Re: Pscicofarmaci ai bambini

Inviato da  _gaia_ il 27/3/2007 12:18:26
Ciao Francs, benvenuto e grazie per essere intervenuto in questo forum con domande e dubbi del tutto legittimi.
Scusami se rispondo in ritardo (ma recupero con un bel papiro..!); e soprattutto se spezzetto il tuo messaggio, ma così mi riesce meglio mettere in risalto i vari punti su cui vorrei risponderti.
Tieni presente che non sono psicologa o altro simile, quindi parlo da profana, scrivendo quel che ho imparato da alcuni amici psicologi e leggendo informazioni quanto più possibile, da varie fonti.

Inizio dalla fine del tuo post:
Citazione:
p.s. io mio italiano non e dei migliori..io vivo e sono cresciuto in svizzera....scusate

Non preoccuparti, ti esprimi anzi in modo chiarissimo

Ora vengo al nocciolo:
Citazione:
i pscicofarmaci salvano la vita! i suicidi li commettano i pazienti (anche bambini) che non ricevono una cura adeguata.

Questo è un concetto molto diffuso, per quanto posso vedere, ma non è sempre vero: non so se hai visto le casistiche di suicidi e tentati suicidi tra chi era in cura con psicofarmaci... A mio parere sono semplicemente terrificanti.

Negli Stati Uniti, dove la cura unicamente farmacologica spopola da svariati anni e gli psicofarmaci vengono prescritti con una leggerezza da far accapponare la pelle, i minori caduti in depressione a seguito di queste somministrazioni, o morti per gli effetti collaterali (tra cui ictus, attacco cardiaco, tendenza al suicidio e vari problemi cardio-vascolari), o che hanno anche tentato (spesso purtroppo riuscendoci) il suicidio, sono un numero spaventoso, e in continua crescita.

Chi come me esprime contrarietà all'uso degli psicofarmaci sui minori, lo fa innanzitutto per riaffermare limportanza di terapie non-farmacologiche, che dovrebbero essere la prima via da provare per risolvere problemi che riguardano la sfera della psiche e del comportamento.

I motivi sono fondamentalmente due:
- gli psicofarmaci hanno effetti devastanti, vanno a interagire con il metabolismo e la fisiologia umana in modo molto pesante; per cui, prima di ricorrere alla pasticca, credo assolutamente doveroso cercare di risolvere il problema interagendo con la persona, mettendola al centro come "soggetto", e non semplicemente facendola "oggetto" di bombardamenti farmacologici come fosse, che so, un'automobile che si vuole riverniciare...
- Ho letto il test che si fa a un minore per classificarlo o no come affetto da ADHD ("sindrome da iperattività e deficit di attenzione"): cribbio, sarei stata "malata" pure io, e non solo ai tempi della scuola! E con me, sarebbero stati "malati di iperattività" moltissimi miei ex compagni di scuola.
Forse c'è qualcosa che non va, con i parametri stabiliti per la diagnosi di questa sindrome...
Leggi il test che serve per diagnosticare l'ADHD: non credo possa esistere qualcosa di meno scientifico nel mondo della medicina.
Va beh che poi la diagnosi viene "perfezionata" con osservazioni successive, ma basta quell'assurdo test per spedire un bimbo in uno dei nuovi centri che stanno sorgendo in Italia.. Basta un test così antiscientifico per etichettare una persona, che si sta avventurando nel difficile cammino della scoperta di sé e del mondo, come probabile affetta da ADHD e quindi come candidata alla somministrazione di psicofarmaci.

Citazione:
la depressione e una malattia del cervello..genetica!

Prima una precisazione: qui si parla di psicofarmaci ai bambini, sostanze che si somministrano sempre più spesso non per curare la depressione dei minori, ma per ""curare"" la ""malattia"" (le doppie virgolette sono d'obbligo) chiamata ADHD: un disturbo su cui sono moltissimi i sospetti che sia stato inventato a bella posta, o se non altro, che sia stato "gonfiato" appositamente per promuovere l'uso di certi psicofarmaci.

Se leggi le inchieste e le ricerche su come questo disturbo sia stato inserito nel manuale in uso presso psicologi e simili, e anche sui test stilati per dichiarare se un bimbo è affetto o no da ADHD, credo che anche a te verranno i brividi...
Comunque in fondo ti lascio qualche link per approfondire tutto quel che sto scrivendo.

Sul punto specifico della componente genetica della depressione, non sono del tutto d'accordo, o per lo meno: non mi sembra sia stata dimostrata la causa genetica per la depressione (intendo dire che può anche esserci una componente ereditaria, ma che si tratta più verosimilmente di concause, quindi c'entra molto anche "l'ambiente" in cui si vive).

