Re: energia rinnovabile: la Germania fa sul serio e noi?

Inviato da  carloooooo il 29/11/2007 10:25:45
Citazione:
Ma qualcuno ha qualche benedetta notizia (datata almeno seconda metà del 2007) su questo benedetto solare spagnolo sviluppato da Rubbia (che se non sbaglio adesso è in Italia)?


So che Report ne aveva parlato in un suo articolo, ma non ricordo quanto tempo fa.

Ciao


PS: l'ho trovato. Sta nell'ultima parte dell'articolo A tutto gas del 29 ottobre 2006.
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MILENA GABENELLI IN STUDIO
[...] In Germania a fine 2005 con il fotovoltaico hanno prodotto 603 megawatt e noi 5! Di diverso i tedeschi hanno meno grovigli di norme, e sopratutto le applicano. Noi ci siamo inventati le fonti assimilabili, e gli incentivi li diamo ai Merloni, Garrone, Lucchini, Falk, Eni, Moratti che anziché pagare per smaltire gli oli combustibili pesanti che provengono dalla lavorazione del petrolio, li bruciano, ricavano energia e incassano dalla nostra bolletta. Loro ottengono il certificato verde. Il Nobel Rubbia che voleva fare una centrale elettrica ad energia solare, non gliel’anno dato. Adesso diciamo di voler fare alla tedesca. Siccome Rubbia se lo sono intanto preso gli spagnoli, Fra qualche anno probabilmente diremo “facciamo alla spagnola”

MICHELE BUONO (fuori campo)
Niente certificato verde. Per la legge italiana da quegli specchi [gli specchi di Rubbia] non sarebbe mai venuta fuori energia rinnovabile. Poi qualche battuta di troppo sullo stato della ricerca in Italia e il prof. Rubbia si è giocato pure la presidenza dell’Enea. Brutto carattere il prof. Rubbia! Se n’è andato dall’Italia!Madrid. Questa è la Moncloa, la città universitaria. Qui c’è il Ciemat, il principale centro di ricerche energetiche e ambientali del Paese. Il corrispettivo dell’Enea in Italia. E’ venuto a lavorare qui Rubbia.Professore l’ha ottenuto poi il certificato verde?

CARLO RUBBIA- fisico
…Ah sì, sì qui lei ha la tabella completa di tutte le misure fatte, lei vede che in Spagna ci sono molti…venti impianti di cui si parla adesso ,insomma in Spagna la produzione industriale del solare termodinamico è partita!

MICHELE BUONO (fuori campo)
Grazie al regio decreto 436/2004 del Ministero dell’Economia che considera il solare termico una fonte rinnovabile e le consente di ottenere la tariffa incentivante. Quello che non è successo in Italia.

JUAN ANTONIO RUBIO- direttore generale Ciemat
Mi perdoni, non conosco i particolari della legge e della politica italiana ma posso assicurarle che l’energia generata dall’ipotetico progetto Archimede funziona: è perfettamente rinnovabile e pulita. Perché non è stata considerata pulita non lo so. Però è pulita e rinnovabile, glielo assicuro ! E il prof. Rubbia è un’autorità mondiale nel campo, ma non solo in questo. E sapendo, lui, quali sono i nostri progetti al Ciemat, l’ho invitato a collaborare con noi e sono molto onorato che abbia deciso di accettare. Non si tratta che io voglio portar via dall’Italia un genio, no. Si tratta che abbiamo un progetto professionale di grande portata e se il genio italiano ha deciso di collaborare con noi, sono contento. E’ magnifico!...

MICHELE BUONO (fuori campo)
E sono quasi trent’anni che la Spagna ha puntato sul Sole per farlo diventare un carburante in grado di muovere centrali elettriche. Strade dell’Andalusia, da queste parti ci girava i western Sergio Leone. Questa è la piattaforma solare di Almeria, è qui che si fanno gli esperimenti per catturare la forza del sole. Eccoli qua gli specchi di Rubbia: concentrano il calore e l’energia del sole e lo scopo è generare alte temperature per far girare turbine e produrre elettricità.

DIEGO MARTINEZ PLAZA- direttore piattaforma solare Almeria
[...] Quello che facciamo qui è sostituire una caldaia che brucia combustibile fossile con l’energia del sole...

MICHELE BUONO (fuori campo)
E siccome il sole va e viene, l’idea di Rubbia è una miscela di sali fusi per accumulare quell’energia e renderla disponibile sempre, anche quando il sole non c’è.

CARLO RUBBIA- fisico
Il sole brilla in Spagna quanto brilla in Italia e quindi si può fare in qualunque di questi posti. Ci sono molti posti in questo mondo particolarmente importanti, sono i posti della regione dell’Africa del nord, per esempio dove esistono delle grandissime superfici libere, disponibili e molti dei paesi che potrebbero utilizzare in maniera massiva questo calore solare, sotto forma di energia elettrica, come vorrei sottolineare ancora una volta di più, un m2 di terreno nel sud dell’Italia o diciamo in Algeria o in Marocco produce ogni anno l’equivalente di un barile di petrolio. Quindi un barile di petrolio è il prodotto dell’energia termica equivalente da ogni m2, quindi delle distribuzioni di superficie relativamente modeste, di un certo numero di ettari, permettono di raccogliere potenze considerevoli.

MICHELE BUONO (fuori campo)
Quindi un metro quadro di terreno con gli specchi che fa elettricità elimina un barile di petrolio l’anno. Una centrale solare da 50 Mw sta su un km2, dà corrente a una città di 50.000 abitanti ed elimina 1.000.000 di barili l’anno di petrolio.

CARLO RUBBIA- fisico
…Molti dei paesi dell’Africa non hanno nulla ma se avessero il solare potrebbero venderci l’energia elettrica e in questo modo ripagare anche le loro proprie attività.Io non vedo per quale motivo non si possa avere che l’energia fatta in Italia o a Parigi o a Berlino o a Madrid, non possa essere dell’energia che viene alimentata attraverso un cavo da l’Algeria, il Marocco, la Libia, il Chad, quello che vuole lei!

MICHELE BUONO
E si dà un valore economico al deserto?

CARLO RUBBIA- fisico
E quindi questo deserto che non è utilizzato per niente altro, cosa vuole di deserto ce n’è finché vuole!La guerra è determinata essenzialmente dalle scelte di pochi che controllano la situazione di molti, questo è il grosso problema degli scambi, dei controlli, dei contrasti, abbiamo visto il gas è un problema politico, il petrolio è un problema politico! Perché? Perché ci sono pochi paesi che hanno il petrolio e tanti paesi che ne hanno bisogno. Nel caso del solare non esiste questa cosa, come dicevo la stessa quantità di sole che lei trova in Spagna la ritrova nel sud dell’Italia, la trova in Grecia, la trova in Turchia e la trova anche nel Mediterraneo, quindi è ovvio ed evidente che non sarà mai un meccanismo di scontro politico.

MILENA GABNELLI IN STUDIO
Era un progetto Enel quello che Rubbia avrebbe voluto fare da noi, a Priolo, ma il prototipo è rimasto ad impolverarsi all’Enea. E sul progetto c’è tutta la grande industria del settore e la tecnologia applicata. Invece in Italia gli spagnoli piazzeranno i loro rigassificatori. E se ci lasciamo scappare i Nobel cosa ci importerà mai di un semplice ricercatore Fiat.
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PPS: qui c'è anche una intervista a Rubbia del 2004 sull'argomento.

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