Re: Salute, ambiente ed eticità: vegan vs onnivori

Inviato da  Daemon il 24/8/2006 17:21:10
L'utilizzo di ormoni nell'allevamento e' vietato e severamente monitorato.

Magari lo fosse davvero..

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Il 26 novembre 2004, per Modena Esposizioni si è tenuto il Seminario:
I RESIDUI DI FARMACI E ORMONI NELLE CARNI. L’ALLEVAMENTO

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Zootecnia dopata: sostanze illegali provenienti da 9 paesi esteri di cui 5 dell’UE
Dichiarazione di Marco Moruzzi, responsabile nazionale agricoltura Commissione Europea

"L'indagine dei carabinieri del NAS di Bologna è la più estesa azione effettuata in questi anni in Europa contro la produzione, il commercio e l'uso clandestino di farmaci e sostanze chimiche proibite destinate alla zootecnia per accelerare la crescita degli animali negli allevamenti intensivi.
Dalle fonti ufficiali emerge che ci troviamo di fronte a ben 40 sostanze diverse, alcune sono cancerogene, in particolare una il (17beta boldenone) è stata individuata per la prima volta in Europa, mentre molte altre contengono addirittura percentuali di sostanze sconosciute e sospette a detta dello stesso Comando dei Carabinieri per la Sanità. Non si tratta di farmaci scaduti o trafugati, ma di prodotti appositamente fabbricati per il mercato clandestino.
Non ci troviamo di fronte ad una organizzazione criminale italiana ramificata in 31 province, specializzata nel reperimento di antibiotici, chemioterapici, farmaci ed ormoni provenienti dal circuito commerciale, ma di una vera rete clandestina che parte dall'estero, dove si produce su commissione per alimentare un traffico che evidentemente non si limita al nostro territorio.

L'organizzazione coinvolge ben 24 società con tanto di laboratori e centri di produzione che hanno lavorato per alimentare questo traffico illegale proveniente da: Svizzera, Cina, San Marino, Spagna, Olanda e Germania, Belgio , Est Europeo e Tailandia.
Questi prodotti circolano come fossero sostanze stupefacenti e già negli anni scorsi alcuni organi di stampa avevano addirittura collocato questo business tra le principali fonti di entrata della criminalità organizzata.
Negli Stati Uniti l'uso degli ormoni è addirittura consentito per legge e praticato correntemente.

E' un dato di fatto che la rincorsa al ribasso del prezzo della carne sta creando grandi difficoltà proprio agli allevatori più responsabili, che non considerano gli animali una macchina da carne e che non vogliono produrre "cibi spazzatura".
Per tutelare gli allevatori seri ed i consumatori occorre rivedere anche il sistema di controllo, dato che la ricerca di antibiotici e ormoni nelle carni, come quelli individuati in questo traffico illecito, sono ridotti al lumicino a causa dell'elevato numero di principi attivi da ricercare.
Il Decreto Legislativo 336 del 1999 prevede ad esempio che nel settore avicolo, anabolizzanti ormoni ed antibiotici vengano ricercati, dopo la macellazione, su 12 polli su 1.000.000.
Penso che sia evidente che queste quantità di controlli hanno scarso effetto dissuasivo.


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Utilizzo di sostanze ormonali nell'allevamento
di Enrico Moriconi

Solo a marzo di quest'anno la Guardia di Finanza ha sequestrato ormoni per un valore di più di un miliardo di lire e centinaia di chilogrammi di altri medicinali.
La situazione degli ormoni in zootecnia, la "guerra" degli ormoni come è stata pomposamente definita, si sta rapidamente avviando a diventare una sconfitta totale. E c'è molto ottimismo nell'idea di essere ancora in una fase di transizione.
La situazione attuale, sul piano teorico, vede le sostanze ormonali ufficialmente permesse in Usa e Canada, vietate in Europa; sul piano pratico si può dire che tali prodotti circolano abbondantemente anche la dove sono vietati. Essenzialmente perchè il loro utilizzo produce ricavi economici non indifferenti, circa 200 mila lire per ogni vitello agli allevatori e un giro d'affari che si può stimare in tutta Europa sui 500 miliardi di lire l'anno.
Si dice che ci siano dei controlli. Effettivamente una certa attività di controllo esiste, solo che si cerca quello che non c'è : esiste una enorme molteplicità di prodotti vietati, molti conosciuti solo da coloro che li producono. La ricerca di laboratorio non troverà mai quello che non conosce. Per fare un esempio pratico, non più di due anni fa sono state rinvenute quantità notevoli di prodotti ormonali e simil ormonali in un allevamento, ma le analisi fatte agli animali, che pure avevano assunto quei prodotti, non sono state in grado di rilevare alcunchè, proprio perchè la specializzazione dell'illecito è ormai più progredita della tecnologia dei laboratori di ricerca ufficiali.

