Re: Energia da fonti rinnovabili

Inviato da  Abulafia il 12/2/2006 12:39:47
Buona domenica a tutti i lettori del forum,

oggi vorrei introdurre una tematica connessa al video segnalato nel post di ieri: chi lo avesse scaricato e guardato (me incluso) credo sia rimasto non poco stupito sia dalla semplicità dell'apparato sperimentale usato, da potersi allestire ovunque e con poca spesa, sia dalla "facilità" del procedimento che provoca la luminescenza originata da fusione fredda.
Poichè stiamo parlando di reazioni nucleari, l'immaginario collettivo proviene dalla convinzione che tali esperimenti trovino miglior sede in enormi centrali o laboratori attrezzati con personale rivestito di maschere e tute protettive. Con le debite proporzioni in fatto di quantità d'energia coinvolta nel processo "self made", il contrasto tra le due è comunque notevole.

Questo aspetto mi ha ricordato quella recente pubblicità dell'ENEL in cui una serie di persone rappresentanti la società civile riuscivano a utilizzare corrente elettrica semplicemente infilando la spina in tre fori praticati nella sabbia, nel marmo di una panchina o nel metallo di un lampione. In sottofondo, la voce: "Se fosse così facile avere l'energia, forse non avreste bisogno di noi".
Lo scopo dello spot è, ufficialmente, quello di rendere consapevoli gli italiani delle difficoltà legate alla ricerca, trasformazione e distribuzione delle risorse da cui ricavare energia elettrica.... ed in effetti hanno tutte le ragioni di questo mondo. Ma a patto che, nell'affrontare un simile tema, lo si guardi con la loro stessa ottica miope: la difficoltà, innegabile, non sta certo nel modo in cui si produce energia, ma piuttosto nel mantenersi competitivi e predominanti in un delicato e instabile scenario internazionale dove l'approvvigionamento di fonti energetiche comporta lotte tra cartelli, sistemi piramidali fortemente accentrati ed esclusivi, strategie geopolitche obbligate dalla localizzazione delle fonti in siti "caldi", utenti finali deresponsabilizzati ed esclusi dalla gestione del mercato stesso, imponenti infrastrutture gestibili solo grazie ad enormi capitali. In quest'ottica, e solo questa, le persone nella pubblicità sono destinate a proseguire nell'illusione che l'elettricità nei loro tostapane provenga quasi per magia "da lontano", che "altri" se ne occupino ed a loro basti inserire una spina ovunque l'elettricista ha posizionato quei tre strani buchi.
Se invece comprendiamo che la produzione di energia è di fatto alla portata di tutti, allora un ipotetico spot potrebbe essere quello in cui la voce in sottofondo azzarda: "Se l'ENEL non fosse più monopolista e la rete di distribuzione (tralicci, cavi...) fosse ceduta in proprietà ad una azienda indipendente, allora ci sarebbe una migliore concorrenza e Voi potreste pensare di entrare nel mercato come piccoli produttori... perchè se fosse così difficile avere energia, forse non avreste bisogno di persone come il prof. Mondaini".
Ciò che le nuove tecnologie offrono oggi è un insieme di soluzioni più vicine al consumatore: una rete distribuita di centrali a piccola o media taglia che possono essere progettate, finanziate e mantenute da comunità quali province o municipalità, in cui gli azionisti sono anche i privati che le costituiscono e sostengono. Non è vero che solo un amministratore delegato, o un petroliere, possono occuparsi di energia! Non è vero che siamo troppo piccoli per decidere o intraprendere iniziative personali in questo campo! Più il tema dell'energia sarà delegato ad altri, estraneo e lontano quanto può esserlo un pozzo d'estrazione a Baku, più noi saremo esclusi da ogni decisione... come quei pulcini inermi che aspettano nel nido, fermi passivi ed ultimi, l'imbeccata di chi li nutre e determina il loro destino.


Per un'infarinatura sui vari soggetti ed aspetti dell'energia elettrica, vedi qui.
Per la composizione azionaria di Terna (la società per azioni che gestisce la rete elettrica nazionale) vedi qui (al punto 4).
Per verificare la composizione azionaria della Cassa Depositi e Prestiti (l'azionista di maggioranza relativa di Terna, col 29,99%), e le società da questa partecipate, vedi qui (segui i link a "informazioni" --> "chi siamo" --> "Azionariato" e "Società partecipate").

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