Re: ISHMAEL: pensieri, dubbi, domande, critiche.

Inviato da  Dr-Jackal il 18/10/2011 23:37:56
@Shm:

Sì, è spaventosamente difficile cambiare le menti di centinaia di milioni o di miliardi di persone, è al limite dell'utopistico, siamo d'accordo. Lo so benissimo e l'ho detto io stesso varie volte, ma continuo a credere che sia l'unica opzione che abbia senso provare, semplicemente perché queste sono le scelte a nostra disposizione:

1) Non facciamo nulla: ci estinguiamo.

2) Continuiamo a provare con rimedi che mancano il punto perché non considerano le vere cause del problema: ci estinguiamo.

3) Proviamo a far vedere le vere cause del problema a tutti e non ci riusciamo: ci estinguiamo.

4) Proviamo a far vedere le vere cause del problema a tutti e ci riusciamo: forse ci salviamo.

Quindi l'unica scelta che ha senso mettere in pratica è provare a far vedere le vere cause del problema a tutti, perché è l'unica che ha almeno una speranza di successo, per quanto sottile.
(Certo, questo se l'estinzione umana ci preoccupa. Sennò possiamo anche non fare niente e goderci la vita.)

Citazione:
Nel caso di Quinn, il primo errore che fa, è quello di credere di poter illuminare l’intelletto aspettandosi una reazione adeguata… I manifestanti di Roma e delle altre 950 città, idem! Credono che rendendo noto il loro dissenso alle autorità che ci governano si possa verificare un cambio di regime! Che pia illusione…

Non si possono mettere sullo stesso piano quei manifestanti con Quinn, perché in realtà fanno cose ben diverse. I manifestanti se la prendono con il bersaglio sbagliato e nel modo sbagliato: non hanno la minima speranza di successo. Quinn invece se la prende con il bersaglio giusto, quindi una speranza di successo ce l'ha. Quel milione di persone che ha letto la sua opera in America per la maggior parte ha capito il suo messaggio ed è d'accordo con lui che sia sensato (anche se naturalmente ci sono molti che lo rifiutano senza neanche provare a capirlo, come sempre accade). Ishmael e le altre sue opere sono state accolte molto favorevolmente, sono state adottate in molte scuole e università e hanno originato corsi di studio, conferenze, ecc. Non è affatto impossibile che riuscirebbe a convincere abbastanza persone, se diventasse un best-seller anziché una lettura di nicchia. Difficile, sì. Impossibile, no. La differenza è enorme.
Nel caso dei manifestanti il problema è alla radice e li priva di ogni speranza di successo (lamentarsi con i potenti che le cose vanno male con dei cartelli o spaccando vetrine che risultati può ottenere?). Nel caso di Quinn invece il problema è solo di ordine pratico: trovare il modo di diffondere abbastanza le sue idee e di renderle note ad abbastanza gente. Anche in quel caso non è detto che otterremmo dei risultati, è vero, la gente potrebbe non capire o anche capendo non fare nulla, come dici tu, ma finché non ci proviamo non lo potremo sapere e le altre alternative sono condannate a fallire. Con questa almeno una speranza di successo c'è.

Citazione:
Te la senti di dire che l’animismo non abbia partecipato ad influenzare l’uomo nelle sue scelte, ivi compresa anche la scoperta dell’agricoltura?!

L'invenzione dell'agricoltura, sì. L'invenzione del NOSTRO stile totalitario di agricoltura, no, perché esso è anzi una negazione del principio alla base dell'animismo (tutto è sacro), e l'ha sostituito con un altro principio molto diverso (solo noi umani siamo sacri e il mondo ci appartiene) che aveva bisogno (e infatti ha creato) religioni radicalmente diverse dall'animismo per essere giustificato e sostenuto.

Messaggio orinale: https://old.luogocomune.net/site/newbb/viewtopic.php?forum=49&topic_id=6586&post_id=206087