Re: la cura per il cancro ....e se fosse vero?

Inviato da  Timor il 25/3/2006 17:39:06
Rilette le affermazioni di Simoncini risalenti a + di 10 pagine antecedenti è tornato il desiderio di contestarle:

[Francamente non vedo cosa ci possa essere di “crescita controllata”
E in effetti non c’è né crescita incontrollata, né controllata; dopo un primo stadio iniziale è solo esogena (da agente esterno). Difatti in tutti i tumori solidi le cellule si trovano in una posizione di quiescenza (grade 0)]

Questa affermazione è vera ma volutamente incompleta, la velocità di crescita neoplastica deriva più correttamente dal rapporto fra la frazione cellulare proliferante e quella non proliferante ( cellule che tornano in fese G0 o che muoiono in genere per la mancanza di sostanze nutritive), quando un tumore diventa clinicamente apprezzabile in genere si è già raggiunto un rapporto di equilibrio fra le due frazioni cellulari, mentre nella prima fase è la frazione proliferante che predomina determinanto in base all’entità del rapporto la velocitò di crescita della massa

[L’alta sdifferenziazione potrebbe essere il risultato di un esaurimento cellulare di fronte ad un nemico molto più potente, con conseguente rimanenza di cellule solo più immature.]

Questa affermazione non è ovviamente confermata da nessuno studio, quindi rimane solo una supposizione.

[Mi sembra che le configurazioni istologiche neoplastiche dei vari organi siano pressoché costanti. Il fatto che le cellule si difendano in modi differenti nei vari organi dipende proprio dalla molteplicità degli organi.]

Ancora sfugge il concetto di metastasi e di organotropismo

[Al contrariuo per me bisogna credere alle capacità descrittive degli anatomopatologi; essi peraltro descrivono quasi sempre la presenza di candida specie nelle neoplasie.]

Non è vero personalmente analizzo continuamente referti istologici di neoplasie e personalmente la descrizione da parte degli anatomi-patologi della presenza di lieviti- pseudoife o ife di candida è sicuramente inferiore al 5%, certo non è detto che magari tralasciano di descriverlo

[Primo perché le reazioni sono differenti in funzione del tessuto invaso. Secondo perché, a mio avviso è condizionata da preconcetti; cioè se vede le colonie bianche nei tumori, cosa che capita quasi sempre in quelle di certe dimensioni, le interpreta come opportunistiche, cosa che potrebbe essere falsa.
Nella mia esperienza ad esempio, sempre e invariabilmente ho visto le colonie bianche nei tumori (ho anche dei filmati).
Se uno guarda una Tac di un fegato con lesioni neoplastiche, l’immagine evidenzia qualcosa di indiretto, non reale; al contrario al tavolo operatorio queste appaiono quasi sempre bianche. E così nella pleura, nel peritoneo, nello stomaco ecc.
Le neoplasie in cui è possibile vederle direttamente e facilmente sono quelle delle mucose visibili (bocca, palato ecc), dove le masse (di dimensioni significative) sono sempre bianche o commiste di bianco.]

Nella mia esperienza che deriva dalla visione diretta dei tumori del colon, della mammella, del fegato, di metastasi, di sarcomi, di melanomi…..la consistenza e il colore delle diverse neoplasie dipende sostanzialemente dal rapporto fra componente parenchimale e componente stromale…..maggiore è la componente stromale e quindi di collagene, maggiore è la consistenza dura e l’assunzione di un colore opalescente… negli adenocarcinomi inolte spesso è abbondante la componente mucinosa che concorre a determinare l’aspetto biancastro insieme alla componente stromale …..al contrario in sarcomi degli arti, melanomi, epatocarcinomi, metastasi da melanoma della corioide raramente ho osservato colorazioni biancastre….anche fenomeni di necrosi che sempre incorrono all’interno dei tumori posso concorrere a determinare la colorazione biancastra…..

[La lesione cancerosa precoce, proprio per le sue piccole dimensioni, caratterizzata peraltro da una reazione cellulare molto eccedente rispetto alle dimensioni della colonia fungina, può non evidenziare facilmente il bianco]

Ma dai! chi l‘avrebbe detto. Piuttosto parliamo di presenza microscopica di ife-pseudoife o lieviti

[L’inserimento di cellule neoplastiche, prodotte con trasformazione da oncogene, nelle cavie da esperimento non induce mai tumori.
I tumori vengono indotti con l’inserimento di TESSUTI neoplastici appartenenti ad un animale intero.]

