Re: Le linee guida Usa: salutare la dieta vegetariana

Inviato da  Freeanimal il 13/8/2010 6:43:36
Non so chi sia Rita Leroi-van May, ma ho il sospetto che le frasi citate siano di Rudolf Steiner, tuo autore preferito, se non sbaglio. Tu mi darai conferma se il mio sospetto è fondato. In tal caso, ho altre critiche nei confronti del grande conferenziere antroposofo. Ovvero, come agli inizi del XX secolo, Rudolf Steiner faceva l’elogio del latte e dell’alimentazione vegetariana (sacrosanti ma anche suscettibili di perfezionamento), ma c’infilava stupidaggini come il latte “lunare” che scorreva a fiumi sulla Terra, o il sangue “pesante”, o le piante spirituali, così agli inizi del XXI secolo David Icke scrive cose sacrosante come la cospirazione internazionale da parte delle note famiglie di industriali ebrei-americani, ma c’infila stupidaggini come i rettiliani o la vita dell’uomo in stile Matrix.
Di modo che, come Steiner non ha avuto successo parlando di vegetarismo, perché le altre stupidaggini inficiavano l’intera sua produzione filosofica, anche le teorie del complotto non avranno successo (se non, in entrambi i casi, in ristrette minoranze di persone) su larga scala, perché inficiate dalla sciocchezza dei rettiliani.
Di modo che, ancora, volendo essere maliziosi, ci sarebbe da chiedersi: ma Steiner e Icke, per chi lavorano? A chi portano, in realtà, vantaggio? Ovviamente, queste sono domande ipercomplottiste e non rispecchiano il mio reale pensiero.
Steiner era influenzato dalle filosofie indiane e quindi capisco il suo elogio del latte (vedi Hare Krisna), ma, siccome è morto nel 1925, ancora non aveva fatto in tempo a vedere gli allevamenti industriali in cui le mucche da latte sono trasformate in macchine e in cui si manifestano mammelle enormi, doloranti se non vengano munte, per non parlare delle mastiti e del fatto che per produrre il latte bisogna togliere il vitello, avviandolo alla macellazione. Così che si può dire che noi rubiamo il cibo al legittimo proprietario, il vitellino, cibo che la natura ha predisposto per un animale immaturo, un cucciolo, per farlo crescere, ma nel momento in cui è cresciuto, tale cibo non ha più ragion d’essere. Gli induisti, adorando la mucca come animale sacro, hanno riversato sul latte parte della loro adorazione. E Steiner ha cercato di propagare in Occidente (il barbaro Occidente, come diceva Gandhi) una dottrina estranea, senza capire che l’Occidente, in genere, è refrattario a dottrine esoteriche o esotiche, che dir si voglia. Il latte faceva parte della nostra cultura, ancora prima che Steiner ne elogiasse le virtù, ma c’è chi lo definisce una specie di pus immondo, mentre ci sono anche quelli che hanno sviluppato un’intolleranza nei suoi confronti. Ma questo è un altro discorso, forse legato alle vaccinazioni.

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