Re: Salute, ambiente ed eticità: vegan vs onnivori

Inviato da  bianca il 26/7/2006 13:25:19
Citazione:
Il diventare vegetariano non è poi difficile, soprattutto se diverte cucinare.


ecco volevo aprire una piccola parentesi su questa affermazione.

Dunque, ho gia premesso che simpatizzo per l'alimentazione vagetariana, e aggiungo che nella preparazione dei pasti introduco la carne in misura di due volte la settimana, alternandola a pesce,uova e fomaggi.
Non è un granchè (dal punto di vista vegan) ma la vedura e i carboidrati, assumono un ruolo primario, a discapito delle proteine animali.

Detto ciò aggiungo che sono una discreta cuoca.
Mi piace cucinare, e adoro la cucina regionale (l'emilia è terra di bongustai...) ma... non disdegno le novità.
Così qualche tempo fa ho acquistato "il cucchiaio verde" (la bibbia della cucina vegetariana, come recita la sua introduzione...) e ho incominciato ad applicarmi.

In primo luogo ho trovato difficile reperire gli ingredienti.
per le prime esperienze mi sono basata sull'esperienza personale (in fatto di cucina) e sono incappata in fallimenti clamorosi.
I cibi, privati di ingredienti base (il sale, i condimenti..) sapevano di niente..
Così ho incominciato a dedicarmi alla caccia all'ingrediente.
Ho svaligiato un negozio di alimenti macrobiotici (in verità è il negozio che ha "svaligiato" me...) e sono tornata a casa con una borsina della farmacia, e una " bella cinquantaeuro" in meno.
D'accordo sul discorso della qualità da preferire alla quantità, ma quando torni a casa con un alga kombu puzzolente (mi scuso l'aggettivo ma a me pareva tale) e una serie di misture di dubbia origine (almeno a me sono parse tali..) e cinquanta euro in meno, due conti te li fai.
Isomma per farla breve, ho seguito le ricette al millimetro.
Il risultato è stato migliore rispetto ai tentativi precedenti, ma non del tutto soddisfacente.
ora io mi chiedo, se con tutti gli ingredienti (parlo di vegetali et simili) che ho a disposizione in questo occidente generoso, io debba caricarmi di sostanze che non hanno nulla a che fare con le mie latitudini e il mio palato, e che oltrettutto non sono come dove e quando si producano...

Guardando anche al portafoglio (ed io modestamente.. un po' ci guardo) non capisco per quale motivo io per seguire un dettame debba acquistare cibi carissimi e francamente garantiti quanto quelli che trovo al mercato...

L'alga kombu, ad esempio dove si produce?
Sarà mica che viene da quella melma che è il mar della cina..?
(non so, faccio un ipotesi..)

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