Re: la cura per il cancro ....e se fosse vero?

Inviato da  _gaia_ il 30/7/2006 17:41:12
Buongiorno a tutti e buone vacanze (.."casalinghe"!) a Vulcan.

Innanzitutto GRAZIE a tutti voi per le tante informazioni, opinioni ed esperienze che avete portato.

Scusatemi se mi intrometto nella discussione. Vi seguo dall'inizio e sebbene io non abbia esperienza diretta a riguardo mi permetto di dire la mia.
Chiedo scusa anche e soprattutto per la lunghezza dei post.


----------------------------


Per prima cosa:
Come si è arrivati al punto attuale, in cui se un medico prova strade alternative alla prassi ormai tradizionale viene preso a pesci in faccia?

Senza voler far di tutta l'erba un fascio (come ben si è rimarcato nella notizia sulla libertà di scelta terapeutica), è indubbio che da qualche decennio le corporazioni farmaceutiche abbiano messo le mani (ehm.. i danari) in gran parte delle università e degli istituti di ricerca; le conseguenze sono scontate e sotto gli occhi di tutti.
Io non sono contro la medicina ufficiale, né a favore del Simoncini di turno. Sono solo una persona che cerca di usare il buon senso in ogni argomento.

Ora, secondo me non è del tutto giusto dire che se uno parte da un presupposto sbagliato allora le conseguenze sono necessariamente sbagliate (=la terapia non funziona).
Può infatti capitare di imbattersi, pur partendo da un presupposto errato o non condivisibilie, in uno spunto interessante da sviluppare ulteriormente.
Anche a me lascia molto perplessa questa posizione secondo cui tutti i tumori sono causati da un fungo, ma questo non mi leva dalla testa che lo spunto interessante, cioè la correlazione tra fungo e tumore, debba essere studiato a fondo.

Certo può essere che il dottor Simoncini abbia scambiato causa ed effetto, ma perché mai non potrebbe averci azzeccato?
Qual è la natura del tumore? Vorrei sentire la vera causa, non la solita tiritera di "probabilmente" e "verosimilmente"... - ma la certezza.
Ce l'abbiamo?
Se non abbiamo certezza sulla causa (cause), perché non prendere in considerazione anche quella proposta dal Simoncini?
Perché tanto astio?

Se un malato guarisce con un sistema tradizionale (intendo in generale, qualunque malattia), si tende a non fare molte domande. E' guarito, punto.
Se il malato guarisce con un metodo "alternativo" (o "complementare" ecc), si tende a dire: "Hey! Dov'è il barbatrucco? Era veramente malato? Magari era solo una fissa... il medico non ha visto bene... la malattia stava già regredendo per altri fattori..."

A mio parere, è lo stesso sistema che da decenni sta tenendo saldamente in mano lo sviluppo dell'arte medica ad avere al contempo plagiato (sì: plagiato) le nostre menti.
Chi scrive i manuali universitari?

E' tutto un circolo vizioso: vado a scuola e mi insegnano che Colombo ha scoperto l'America.
Poi faccio l'università, dove i professori che hanno scritto i miei manuali sono cresciuti imparando che Colombo ha scoperto l'America.
Nella mia mente si innesca una strana alchimia (che chi controlla i media ben conosce) per cui ogni volta che sentirò qualcosa tipo: "Hey! Va' che sono tati i vichinghi, o i cinesi!" diverrò subito sospettosa...
Un altro esempio?
Faccio ricerche presso un ente finanziato da una nota azienda di biotecnologie.
Un bel (brutto) giorno scopro che un certo prodotto ogm, cerato da quella stessa azienda, è pericoloso per la salute.
Secondo voi come va a finire la storia? (io lo so ma non lo dico... )

Chiudo qui se no esce un'odissea...


Messaggio orinale: https://old.luogocomune.net/site/newbb/viewtopic.php?forum=49&topic_id=533&post_id=40159