Re: visita da simoncini

Inviato da  vulcan il 14/2/2006 10:27:05
un punto fermo

In termini strettamente tecnici e di epidemiologia oncologica, la sopravvivenza a cinque anni ( la probabilità di non morire di cancro dopo cinque anni dalla diagnosi) si aggira intorno al 50% , ciò appare in relazione alla possibilità di diagnosi precoce (per alcuni tumori) e dei progressi ottenuti nel trattamento complessivo di questa patologia.

( per gli americani e per alcuni tumori, questa percentuale risulta anche superiore .. ma si sa loro sono sempre speciali!!)

Vi è ulteriormente da precisare che questa definizione non discrimina all’interno del trattamento oncologico complessivo, quello chirurgico.. radioterapico .. chenioterapico ..bensi rappresenta al contrario la somma integrata degli interventi.

Quando noi “attacchiamo “ l’oncologia medica o la chemioterapia ..e gli ancoriamo questi dati epidemiologici , andandoli pi a contestare.. di fatto stiamo rigettando tutta la medicina oncologica in senso più ampio compreso l’aspetto chirurgico , la diagnosi precoce..lo screening di massa come il pap test o la ricerca di sangue acculto nelle feci .. o l’utilizzo dei marcatori tumorali ..

…..in questo modo rischiamo perciò di fare un gran calderone che ci porta alla fine inequivocabilmente a rigettare tutta la medicina nel suo sapere.

Ovviamente a questo “non ci sto”.. altrimenti mi verrebbe spontaneo restituire il camice bianco!
Ma anche per gli altri.. cioè per quelli che si trovano come voi .. diciamo in posizione più radicalmente critica .. penso che non sia alla fine una mossa felice.

Ecco perché dal mio punto di vista .. c’è in questi ragionamenti qualcosa che non quadra.
In quel 50 % di sopravvivenza .. ognuno degli interventi presi singolarmente .. contribuisce alla fine per una quota ancora più bassa!!

Chiunque si discosti da questo dato dice stronzate … semmai fosse ,.. anche Veronesi.

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