Re: visita da simoncini

Inviato da  simoncini il 25/1/2006 22:52:26
Per padma

1) Per quanto riguarda la terapia di Hamer, dal punto di vista pratico, cioè dal punto di vista dell’efficacia, ho sempre evitato di prendere posizione, non essendo a conoscenza delle sue reali potenzialità.
Una volta che ci si addentri nella teoria però, mi sembra giusto rilevarne le manchevolezze e i lati oscuri.
A tal proposito, faccio presente che trovare le tracce di una malattia somatica nel cervello è una cosa quasi impossibile, perché le tracce edemigene potrebbero essere frutto di interpretazioni soggettive, dal momento che non c’è una configurazione standardizzata del rapporto liquidi/tessuti solidi. La variabilità è anzi la regola.
Anche ammettendo, poi, questa alterazione visualizzata, l’eventuale modificazione in corso o dopo la terapia dovrebbe essere indicata in maniera sufficientemente chiara.
Inoltre, ammesso e non concesso il fatto che ci sia una modificazione strutturale nel cervello, non si può essere sicuri che questa sia in rapporto alla terapia effettuata; potrebbe essere un fenomeno intrinseco alla malattia.
Faccio un esempio: è a tutti noto il ruolo attribuito dall’oncologia ufficiale ai geni cosiddetti iperespressi, associati molti volte alla patologia tumorale.
Ma siamo sicuri che questa alterazione dimensionale abbia a che fare con le neoplasie? Potrebbe essere una forma di difesa dell’organismo, chiamato a produrre in eccesso proprio quei fattori maggiormente “consumati” nella battaglia contro l’agente invasivo. Non a caso il fenomeno è presente anche nei tumori benigni.
Analogo discorso si potrebbe fare per la teoria di Hamer. Rimarremmo eventualmente su un piano semplicemente diagnostico come l’esame sull’aggregazione ematica nei vetrini, non certo su un piano eziologico.
Anche verificando con certezza questo fenomeno, non è detto che si avanzerebbe in un’ottica terapeutica.
In ogni caso basterebbero pochi, non migliaia di casi evidenziati da immagini tac o RM prima e dopo il trattamento e l’eventuale guarigione. In caso contrario tutto può essere considerato aleatorio o casuale.
Inoltre posso concordare in via generica che ci possano essere segni di una malattia nel cervello; che ogni malattia abbia a monte sempre un conflitto, questo mi sembra troppo riduttivo.
Concludendo, dalle leggi di Hamer non emerge il perché uno si ammala; tutt’al più si può accettare che le sua teoria abbia un nuovo valore diagnostico.

2) Riguardo alla candida, questa esiste una patogenicità diversa a seconda dello stato dei tessuti, dove può esistere allo stato saprofitico, cioè innocuo, ad invasione epiteliale (la candidosi classica) e ad invasione intima come nei tumori. Sono le fasi che per i funghi esistono nel mondo delle piante, dove cusano tumori solo in estreme condizioni di debilitazione e di sofferenza della pianta.
Quanto alla presenza di candide nei tessuti, queste a mio avviso andrebbero sempre eliminate perché potenziali produttrici di cancro.
Infine, concordo con il fatto che le donne in generale siano pèiù esposte alla candidosi (epiteliale, cioè vaginale) per semplici motivi anatomici e funzionali.
simoncini

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