Re: la cura per il cancro ....e se fosse vero?

Inviato da  Redazione il 20/3/2006 2:04:41
Salve mIr, eccomi di nuovo, con le mie opinioni personali.

Lei ha iniziato a raccontarci l'episodio della sua paziente che ha voluto curarsi da Simoncini, e che qualche mese dopo è morta. Ora, senza entrare nel dettaglio, io voglio sperare che lei non consideri questo caso come una "prova" dell'inefficacia del metodo Simoncini.

Come elemento scatenante della sua "caccia", è certamente accettabile, ma oltre quello direi proprio di no.

Lei non è oncologo, e io - se è solo per quello - non sono neppure medico, ma dovrebbe essere chiaro a tutti che per trarre delle conclusioni di questo genere sia prima necessaria un'accurata, corretta, è relativamente lunga sperimentazione su un numero sostanziale di pazienti.

A quel che mi risulta invece, questa non è mai stata fatta, ed è questo il vero motivo per cui ho scelto di schierarmi "a favore" di Simoncini, a di là della mia opinione sul suo metodo. Io infatti - l'ho già scritto più volte, sul sito - non ho mai sostenuto che Simoncini "curi il cancro", ho solo sostenuto che qualunque metodo "non ortodosso", che presenti anche solo la lontanissima possibilità di offrire una via di salvezza anche a un solo paziente su un miliardo, vada esplorato con coscienza e serietà professionale.

Il fatto stesso che Simoncini si presenti con "un pò d'acqua e del semplice bicarbonato", fra l'altro, mi fa pensare che possa essere di tutto meno che un ciarlatano. Un ciarlatano infatti non sarebbe così stupido da presentarsi al mondo, "per arricchirsi" (questo fanno i ciarlatani), con un rimedio talmente semplice da esporsi automaticamente al pubblico ludibrio.

Pensi un pò, va in giro a vendere una bugia che non può nemmeno brevettare!

Ma soprattutto, il cuore del problema mi pare questo: visto che Simoncini sostiene di aver curato un certo numero di pazienti, mi mette davanti ad una scelta obbligata. Devo infatti decidere se egli abbia falsificato quei dati, oppure abbia effettivamente diritto ad essere ascoltato.

E se risultasse che i suoi dati sono falsificati, sarei io il primo a guidare una crociata che portasse Simoncini direttamente in galera, e possibilmente per almeno sette generazioni.

Ma non mi risulta che ciò sia finora accaduto, tanto che la radiazione dall'albo è avvenuta "per aver somministrato bicarbonato…"

Se quindi lei sostiene che i dati siano falsi, e ha il modo di dimostrarlo, le suggerisco decisamente di proporre quelli all'autorità giudiziaria, come elemento di condanna per Simoncini.

Altrimenti, se permette, da una parte lei è responsabile di calunnia, e dall'altra la semplicità di una cura non mi pare assolutamente sufficiente a scartarne la possibile validità.

Sia chiaro che sto facendo un discorso teorico, di principio, che vale quindi per tutti i "simoncini" di questo mondo.

Lei infatti dovrebbe conoscere bene il "giuramento di Ippocrate", che impone a ogni medico di cercare ogni possibile via per curare i suoi pazienti. Tale concetto, purtroppo, non mi pare ben rispecchiato dall’articolo 2 della Legge 8 aprile 1998, n. 94, che recita:

"In singoli casi il medico puo', sotto la sua diretta responsabilita' e previa informazione del paziente e acquisizione del consenso dello stesso, impiegare un medicinale prodotto industrialmente per un'indicazione o una via di somministrazione o una modalita' di somministrazione o di utilizzazione diversa da quella autorizzata, ovvero riconosciuta agli effetti dell'applicazione dell'articolo 1, comma 4, del decreto-legge 21 ottobre 1996, n. 536, convertito dalla legge 23 dicembre 1996, n. 648, qualora il medico stesso ritenga, in base a dati documentabili, che il paziente non possa essere utilmente trattato con medicinali per i quali sia gia' approvata quella indicazione terapeutica o quella via o modalita' di somministrazione e purche' tale impiego sia noto e conforme a lavori apparsi su pubblicazioni scientifiche accreditate in campo internazionale."

L'articolo infatti contiene una palese contraddizione, nel momento in cui concede al medico di decidere se il paziente sia o meno curabile col metodo tradizionale, ma poi gli impone di usare un'alternativa "conforme a lavori apparsi su pubblicazioni scientifiche accreditate in campo internazionale". Ovvero, comunque tradizionale.

Come vede quindi, è la legge stessa ad essersi premunita contro una vera alternativa, e tradisce in questo - secondo me - l'essenza stessa della professione.

Ma approfittarsene ciecamente, senza porsi anche il problema morale, non mi pare del tutto corretto.

Lei infatti se benissimo che la sua paziente, nel caso iniziale che ha citato, con grandissima probabilità sarebbe comunque morta entro pochi mesi. Non mi sembra che la chemio/radioterapia offra una percentuale di guarigione tale da essere impugnata come alternativa valida anche contro il peggior stregone del Burundi.

La verità, se vogliamo essere onesti, è che purtroppo la scienza moderna brancola nel buio, rispetto al cancro e a molte altre malattie del genere. Lei sostiene che il cancro abbia "una genesi multifattoriale", ma a quel che mi risulta sono molte le ipotesi, al riguardo, ma ben poche le certezze.

Ben vengano quindi - lo ripeto, sempre in via di principio - tutti coloro che cercano una via diversa per raggiungere la guarigione...

E se proprio il "bicarbonato" la fa tanto sorridere, mi permetta di dirle che ho condotto una ricerca abbastanza approfondita in rete, e che mi sembra di aver capito - seppur da profano - che l'intuizione di Simoncini abbia dei riscontri sostanziali in tantissimi altri medici come lei. Che poi "tutti i tumori siano causati dalla candida," o che lo siano solo il 10%, non mi sembra un motivo sufficiente per affossare in partenza una via di ricerca che mi pare se non altro valida nella sua intuizione di fondo.

Sarebbe bello, in altre parole, poter vivere in un mondo in cui un qualunque "caso Simoncini" viene preso in considerazione, le sue proposte valutate e sottoposte a sperimentazione, e dopo un paio di anni magari gli si dice: "Grazie e mille, Dottore. Temiamo che lei si sia sbagliato, per questo, questo e questo motivo, ma comunque grazie - in nome dell'umanità - per averci provato."

Lei mi sa spiegare perchè invece questo non accade ASSOLUTAMENTE MAI?

Massimo Mazzucco

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