Re: energia rinnovabile: la Germania fa sul serio e noi?

Inviato da  Orwell84 il 23/12/2007 12:21:47
Carlooooo grazie per i link.
Ho chiesto un po' in giro, la risposta migliore l'ho avuta dal mio ex professore di Gestione dell'Energia, Gianluca Montenegro. La centrale solare a concentrazione "Archimede" di Priolo (solare termodinamico) sarà pronta (se funzionerà, cosa tutt'altro che certa) solo nel 2009, costerà la bellezza di 40 milioni di euro, occuperà una decina di ettari di spazio, il tutto per produrre solo 5 (cinque, avete letto bene) MW (8 milioni di euro a MW, come se un reattore EPR di 2.000 MW costasse 16 miliardi di euro, ossia dieci volte tanto il suo reale costo). E se i costi d manutenzione e i problemi saranno simili alla centrale solare a campo specchi di Adrano, costruita nei primi anni '80 con i soldi dell'allora CEE e chiusa dopo meno di due anni.
Non è un quadro particolarmente confortante.

Citazione:

BlSabbatH ha scritto:
[...] spendendo un decimo del costo di stoccaggio delle scorie radioattive che ancora ci trasciniamo dietro dall'89.. invece tocca sorbirci ogniddì la patarra ossimorica del carbone "pulito" e del nucleare amico, fonti energetiche il cui accaparramento richiede la pianificazione di conflitti.. tutto pil che cola no?


Colgo la palla al balzo.
Interessante notare come il problema delle scorie nucleari salti fuori solo ed esclusivamente quando si parla di centrali, mai di medicina nucleare. Dove andranno a finire le scorie prodotte da quest'ultima non è dato saperlo, tanto non avendo centrali nucleari non ci servono magazzini per stoccarle (faccio notare che quelle prodotte dai reattori sono in quantità minima sia in termini assoluti che in termini relativi rispetto a quelle prodotte dalla medicina).

Ribadisco, la soluzione per la sistemazione delle scorie radioattive in Italia deve essere trovata indipendentemente dal fatto che il nostro Paese possieda o meno centrali eletronucleari attive, visto che solo la medicina nucleare produce ben 500 tonnellate di scorie radioattive all'anno (e quasi altrettante ne produce la ricerca scientifica e l'industria). Inoltre lo smaltimento con la tecnologia attuale non è più una difficoltà poché possono venir bruciate in un ADS oppure in parte riutilizzate dopo riprocessamento oppure ancora stoccate in depositi di superfice a secco (per le scorie di prima e seconda categoria) e in depositi geologici (per quelle riprocessate di terza categoria).

A proposito, la Germania, che sta nel titolo di questa discussione, ha 17 reattori nucleari attivi. Uno dei paesi più attivi su questo fronte.

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