Re: Energia da fonti rinnovabili

Inviato da  padrealdo il 15/11/2005 20:11:11
Ricevo e volentieri “seppellisco” in questo forum dimenticato dal mondo. I grassetti sono miei, i commenti pure, ma li spedirò direttamente al mittente di questa pregevole lettera.



Milano, 14/11/05 - Prot. n. 2063/2005/CT

La segreteria politica del Movimento Lega Nord ha ricevuto numerose lettere dopo l’appello lanciato da Carlo Bertani dalle pagine del sito www.disinformazione.it per favorire la produzione di impianti eolici in Italia.
Desidero dirLe, innanzitutto, che sono contento di questo; apprezzo molto il fatto che ci siano così tante persone che amano il territorio in cui vivono. Intervenire perchè la terra in cui abitiamo sia più pulita e vivibile deve, indubbiamente, essere lo scopo di ogni classe politica di qualunque colore sia, ma non solo: tutti noi, in quanto cittadini, rivestiamo un importante ruolo e possiamo, anzi dobbiamo, dire la nostra.

Comunque, la questione da Lei rilevata, come penso possa immaginare, rientra in una sfera di tematiche più ampie e certamente delicate, che interessano non solo il tipo di soluzione alla produzione di energia, ma anche le fonti che attualmente vengono utilizzate (e mi riferisco ai combustibili fossili come il petrolio, il carbone, ecc.) e gli enormi interessi che ruotano intorno a tale mercato; su questo mercato, non dimentichiamolo, si regge l’intera economia mondiale. Del resto, tali fonti non sono inesauribili, e nemmeno a costo zero in termini di impatto ambientale per il nostro pianeta; ed ecco perché appare certamente opportuno proporre alternative, che possano sostituire, ci si augura a breve termine, le energie attualmente in uso. Ma sarebbe un errore, per esempio, ravvisare nell’eolico la soluzione unica al problema dell’utilizzo degli idrocarburi fossili.

In realtà, ed è sufficiente analizzare i numerosi rapporti sulle fonti rinnovabili per rendersene conto, diverse possono essere le soluzioni possibili: non solo eolico, ma anche solare, geotermico e altre. Da sola, la fonte eolica non sarebbe sufficiente per coprire l’intero fabbisogno nazionale e non è altrettanto certo che le varie fonti rinnovabili possano, da sole e sommate tutte assieme, raggiungere questo obiettivo.

Ciò che veramente serve, in questo settore, è una mirata ed attenta azione pianificatoria che coinvolga i vari livelli amministrativi, dallo Stato ai Comuni passando per le Regioni, al fine di definire precise linee-guida che favoriscano la promozione e lo sviluppo delle fonti energetiche rinnovabili, ossia quelle energie che appartengono alle fonti considerate come pulite ed inesauribili. Quello che in realtà è già previsto dal Decreto legislativo 387/2003 e che ora deve essere concretizzato attraverso l’emanazione dei vari decreti attuativi; serve, inoltre, una precisa e chiara volontà progettuale.

Certamente l’eolico ha fatto fare passi avanti alle energie alternative, ma perché possa avere uno sviluppo compatibile con il territorio italiano, occorre valutare adeguatamente gli ambiti di paesaggio dove tali strutture risultino ammissibili e dove invece, vuoi per il contesto naturale, vuoi per le condizioni atmosferiche non idonee, sarebbero eccessivamente dispendiose e poco remunerative in termini energetici. È necessario comunque comprendere che la scelta di tali tecnologie è anche una scelta di tipo culturale che deve confrontarsi con i cambiamenti climatici e la modernizzazione che caratterizzano i vari processi evolutivi e che tali indirizzi non possono comunque arroccarsi su alternative viste come unica via d’uscita ai problemi energetici. Insomma, fonti rinnovabili sì, ma senza escludere altre possibilità.

L’Italia e l’attuale Governo stanno ovviamente lavorando in tal senso, anche se è evidente che c’è ancora molto da fare verso la riduzione della dipendenza dal petrolio e dagli altri idrocarburi e verso il raggiungimento della percentuale di emissioni di CO2 previste dal Protocollo di Kyoto (entrato in vigore nel febbraio di quest’anno).
Se si pensa che l’obiettivo per l’Italia al 2010 è quello di raggiungere una percentuale di produzione di energia da fonti rinnovabili del 22% (oggi siamo intorno al 10%), come previsto dal citato D.Lgs. 387/2003, di recepimento della direttiva 2001/77/CE sulla promozione delle fonti rinnovabili, si comprende come la strada non sia semplice perché si possa raggiungere questo risultato. Certamente, ci si sta impegnando fattivamente, ed infatti diverse sono le disposizioni legislative emanate negli ultimi 5 anni. Mi preme citare, oltre al D.Lgs. 387/2003, numerosi provvedimenti incentivanti la produzione di energie alternative, o ancora il Decreto ministeriale 28 luglio 2005 con cui sono stati stabiliti i criteri per promuovere la produzione di energia elettrica mediante conversione fotovoltaica della fonte solare (un sistema di finanziamento non mirato alla costruzione di impianti, ma alla sovvenzione del processo di produzione di energia elettrica) e norme concernenti il rendimento energetico e le modalità per migliorare le prestazioni energetiche degli edifici. Perciò, una politica energetica basata non solo sull’adozione di misure d’incentivazione che favoriscano lo sviluppo delle fonti rinnovabili, ma anche interventi orientati al risparmio energetico.

Evidentemente la volontà esiste, e non è certo con la demagogia che possono essere raggiunti dei risultati. Perciò ben vengano gli appelli mirati all’utilizzo delle fonti rinnovabili, se servono da sprone a fare meglio, ma non condivisibili sono certi riferimenti quali “Al centro destra è praticamente inutile chiedere, giacché temiamo che non capirebbero nemmeno la domanda…” oppure “Se il dilettantismo regna sovrano dalle parti di Berlusconi & soci…” che compaiono nell’articolo a firma di Carlo Bertani; questi, sicuramente, non aiutano a far crescere il Paese, ne tanto meno a risolvere i problemi.

Dal canto suo, la Lega Nord ha sempre sostenuto il ricorso alle fonti rinnovabili come un obiettivo prioritario per la politica energetica dell’Italia ma è evidente come, allo stesso tempo, occorrano efficaci interventi strutturali associati a sistemi di informazione ed educazione, che portino a sensibilizzare la classe politica ed il cittadino verso le tematiche ambientali.

Mi perdoni se mi sono dilungato troppo; spero comunque possa gradire le mie riflessioni. Concludo salutandoLa distintamente ed assicurandoLe che la Sua istanza sarà tenuta in dovuta considerazione.


Cristian Tolettini
Settore Ambiente
Segreteria Politica Federale
ctolettini@leganord.org


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