Re: Energia da fonti rinnovabili

Inviato da  padrealdo il 4/11/2005 20:10:40
Ecco lo scambio di email successivo all’intervento di Tullio Berlenghi.

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Grazie per i commenti. Continuo a credere che una politica volta alla ricerca del pelo nell'uovo, in un mondo votato al consumismo ed al menefreghismo dell'ambiente, non possa di certo servire alla gente e tanto meno al nostro amato pianeta. Se i problemi sono quelli di limitare lo strapotere del petrolio e del carbone pulito sulle politiche economiche ed ambientali dei paesi industrializzati, non possiamo fare la guerra agli aerogeneratori. E' come cercare la pagliuzza che ci fa il solletico mentre abbiamo una trave fra le costole.

I Verdi secondo me, ammesso che l'opinione presentata nella mail sia condivisa e condivisibile dall'intero gruppo parlamentare, non possono avanzare politiche teoriche e puramente di principio perché il loro compito dovrebbe essere maggiormente pratico rispetto al chiacchiericcio sterile dei classici partiti. I Verdi sono nati perché la politica storica non si occupava dei problemi dell'ambiente e questo non va dimenticato.

E' necessario formulare delle graduatorie di priorità fra tutti i problemi che il nostro ambiente deve affrontare e cercare di intervenire sulle problematiche di maggior rilievo a scapito, se necessario, degli aggiustamenti che ormai non abbiamo più il tempi di fare. Tutte le energie alternative sono meno impattanti dei combustibili fossili perché, indipendentemente dalla loro interazione con l'ambiente, questi non determinano la direzione delle politiche internazionali, non permettono che pochi possano decidere per i molti e quindi non permettono che la mancanza di democrazia decisionale sul futuro delle politiche ambientali congeli ogni possibilità di mutare la direzione dell'odierno modello sviluppo.

In altre parole, togliere potere ai magnati del petrolio, diffondendo e disseminando la proprietà e la gestione della microproduzione di energia elettrica da fonti alternative, è sicuramente il mezzo più veloce ed efficace per risolvere tutti quei problemi legati all'attuale sistema di vita che la vostra politica miope e settoriale non potrà mai scalfire dell'interno.

Spero di non aver detto troppe banalità e di aver contribuito al dibattito. In ogni caso, banalmente concludo con la speranza che si limitino i dibattiti e si passi all'azione. Chato

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Condivido pienamente quanto scritto dal Sig. Chato. E' tempo di aprire gli occhi sulla situazione mondiale e sulle implicazioni di certe scelte, sia dal punto di vista politico che ambientale.

Quali sono le alternative che abbiamo di fronte? Stiamo parlando di influenzare in modo massiccio la politica energetica (e non solo) mondiale, il che influenzerà pesantemente il futuro dell'umanità. Non mi sembra il caso di preoccuparsi del deturpamento del paesaggio, mentre la situazione climatica mondiale è disastrosa e in peggioramento. Federico

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Che tutto quello che è stato, gentilmente, scritto da Berlenghi possa essere ragionevolmente compreso non implica che venga, però, anche condiviso. Parliamo di mali minori: l'Italia, si sa, è il Paese degli sprechi e della mala-gestione; io, per legami di parentela, praticamente ogni anno vado nel Meridione. E' un viaggio che faccio in macchina durante il quale, come penso anche molti di voi abbiano avuto modo di vedere, si alternano paesaggi splendidi a obrobri ambientali, le cosiddette cattedrali nel deserto.

Evitiamo di entrare nel merito di queste costruzioni abbandonate a se stesse, mai ultimate ma, anzi, iniziate al solo scopo di non essere ultimate, tutti sappiamo per quali motivi. Purtroppo anche queste generano un inquinamento visivo ed un impatto ambientale assolutamente negativo. E non creano un'accidente!

Io credo che, una volta tanto a vantaggio della comunità, la stessa comunità potrà, e riuscirà, a tollerare delle bruttezze (che comunque a mio avviso tali non sono, si veda il sud della Spagna!) che generino un vantaggio alla comunità stessa che di bruttezze e ne ha viste tante e, non solo senza ricavarne il benchè minimo guadagno sociale ma, anzi, vedendo ingrassare organizzazioni criminali di ogni genere!

