Re: Il cibo dell uomo

Inviato da  ElwoodBlue il 30/9/2008 15:30:17
UFFFFFFFFFF.....

Che giornata uggiosa.

Vi avverto: oggi ho una predisposizione mentale da GURU BUONISTA

Questo significa che pontificherò a lungo, immotivatamente e spesso in modo sdolcinatatamente ributtante per tutto il post (e temo anche per buona parte del restante pomeriggio).
Se decidete di continuare la lettura siete pregati di applicare alla coscienza e agli occhi i filtri appositi.
Grazie.


Prendo spunto da un paio di affermazioni di Silver, ovvero colui che si pone nel modo più radicale - e così facendo scuote troppo il mio budinesco animo buonista di oggi.
N.B. spunto significa che non sto confutando, sto riflettendo. Noi guru non confutiamo mai; però riflettiamo spesso.



Silver
Citazione:
In effetti Ron Hubbard ci ha visto lungo nel chiamare la sua religione Scientology...

STRAQUOTO



Citazione:
E poi, il fatto che anche una sola persona possa vivere (e parlo di vivere in ottima salute, non sopravvivere) di sola frutta per tutta la vita, smonta in maniera definitiva la dietologia standard. Punto e basta.

Direi di no.
Questo al massimo può dimostrare che l'organismo umano è molto bravo a trarre sostentamento da quello che trova.
Un ottimo ma sottovalutato esempio è quello portato da lalonde con la dieta inuit.
Dal punto di vista logico è un esempio perfetto: si prova a prendere la situazione diametralmente opposta a quella in oggetto e si guarda se funziona o no.
Gli Inuit vivono in un ambiente molto estremo (il Circolo Polare & dintorni) nel quale i vegetali crescono, ehmmm, pochino. Quindi si nutrono di sola carne.
OLTRETUTTO non "ingannano" il proprio organismo cuocendola: la mangiano quasi tutta cruda e ne bevono il sangue.
Se proviamo a sostituire i termini della questione (cosa legittima, visto che l'esempio degli Inuit è vero) nella lapidaria dichiarazione di silver otteniamo questo:

"E poi, il fatto che anche un intero popolo possa vivere (e parlo di vivere in ottima salute, non sopravvivere) di sola carne per tutta la vita, smonta in maniera definitiva la dietologia vegetariana. Punto e basta."

Volendo la stessa cosa si potrebbe fare anche al post #209:

"Ora, visto che nel mondo esistono persone che da anni evitano anche le proteine vegetali oltre quelle i vegetali nutrendosi solo di proteine animali e vivono benissimo e in assenza di malattie, nemmeno i più piccoli disturbi, dovrebbe rendere palese a tutto il mondo che la "dieta bilanciata" è una gran stronzata."

(Però ammetto che non so niente dei disturi gastrici degli inuit. Non so se vivano benissimo. In ogni caso non so niente neppure dei dei disturbi gastrici di chi non assume proteine e in definitiva non se se neppure loro COMPLESSIVAMENTE vivano benissimo, quindi direi che questa frase così sostituita possa trovare un senso.)


ATTENZIONE: questo non intende dire che qualcuno, carnivoro o erbivoro che sia, dica grullate.
Semplicemente però si tende a universalizzare dei modelli che universali non sono.

Mi permetto di dire che visto che stiamo parlando di corretti REGIMI alimentari l'affermazione "la dieta fruttariana non è per tutti" a mio avviso trova un significato solo se inquadrata in problematiche sociali e/o in particolarità individuali.
Se non ho capito fischi per fanfare il tema del thread appunto è quello di identificare un regime più corretto di quello onnivoro. In quanto regime questo DEVE essere per forza universalmente applicabile.



Citazione:
E poi, degnati di rispondere alla domanda che ti ho fatto e non sviarla: cosa succederebbe, secondo te, ad un organismo che si ciba a lungo di alimenti non idonei?

Facile: muore molto prima dell'organismo che si ciba di cibi idonei, e spesso anche fra tormenti.
Proprio per citare l'esempio "proibito" se invece di mangiare le cotolette si mangia la plastica nella quale sono avvolte direi che la speranza di vita si accorcia notevolmente.
Il fatto che la carne sia IDONEA o meno è uno degli argomenti del contendere, quindi prenderlo a supporto per arrivare a una conclusione mi pare un po' incauto.

SE mi permettete (cazzo come lo odio questo buonismo. Speriamo finisca in fretta) porto un esempio che mi è capitato due anni fa rispetto al tema "cibi idonei".

Viste le mie tendenze alimentari particolarmente libertine una mia amica MI stava particolarmente fracassandoMI (si, proprio a ME!) l'anima rispetto alla correttezza dei regimi alimentari.
Soprattutto rispetto alla correttezza delle MIE abitudini.
E aveva anche ragione, piccina: era sempre piuttosto malmessa.
(Il fatto che io invece stessi parecchio bene, con le guancine rosse e il viso sano, stranamente sfuggiva alle sue riflessioni).
Mi citava dozzine di articoli presi dai giornali più disparati che dimostravano il fatto che la mia attuale esistenza in vita era sicuramente frutto di un intervento divino, visto che per la Scienza io avrei dovuto essere, se non proprio morto, quantomeno perennemente ricoverato nell'ala dei malati terminali.
Quelli più significativi li fotocopiava (se c'erano foto li fotocopiava a colori) e cercava di obbligarmi a incorniciarli sopra la cucina.