NON è vero, mai sentito parlare della linea murina NIH/3T3 e di come vengono documentati i protooncogeni?
Gli oncogeni umani devono individuati grazie all’estrazione del DNA umano che messo a contatto i fibroblasti delle cellule murine per transfezione dello stesso DNA vengono trasformano in cellule neoplastiche.
Queste a loro volta iniettate nel topo nudo inducendo la formazione del tumore, successivamente il dna estratto dal tumore murino viene ibridizzato con il DNA umano rivelando la presenza di sequenze nucleotidiche di provenienza umana

[Inoltre la morte cellulare e la proliferazione incontrollata ottenuto in vitro nei laboratori non nulla a che fare con i tumori nelle persone in carne ed ossa.]

Cosa si può rispondere a frasi del genere? Allora spiegacelo tu con che cosa ha a che fare

[I processi decennali di trasformazione sono continuamente citati in tutti i libri. A pagina 3 del trattato citato si legge: “Il tempo per indurre il tumore può variare da qualche settimana a molti anni…” e più avanti “Le lesioni precancerose …insorgono anche 15-20 anni prima del tumore maligno”.
Ripeto, con queste ipotesi si manca di rispetto a chi ha un minimo di intelligenza.]
Forse proprio perché il processo si basa su un equilibrio instabile a genesi multifattoriale e particolarmente complessa che è difficile prevederne il comportamento…..mai sentito parlare della teoria del caos?

[ per me però funghi + reazione costituiscono il cancro. ]

Non finchè come primo e indispensabile riscontro non vi sarà la documentazione di ife-pesudoife o lieviti all’interno di tutte le neoplasie asportate

[Queste sono tutte teorie che non collimano con l’esperienza di chi usa il bicarbonato, che è assolutamente innocuo e maneggevole, tanto che se lo si somministra direttamente in 30-40 minuti nel cervello alla dose di 500 cc al 5% non dà nessun disturbo o effetto collaterale se non un certo senso di sete].

Ma dai forse perché induce iperosmolarità?

cmq personalmente ci andrei cauto a somministrare 300 mEq di HCO3 in una seduta
[_Concordo sul fatto che se non si ha esperienza è bene astenersi dal fare prove incaute.]

Bè fossi in te mi sentirei più tranquillo con un emogas-analizzatore e in un ambiente con la pronta disponibilità di un medico rianimatore pronto a intubare


[Peraltro è l’esperienza di decine e decine di altri studiosi che hanno usato infusioni di sodio bicarbonato ad una concentrazione anche maggiore a quella da me usata.]

E spesso con risultati controproducenti come nell’arresto cardiaco…..infatti adesso si usa solo per ph inferiore a 7.1 o 7.2

[Difatti io ho asserito sempre e sviluppato metodi di somministrazione intra-lesionale e endoarteriosa. Mi sembra che abbiamo capito bene il concetto di potere fungicida del bicarbonato di sodio.]

A proposito…..dov’è che metti i port a cath? In arteria succlavia? E trovi anestesisti disposti? E spt dove va il flusso dall’arteria succlavia?

[E difatti questi sono batteri o virus, non funghi che sono capaci di produrre aggregati di grandi proporzioni, per contrastare i quali è necessario prevedere meccanismi differenti di difesa.]

I meccanismi di difesa sono sempre gli stessi macrofagi-neutrofili e linfociti

[Io penso che la candida, come agente infettivo non debba necessariamente essere presente in un individuo sano. Il fatto che poi ci sia una contaminazione ubiquitaria fungina (ad esempio solo in Giappone si calcolano 15 milioni di pazienti col piede d’atleta), questo può testimoniare che ha un’enorme capacità di espansione e che inoltre è stata sottovalutata; non significa certo che debba essere sempre presente in un organismo umano.]

Cosa diavolo c’entra la tinea pedis con la Candida…..piuttosto le balaniti negli anziani con il pannolone…che poi sviluppano al 100% un cancro del pene o no?

[L’ho sempre verificata in sede antomopatologica e in vivo, in corso di operazioni e trattamenti terapeutici (in broncoscopia, coloscopia, toracoscopia ecc.)]

Ah si…..in vivo vedi ife-pseudoife e lieviti….beato te …io ne ho visti abbastanza di tumori ancora non ci riesco a riconoscere il mughetto nelle neoplasie


[Più che riscritte, le descrizioni anatomo patologiche andrebbero interpretate al passo con i tempi.
Gli anatomopatologi che nel settecento o ottocento vedevano le lesioni tubercolari non capendo cosa fossero, le interpretavano in maniera mistica.]