Esiste poi una sottovalutazione del problema sia da parte dei cittadini, che continuano ad acquistare la carne magra, troppo magra, quando è risaputo, o dovrebbe essere risaputo, che questo tipo di carne si può ottenere solo grazie alla chimica, sia da parte dei medici, che quando vedono casi che possono essere riferiti all'assunzione di carne, si limitano a curare i pazienti senza informare coloro che operano per la repressione dell'uso degli ormoni. Nel '96 più di sessanta persone hanno avuto bisogno di cure ospedaliere per colpa della carne "estrogena" nel pressochè totale silenzio dell'informazione e senza il possibile collegamento per il necessario ed utile approfondimento, tra la medicina umana e quella veterinaria.

Si è parlato di conseguenze. Per i consumatori la carne che contiene sostanze ormonali può essere causa di infarti, embolie, ricaduta per la sfera sessuale, con minor fertilità sia per la donna sia per l'uomo, alterazioni del ciclo sessuale femminile, perdita di vitalità degli spermatozoi, umore altalenante per alterazione della funzionalità tiroidera, possibili forme di cancro, alterazioni dell'equilibrio endocrino. Le sostanze ad azione beta agonista, molto utilizzate attualmente e praticamente non rilevabili dai laboratori ufficiali, possono dare, quando assunte inconsapevolmente in maniera massiccia, forme di intossicazione con aritmia cardiaca, edema polmonare, tremore muscolare, palpitazioni, nervosismo, cefalea, dolori muscolari. In tempi più lunghi possono indurre telarca (sviluppo delle mammelle in età prepubere), aumento della pressione arteriosa e conseguenti emorragie celebrali, infarti o angine acute, aritmie ventricolari e tachicardia.

Anche gli animali ne subiscono delle conseguenze fisiche, in seguito alla somministrazione, con aumento delle pulsazioni, tremori e crampi muscolari, ipertensione, dilatazionedei vasi sanguigni, rilassamento bronchiale e tosse, aumento del tenore di acqua dal 6 al 10%, alterazioni uterine ed ovariche ed anche tumori.

La soluzione non è semplice, perchè la pura repressione non ha dato i risultati sperati, in quanto il loro utilizzo risulta troppo conveniente, perchè molto elevato il guadagno indotto da tale pratica e numerose sono le probabilità di sfuggire ai controlli. Occorrerebbe cambiare il modo di ragionare e di vedere la vita e gli indirizzi riproduttivi: finchè nella nostra società si punterà sempre e soltanto sulla crescita quantitativa delle produzioni, finchè si accetteranno tutti i più nuovi ritrovati della tecnologia senza chiedersene le conseguenze globali finchè si sottovaluteranno i probleme legati alla salute sia degli esseri umani sia degli animali, finchè si seguiranno regimi di alimentazione che privilegiano la carne fino a raggiungere livelli quantitativi troppo alti (85 Kg pro capite all'anno in Italia) sarà inevitabile allevare gli animali con l'aiuto della chimica.

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ATRAZINA:
L'atrazina è responsabile della produzione da parte delle cellule di un enzima, l'aromatasi, che è presente nei vertebrati e converte il testosterone - l'ormone maschile - in estrogeni - ormoni femminili. I maschi di rana esposti all'atrazina una volta raggiunta la maturità sessuale presentavano livelli di testosterone minori rispetto a quelli trovati nelle femmine.

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