Re: Cannabis senza effetto stupefacente

Inviato da  IoCogito il 29/6/2012 20:29:42
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Dipende ha scritto:
Non si può generalizzare quando si parla di effetti psicotropi, certo si possono trovare dei punti in comune, ma ogni sostanza, specialmente la cannabis, interagisce molto con l’organismo dell’assuntore, con la sua personalità, l’ambiente in cui vive e il periodo di vita che sta attraversando.

Verissimo, per questo motivo anch'io ritengo che sia importante fumare cannabis solamente quando la personalità si è già formata. Ma questo nessuno lo mette in discussione, un minorenne va incontro a un rischio che deve essere tutelato (cosa che la legge non fa assolutamente)

Citazione:

In genere è importante il “setting” .La cannabis è una sostanza strana, si potrebbe dire, che spesso agisce come un amplificatore di sensazioni. In genere quando sei abbastanza sereno, o mediamente teso, dopo aver fumato una canna, tutto l’organismo, è pervaso da un senso generale di tranquillità e rilassatezza, ma se, malauguratamente, al momento di farti una canna, sei impaurito, o solo in forte disagio, la cannabis, può diventare il tuo peggior nemico. Parecchi hanno smesso per questo motivo.

Qui però mi permetto di fare una correzione fondamentale.
Il "peggior nemico" come lo chiami te, ti posso assicurare che non è la cannabis ma è una parte di te.

La provata efficacia della canapa contro il cancro si sposa tra l'altro con le teorie di Hamer. Questo, se le teorie di Hamer fossero vere, dimostrerebbe che è proprio quel "peggior nemico" che ti si presenta davanti che devi combattere (o meglio "rimediare") se vuoi risolvere il tuo problema.

E questa secondo me è proprio la migliore proprietà della canapa, e se devo proprio fare l'occultista ti potrei dire che è anche il principale motivo per cui è stata proibita in maniera così feroce.
Per gli shivaisti l'importanza del fumare la charas è proprio questo. Uno specchio interiore che ti permette di varcare le barriere dentro di te.

Insomma un grande aiuto per l'introspezione.


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Si, capisco... lo stesso discorso vale per me…ma sono sicuro al 90% che la canna che ti fai adesso, non ti fa come quella che ti sei fatto la prima volta. Io dico soltanto che chi ha cominciato ad assumere cannabis per curarsi, i problemi principali e cioè lo “sballo” unica controindicazione evidente, li ha avuti soltanto in principio….poi col passare del tempo, l’organismo si abitua alla sostanza e la stessa canna che prima ti sballava parecchio…ora lo fa molto meno, ma comunque rimangono gli effetti benefici. Abituarsi ad una sostanza è sintomo di assuefazione.

Anche qui, una serie di miti da sfatare incredibili.
Lo "sballo" è ridotto solamente se si fa uso in continuazione della sostanza. Passati 4 giorni mediamente i recettori sono privi da ogni tipo di agente del thc.

E soprattutto dire che "l'effetto non è più quello della prima volta" non porta nessuna prova a favore della tua tesi.

I momenti in cui si fa uso della sostanza sono diversi e soprattutto dopo un po' è normale che tu sia predisposto al tipo di reazione, ma questo non significa affatto che tu sia assuefatto.
E soprattutto se permangono gli effetti benefici come dici tu, che tipo di assuefazione sarebbe?


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Dipende…se ogni volta che tenti di “perdere i freni inibitori” o soltanto scavi di più dentro te stesso…e ti viene da piangere (per malinconia, o angoscia…certo non per gioia) io sono dell’idea, che molto probabilmente c’è qualcosa che non va…però ripeto, non si può generalizzare mai quando si parla di queste cose. La mia esperienza è sempre stata questa: Quando sono davvero sereno, la canna e soprattutto i suoi effetti, me li godo di più, nei periodi in cui ero più angosciato per qualcosa di sgradevole che mi era capitato, la canna mi metteva una paranoia addosso che per un po’ ho dovuto evitare di fumare.


Meglio evitare di fumare e trastullarsi con qualcos'altro. Un bel videogame o magari un po' di calcio in televisione.

Nella vita bisogna soffrire, la vita non può essere fatta di momenti in cui le cose vanno bene ed è proprio dai momenti di grande sofferenza che escono gli uomini migliori.
Riflettere attorno a qualcosa che abbiamo fatto o semplicemente non va dentro di noi credo che sia un dono "divino".
Sta a noi scegliere se cogliere questa opportunità o coglierla solo quando ci fa comodo.

E nella mia personale classifica quelli che scelgono questo "divino" solo quando le cose vanno bene li metto assieme a tutti i cattolici che credono in Dio solo la domenica e a tutti i calunniatori.
Come suggeriva qualcuno non basta credere a Dio, devi anche dargli una grande dose di fiducia, e se questa fiducia tu non sei disposta a dargliela perché soffocata dal tuo ego allora non meriti una vita migliore.

Il fatto che sia il medicinale più antico al mondo, che sia il culto di una religione orientale, e soprattutto l'oggetto più censurato e calpestato da "quelli là" dovrebbero bastare per capire a che cosa ci troviamo davanti (ammesso che, secondo me, in Italia la marijuana non esiste più da un pezzo e tanto meno in olanda con le piantine cresciute sotto una lampadina... povero mondo )

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