E chi scandisce il passo dei tempi della medicina attuale sei tu?

[Sicuramente, perché se per i batteri siamo in uno stato di sufficiente conoscenza, per virus e funghi mi sembra che le tenebre siano ancora molto fitte.]

Se lo dici tu

[4. Andrebbe riscritta la parte della farmacologia antifungina
Assolutamente si, anche perché l’approccio farmacologico antibatterico attualmente in uso, è insufficiente nei confronti di entità morbose che non sono separate tra loro, e quindi più facilmente “avvelenabili”, ma che invece, formando aggregati, possono sviluppare una difesa illimitata.
5. andrebbe cancellata tutta la biologia molecolare con le sue astrusità (fatta di
contorsioni mentali)
La biologia molecolare è una branca molto importante della medicina; per l’oncologia in particolare, però, non serve a niente, è un velo di Maya, cioè nasconde e allontana la verità.
6. Andrebbe riscritta gran parte della biochimica
Anche questa è fondamentale per la medicina; è utilizzata male in oncologia, dove rientra solo in un contesto esplicativo falso.
7. andrebbe rivista gran parte della genetica nella causalità del cancro
Certo, così come per quasi tutte le altre malattie infettive.
8. Andrebbe riscritta parte della epidemiologia
Sotto il profilo dell’analisi dei dati, no; appena questa però entra in un minimo contesto interpretativo, spesso arriva a deduzioni risibili.
9. Andrebbe rivisitata e riscritta tutta la tossicologia relativa … i tossici non
producono tumore bensì agiscono da concausa alla candida
A mio avviso, si.
10. ci si porrebbe la domanda: perché tra gli agenti saprofiti.. solo la candida e non il…?
Perché è il microrganismo sempre presente nei malati di tumore e, guarda caso, quello che dà incomparabilmente i problemi più seri. Non a caso è oggetto, da vent’anni a questa parte, di numerosi studi e ricerche in tutto il mondo. Non si cava però mai un ragno da un buco perché viene considerata alla stregua dei batteri, che sono invece entità scisse, non solidali tra loro.
11. Ci dovrebbe porre il problema del perché in tutto il mondo ricercatori e
scienziati per lo più procedono verso una direzione..
Altrettanto ci si dovrebbe chiedere perché scienziati e ricercatori procedevano verso una direzione, quando il medico Fracastoro nel ‘300 parlava di “seminaria”per le infezioni, o quando James Lind dimostrava nel ‘700 che lo scorbuto lo si poteva evitare con la frutta, o quando…Sommelweis, Koch, Fleming, Freud, Marshall ecc. erano trattati come invasati.
12. Ci si dovrebbe ulteriormente porre sul serio magari il problema di una possibile
falsificazione in massa di molti dati scientifici ,organizzata e pianificata nei minimi
dettagli.
Ad un certo livello purtroppo è quasi tutto falsificato, basta leggere la cronaca o informarsi sui meccanismi di spesa editoriale delleriviste scientifiche più accreditate ecc.,
Una cosa è a mio avviso comunque certa: la teoria genetica del cancro, se non è tutta una falsificazione è il segno di uno scadimento intellettuale molto più serio.]


Chiedo a Massimo c’è conoscenza,logica, analisi e ponderazione in queste frasi?

[come si potrebbe fare per confutare la teoria del Dr. Simoncini..se non seguire un percorso di lavoro assolutamente ineccepibile dal punto di vista metodologico]……

Vulcan mi sembra evidente che se l’incidenza di candida all’interno delle neoplasie non è significativa, (si deve anche comparare con la contaminazione da candida nel tessuto sano ) la tesi di simoncini viene a decadere molto velocemente.….Ovviamente nell’improbabile caso che la presenza di candida fosse costante all’interno delle masse neoplastiche e in misura significativa rispetto ai tessuti sani, la strada da quel momento sarebbe ancora tutta in salita

X Alb…..il mio desiderio è semplicemente quello di non farmi accecare dal già noto e da quello che credo di sapere sull’oncologia, anche qualora domani si documentasse un atteggiamento fraudolento da parte di Simoncini, il desiderio di trovare riscontro o meno a questa singolare convinzione rimarrebbe…..considerando la fattibilità di un primo semplice ma, a mio avviso, decisivo studio di associazione statistica

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