Re: Le linee guida Usa: salutare la dieta vegetariana

Inviato da  Polipol il 16/7/2013 16:20:27
Per quanto riguarda il discorso sul vegetarianismo-crudismo-veganesimo, io potrei anche dire la mia sperando di non scatenare un putiferio. Premetto che tutto ciò è preceduto da un colossale e gigantesco SECONDO ME, utile a chi si vuole prendere la briga di leggere sto sbobinamento di considerazioni che segue.
In parte capisco e in parte no questa corsa alla "prova scientifica" che la dieta vegetariana sia più salutare, ma credo anche che sia una necessità che lascia un po' il tempo che trova...
fatto sta che anche tutte queste ricerche scientifiche lasciano il tempo che trovano e ora cerco di spiegare il perché:

- mediamente l'onnivoro è più ignorante in materia di alimentazione del vegetariano-vegano in quanto il vegetariano è uno che per via della scelta alimentare che ha fatto sta anche molto più attento a ciò che mangia e all'equilibrio degli alimenti e del fabbisogno giornaliero

- mediamente l'onnivoro (penso alla mia famiglia e alle famiglie di amici che conosco) si alimenta di tanta carne, magari una volta al giorno, spesso a discapito della verdura e con tanti cereali. Se noi guardiamo all' "offerta" che riceviamo dalla natura è evidente che la disponibilità di cibi sia enorme per quanto riguarda frutta e verdura, e molto meno per cereali (che spesso necessitano di lavorazione), carne, pesce e derivati... quindi secondo me una persona dotata di senno dovrebbe comportarsi di conseguenza. E penso a mia nonna (99 anni anni e delle abitudini alimentari che mi fanno rabbrividire) che è cresciuta in campagna e che a suo tempo mangiava carne forse meno di una volta alla settimana, e ovviamente non mangiava solo muscolo.

- quindi, è bene ribadirlo, il vegetariano mangia mediamente molta più verdura dell'onnivoro-medio, spesso cruda, e spesso ben combinata con gli altri cibi che mangia. Conosco molti vegetariani che magari per pasto si fanno una mega insalatona, e pochi "onnivori" che fanno lo stesso. Poi magari sono cose che vedo solo io...

- i vegetariani per via della loro scelta hanno escluso a monte la possibilità di fare molti "pasticci" e miscugli strani di alimenti. Cioè quanto è frequente per un onnivoro mangiare carne e formaggi nello stesso pasto? Spesso è la norma, ieri ero ad un aperitivo: carne, pesce, uova, formaggi, riso, pasta, patate...un casino. Questi miscugli generano problemi di assimilazione e la possibilità che molti alimenti vadano in putrefazione, riempiendo il sangue di tossine e facendo lavorare tanto fegato e reni... i vegetariani hanno meno possibilità di fare pasticci e pertanto spesso meno problemi gastrointestinali, è semplice, ma non è come vogliono far credere loro.

- infatti ci sono determinate combinazioni di alimenti che generano problemi di assimilazione. Ad esempio mischiare assieme più cibi "proteici" tra loro. O altro fatto importante: i cibi amidacei vengono digeriti a partire dalla masticazione da un enzima (ptialina o amilasi salivare) che si "disattiva" in ambienti acidi. Un cibo proteico richiede succhi particolarmente acidi e pertanto la digestione delle proteine può complicare quella degli amidi, che se non vengono digeriti vanno in putrefazione. Un eccesso di proteine anche causa molti problemi, in quanto se queste non vengono assimilate o digerite correttamente, fermentando possono diventare tossine che definirei pericolose, che spesso ad esempio sono chiamate in causa negli attacchi asmatici, e che hanno nomi terrificanti come "cadaverina" e "putrescina"...

- I cibi proteici più grassi invece sono più tollerabili insieme agli amidi perché i nostri succhi gastrici prima digeriscono i grassi e poi le proteine, quindi i succhi diventano più acidi magari anche dopo ore, e questo permette una migliore digestione degli amidi, che vengono digeriti prima.
Quali sono i cibi proteici grassi? Guardacaso quelli che solitamente sfamano i vegetariani, ovvero formaggi, uova, noci e frutta secca a guscio (o solo noci se siete vegani). E che quindi si combinano meglio con altri alimenti specialmente amidacei, e che contengono anche mediamente meno proteine in media della carne (quindi a meno che non mangiamo ingenti quantità di formaggi-uova-semi-noci, il che sarebbe anche fastidioso, il rischio di eccedere con le proteine spesso è molto contenuto da parte di un vegetariano-vegano).
La "bistecchina" o il "pescetto" sono spesso cibi molto proteici mediamente magri, che sarebbe ottimale combinare con poche o nulle quantità di amidi e grandi quantità di verdure per permetterne l'assimilazione delle proteine (una bistecca, da sola, senza niente altro, è quasi inutile perché senza certe vitamine non possiamo assimilarla), oppure sarebbe più opportuno da mangiare PRIMA e non dopo il cibo amidaceo...

...
spero di aver reso l'idea e di non dover annoiare ulteriormente.

Si capisce pertanto perché è particolarmente riduttivo se non stupido dire che chi mangia carne ha più problemi di salute?
È la carne a generare problemi, o sono le tossine prodotte da una cattiva assimilazione degli alimenti? È la carne in sé e per sé a dare problemi, o il suo eccessivo consumo? È la carne o gli ormoni e gli antibiotici in essa contenuti per via di chissà quanti orrendi motivi? È la carne, o l'ignoranza e le abitudini scorrette di chi si siede a tavola?
Pertanto mi sembra stupido fare paragoni tra vegetariani ed onnivori perché si finisce sempre per giungere a conclusioni che non tengono conto di tantissimi elementi.
Semplicemente chi mangia carne dovrebbe essere informato ed istruito sull'alimentazione almeno quanto chi non la mangia, essere meno vorace, sapersi tenere a tavola, eccetra eccetra eccetra, e possibilmente senza fare proclami inutili...
saluti e grazie per l'attenzione e la pazienza

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