST e non dubitano che le torri siano potute cadere da sole. Il motivo è semplice: non si sono mai occupati di 11 settembre, non hanno mai letto il rapporto del NIST, non si sono mai posti serie domande. Se lo avessero fatto, forse accetterebbero la verità ufficiale o forse no. Chi può dirlo? Quale valore oggettivo può avere il parere di un ingegnere che non ha mai studiato l'evento e non sa neppure che il WTC7 è caduto quel giorno senza essere stato colpito da un aereo? Si dà per scontato che chi non contesta formalmente sia un sostenitore della teoria ufficiale. Ma questa è una sciocchezza colossale. È un po' come nei sondaggi. Il 15%, il 20%, il 35% non crede alla versione ufficiale. Questo non significa però che il restante 70%, 80% ecc. ci creda effettivamente perché ne è convinto. Di fatto, solo una piccola minoranza di quella apparente maggioranza si è seriamente presa la briga di studiare i documenti e crede effettivamente alla versione ufficiale. Gli altri ci credono semplicemente perché glielo hanno detto o perché non hanno ancora avuto opportunità di studiare in proprio o di confrontarsi con ipotesi alternative. O semplicemente non gliene frega niente di come siano andate realmente le cose.

Il problema, se mai, è un altro. Un campione significativo non dimostra di per sé la verità. Quello che sto cercando di dirti è che la verità non si dimostra con i pareri, con i titoli e nemmeno con i numeri. Si dimostra con le prove. E siccome le prove qui non ci sono o c'è solo quella miseria, non di rado taroccata fino all'inverosimile, che il governo americano ci ha permesso di studiare, la battaglia si combatte ormai da anni a colpi di pareri, di esperti, di opinioni, di paper. Tu hai 1500 ingegneri? Io ne ho 100.000! Il tuo esperto è professore di chimica? Il mio è un esperto di demolizioni e così via. Chi vince? Nessuno. Di fatto, alla fine ognuno sceglie la verità che più lo convince. Ognuno ha il suo bias e gli esperti non sono meno condizionabili dei cittadini comuni. La loro opinione può anche valere più di quella di un non esperto. Ma resta pur sempre e solo un'opinione.

Chiudo con una domanda. Qual è la verità sul caso Kennedy? La risposta non è univoca. Se per verità si intende la verità ufficiale, è stato Oswald. Se per verità si intende ciò che pensa la maggioranza, è stato un complotto. La democrazia è bella per questo. Ognuno è libero di scegliere la propria verità, ma alla fine è sempre il banco che vince.

Saluti

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