Nel suo assunto il PRIMO NEMICO era ovviamente sempre la carne.
In considerazione di questo è diventata tutti gli "-ana" che poteva: vegetariana, vegana, bananiana, insalatiana, cioccolatiana, carotiana..
Non che questo gli giovasse, che aveva sempre il viso pallido e verdolino.
Poi FINALMENTE si è decisa a fare dei controlli ed è risultato che era celiaca.

Ora mangia delle gran bistecche, sorride e sta bene.

In cambio dei tormenti che mi aveva dato per quel lungo periodo, io ho avuto l'onore di essere quello che appiccava il fuoco alla pira di tutti i numeri di Donna Moderna che aveva in casa..
(e poi sulle ceneri ci abbiamo buttato su della legna e ci siamo fatti una bella grigliata di contrappasso)



Citazione:
Gli Inuit sono tanto legati elle Energie Ancestrali cui tanto criticavi. E prima di mangiare consacranoi l cibo. So che per te è difficile digerire che le preghiere possono influenzare i cibi, gli oggetti e i corpi, ma è proprio così.

Qui il mio attuale gurismo si scontra con il mio attuale buonismo. Cazzo.

Il buonismo mi impedisce di dare risposte più salaci, quindi mi limiterò a sottolineare come
#90 Citazione:
Per quanto mi riguarda, l'aspetto spirituale migliora moltissimo col cambio di alimentazione come naturale conseguenza.
Ma per me, in questo post, devono essere dissociati.

#186 Citazione:
Quante volte devo ancora ripeterti che tutto quello che dico è confortato da prove?

Ecco, io direi di fermarci ai concetti espressi qui.
Altrimenti qualunque coglione (tipo io, se non fossi buonista) potrebbe entrare e dire che le "condanne" a un regime alimentare basato sulla carne sono fuori luogo: basta pregare un po' per l'anima del maiale e tutto si sistema.
No?


Il gurismo invece mi spingerebbe proprio verso l'approvazione incondizionata della preghiera come strumento di purificazione e di detossicizzazione di ogni qualsiasi alimento, ponendo così fine a ogni diatriba sull'argomento.

Però finora la parte spirituale è stata citata solo come conseguenza dell'alimentazione, non come causa.
Anche argomentazioni sulla "frequenza spirituale" (su cui tornerò dopo) postate da Silver nel suo primo intervento si muoveva in questa direzione: scegliendo certi alimenti rispetto ad altri si possono aumentare le frequenze, scegliendone altri le frequenze si abbassano.


Sempre dando retta alla parte GURU, ovvero quella che mi spinge a essere guida di razze, popoli, nazioni e individui (), provo a astrarre la discussioni dai termini immanenti e di portarla verso sentieri più elevati.

Torno quindi a sostenere quello che dicevo qualche post fa: l'unico metro di giudizio VALIDO rispetto alla "correttezza" del regime alimentare è quello di stabilire chi vive di più e chi vive meglio.
Quantità e Qualità.


Una parte della risposta ce l'ha data lalonde (#120)
Citazione:
There were no significant differences between vegetarians and non-vegetarians in mortality from the other causes of death examined. CONCLUSION: Vegetarians have a lower risk of dying from ischaemic heart disease than non-vegetarians.
(parlando inoltre di un non enorme maggior rischio per i non vegetariani di subire malattie cardiovascolari.)

Questa è l'unica cosa che abbia un minimo di obbiettività, e in definitiva ci dice che la Quantità è molto simile.
Ovvero che la scelta di regimi alimentari relativamente coerenti (i vegetariani evitano solo la carne, ma non tutto il resto) non porta differenze significative.
(Niente invece viene detto di regimi alimentari più estremi, tipo quello fruttariano. Forse perché la loro diffusione è abbastanza ridotta)


Sulla QUALITA' le cose si fanno più difficili, perché il termine qualità il più delle volte implica un giudizio assolutamente personale.
In molti sostengono che condurre una vita di STENTI per poter prendere una sola pasticchina IN MENO da vecchi sia un assoluto controsenso. Altri dicono che condurre una vita altamente SPIRITUALIZZATA scegliendo alimentazioni non corrotte favorisca una serena e sana vecchiaia.
I primi replicheranno dicendo che alla vecchiaia ci penseranno da vecchi, e i secondi scuoteranno tristemente la testa.
Quindi sulla Qualità le cose si fanno davvero dure.


In ogni caso non credo che sia statisticamente (ovvero empiricamente su numeri abbastanza grandi) dimostrato che onnivori, crudisti, vegetaria, vegan, fruttariani ecc abbiano diverse quantità patologiche in vecchiaia - fatto salvo le patologie cardiovascolari di cui sopra.
Stranamente non sembra essere coinvolto il fegato, che a mio avviso dovrebbe essere quello più in prima linea.




Detto questo io mi sono fatto sull'argomento un'idea abbastanza bislacca.
Io credo che la dieta XXXXXXXana sia particolarmente efficace per quelli che sono ASSOLUTAMENTE CONVINTI della bontà di questa dieta.
(Ho anche mandato a Massimo un articolo sull'argomento: chissà, c'è anche il caso che prima o poi lo pubblichi.. )

Questo, anche se approccia il problema esattamente dalla parte opposta di quanto fatto finora, potrebbe rendere conto in modo valido dei discorsi sulle frequenze spirituali, di quelli sull'esclusività, sulle preghiere come strumento di purificazione ecc..

Soprattutto renderebbe conto di come una verità così evidente come la superiore sanezza di una dieta priva di carne non sia ancora stata universalmente recepita.

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