Vogliamo realmente muoverci e creare un sistema sotenibile? Alessio

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Proprio questa mattina (3 nov. 2005), a Milano, la REACH sta svolgendo una mini-conferenza nell'ambito del programma WWF "svelénati, l'antidoto sei tu". Si sta parlando di malattie ambientali, quelle che ogni giorno nel mondo producono invalidità e mietono più vittime delle guerre di tutti i tempi. La parte del leone, nelle eziologie, è giocata dai composti chimici di derivazione fossile, dunque - per raccordarci al tema - produzione e utilizzo di energia meccanica.

Tralascio lo spaventoso indotto di sventure che la gestione degli idrocarburi ha da sempre procurato all'umanità, e chiedo quanta rovina verrà ancora disseminata sul pianeta prima che l'homo sapiens rinsavisca.

L'eolico è e sempre sarà il modo corretto per produrre energia in armonia con le risorse e la salute ambientale. Svantaggi pochi e molto ma molto trascurabili: estetico, smog magnetico, rumore, danno - presunto - all'ornitofauna.

Il primo, nonostante venga puntualmente e immancabilmente citato, è il più risibile. Nessuno ha in mente i tralicci dell'alta tensione? Le torri tecnologiche con le antenne per i cellulari? Le parabole televisive? Le colate di cemento e gli ecomostri ? ...

Diciamocelo: c'è un sacco di ipocrisia in giro, troppi interessi economici (per pochi) e nessuna volontà politica di procedere. Sono ormai rassegnato al disastro planetario e sarà allora ben poco gratificante sapere che si stava dalla parte di chi "l'aveva detto". Giovanni

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Ho ritenuto doveroso rispondere a tutti quelli dai quali ho ricevuto una risposta, se pur collettiva, in merito al messaggio riguardante l'energia eolica.

Mi ha fatto molto piacere constatare che molte persone hanno contribuito alla cusa facendo girare in rete l'articolo e rispondendo e dibattendo sul tema, ciò conferma che non tutti sono dormienti.

Penso che ci sia una moltitudine di esseri umani ai quali stà veramente a cuore la salute del pianeta su cui viviamo, e non per egoismo di sopravvivenza, ma perchè nutrono un sincero e profondo amore per la nostra grande madre Gaia.

Penso che anche il solo dibattere sulla questione fa si che si diffonda in qualche modo il nostro messaggio. Così facendo possiamo apportare un contributo che può diventare notevole col passare del tempo, ovvero quello di portare più persone possibile a conoscenza dei fatti e fare in modo che si interessino del problema e perchè no, anche ai rimedi a tale problema.

Dobbiamo cercare di incentrare la pubblica oppinione sul vero problema mondiale, il dissesto ecologico. Sperando che non sia troppo tardi. A tale proposito vorrei diffondere alcuni articoli che ho scovato in rete e dei quali non se ne sente parlare. Tutto tace, tutto viene tenuto nascosto.

Gli articoli citati riguardano ricerche scientifiche in merito a metodi alternativi e non inquinanti per produrre energia elettrica, energia pulita! Massimiliano

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Posso solo ringraziare per avermi incluso tra i destinatari dei ghiotti documenti in suo possesso. So che internet ne è ricca, a differenza del tempo, di cui la mia giornata è povera. Ho inoltre l'esitazione ad addentrarmi in tali tematiche, soprattutto quando toccano concetti di alta tecnologia, non essendo in grado di valutarne la effettiva potenzialità...

Questo materiale ancor più rafforza in me la convinzione che dietro le mancate scelte energetiche vi sia una precisa, diabolica volontà di non procedere. Da qui a sospettare che i motivi siano di puro dominio economico e politico da parte di pochi è un passaggio logico abbastanza ovvio. Ma già, noi siamo dietrologi incalliti... Giovanni

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Allora... che dio ce la mandi buona!!!! Carlo

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