Re: Onnivori, esistono davvero o è un

Inviato da  Tuttle il 21/11/2011 14:58:43
@Lone

Le piante non soffrono. Nel senso che non provano dolore. Non hanno alcun sistema nervoso. Non offrono nessun dato che possa dimostrare qualcosa del genere. Almeno questo è ciò che sappiamo oggi. Ma siamo sempre sulla logica del paradosso. Fermi a 2000 anni fa....

La cosa certa è che gli animali provano dolore.
E' certo che il loro allevamento intensivo produca loro ansia, malattie, sofferenze prolungate, morte violenta.
E' certo che il loro allevamento intensivo produca danni ad altri esseri animati, come effetto del sistema di produzione (disboscazione, deforestazione, inquinamento dell'aria, inquinamento dell'acqua, migrazione massiva di specie, estinzione, sottrazione enorme di risorse agricole ad altre modalità di colture etc...
E' certo che la consapevolezza della vita animale, della sua unicità e del suo valore, arricchisca anche quella umana perché ne amplia la comprensione e ne enfatizza gli aspetti migliori. Come il rispetto per la vita tutta. Umana e trans-umana.
E' certo che la consapevolezza di una scelta (non l'unica, ma UNA) sia un processo più responsabile rispetto ad una NON scelta, o peggio, ad una scelta imposta dalle regole accettate senza mai porsi domande.
E' certo che ogni azione dell'uomo produce conseguenze, sia sul contesto ambientale che su quello trans-umano ed umano....ed anche se queste conseguenze non si riveleranno mai sulla nostra vita personale - è certo che esistano.
E' certo che quanto più possiamo fare per ridurre queste conseguenze tanto meglio sarà per TUTTO e TUTTI. Per l'ambiente, per gli esseri viventi di ogni genere e tipo, per gli esseri umani di oggi e di domani.

...e mi fermo.

Ma se proprio non riuscite a capire questo fatevi una semplice domandina;

siete proprio sicuri che l'alternativa all'etica animalista/ambientale (che non centrano niente coi vegetariani e/o vegani!!!!) sia quella di fottersene bellamente perché tanto ci sarà sempre una contraddizione che annullerà il senso di una qualsiasi nostra scelta consapevole?

Anche Kant (che non è superman in borghese) era arrivato a riconoscere che il puro raziocinio e il mero intelletto sono nulla senza la coscienza e la sensibilità necessari alla prima elaborazione del contesto reale. E nel caso di rapporto uomo-ambiente-animali credo che questa prima elaborazione sia necessaria..:)

Quello che invece si tenta di opporre alla sensibilità di ciascuno e la ragion pura, con i suoi tranelli argomentali, con la retorica del paradosso, con la peggio prassi teoretica del fare esegesi del pensiero filosofico per annientarne ogni sviluppo ed umana interferenza.
Si cerca di ridurre il pensiero in matematica solo per poterlo scomporre ai minimi termini e tentare di annientarlo.

Questo fa tristezza e mostra un quadro pietoso di persone che si pongono domande e fanno scelte libere, inseguite da personaggi che insultano ed attaccano basandosi su scelte mai fatte ma imposte dal sistema in cui sono cresciuti.

Ricordatevi che chi si pone domande rischia di sbagliare ma anche di pigliarci. Diversamente da chi se ne sta bellamente fermo, fa quello che gli si dice di fare...e si pone al centro dell'universo. Ad esempio stesso di coerenza e come sistema di riferimento.

Se proprio non volete credere al cuore, collegate il cervello...

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