Un grande amico psicologo (che spero torni a intervenire qui nei forum) mi spiegava che molto spesso si etichetta come "depressione" un numero veramente esagerato di casi, mentre la depressione, l'unica vera depressione (nelle sue varie forme), è molto meno diffusa di quanto sembri. (E di quanto ci dicano anche i media).

Poi sul fatto che sia una malattia terribile, credo che questo sia fuori di dubbio.

Ma mi chiedo...
Non sarebbe meglio cercare di capire come evitare che le persone cadano in depressione?
Questa mi sembra una cosa a cui ben pochi pensano, purtroppo. Le implicazioni, d'altra parte, sono notevoli, sia a livello del singolo che a livello di come i singoli si rapportano tra loro, quindi a livello sociale.

Citazione:
e una malattia...e si deve combatterla...

Questo è sicuro; dipende però come la si combatte: in questi casi credo ci siano altre vie da tentare prima di ricorrere allo psicofarmaco.

Citazione:
aime i bambini hanno anche un cervello e si possono ammalare anche loro!

Bisognerebbe capire bene le cause di questi disturbi comportamentali nei minori: non è affatto scontato che coincidano con quelle che causano disturbi comportamentali negli adulti.
Anzi, personalmente credo che la psiche, il cervello, e il comportamento di un bambino siano del tutto differenti rispetto a quelli di un adulto, e queste differenze sono la conseguenza di cause diverse da quelle che provocano disturbi psicologici nei "grandi".
Temo di avere aggrovigliato il discorso, ma spero sia chiaro lo stesso.

Citazione:
voi dite..che questi farmaci sono a rischio suicidio...e vero che all'inizio con effetti collaterali...lo stato si puo peggiorare...ma un psychiatra o dottore esperto sa come agire...

All'inizio di può peggiorare? Cioè.. se non muori subito, forse hai qualche vaga speranza di uscirne? Scusa, ma ti sembra che "il gioco valga la candela"? Caspita, non mi pare che funzioni così, la scienza medica.

Citazione:
poi questi effetti collaterali...spariscono (quasi del tutto)

Se non muori prima perché ti è scoppiato il cuore, o per un ictus, o perché ti sei suicidato.. puoi sperare di passare il resto della tua vita schiavo di una pastiglia e comunque convivendo con quel genere di effetti collaterali? Ripeto il mio pensiero: il "gioco" vale davvero la "candela"?
Stiamo parlando di bambini, Francs. Bambini. Non so se è chiaro cosa implica questo punto.

Citazione:
o qualcuno di voi ha voglia di soffrire??

Questo scusa ma mi suona un po' come un "ricatto morale": in genere, certo che non si vuole soffrire, anzi, il contrario; ma nel tuo ragionamento c'è una fallacia logica: da come lo dici, sembra proprio che se uno vuole tentare altre strade prima di quella farmacologica, allora sia uno a cui piace soffire e far soffrire, un incosciente oscurantista che va contro il progresso medico.. Pensa, a me pare invece che proprio chi usa cautela con gli psicofarmaci, è quello che ha più a cuore la salute psico-fisica delle persone.

Citazione:
gli antidepressivi che si usono oggi anche il ritallin...sono in commercio da piu di 30 anni...provati da migliardi di persone....e sono sicuri
vi dovete informarmi prima....racconti di depressi ci sono a volonta....e poi venite con la storia di abuso...
solo i calmanti creano dipendenza

Mi sono informata, e mi pare che le cose non stiano esattamente così.
O meglio: che quel tipo di psicofarmaci (per giunta somministrati su minori) siano "sicuri", in genere lo dicono solo i rappresentanti delle case farmaceutiche, o gli psicologi che sono a libro paga di qualche casa farmaceutica... Gli altri ci vanno molto più cauti.
Poi ripeto, credo sia meglio non mettere assieme in modo indiscriminato la "depressione" degli adulti con il caso che qui si dibatte di più, cioè l'ADHD dei bambini. Se no si crea un po' di confusione e il messaggio che sembra passare nel tuo post sia che qua non si voglia che i depressi vengano curati.

Citazione:
allora prima di dare retta alle associazione "antipsychiatria" che sparano delle balle a non finire...perche' sotto sotto c'e Scientology

Su questo non concordo affatto (fermo restando il mio totale dissenso da Scientology).
Primo perché, personalmente, non prendo nessuna associazione come un qualcosa da "seguire", ma solo come una fonte di informazioni. Quindi non è che "dò retta" a questo o quello: leggo diverse fonti e poi cerco di formarmi un pensiero mio, che costruisca un quadro coerente e logico con i dati che ho acquisito.
Secondo, perché quell'associazione a cui ti riferisci (se ho capito bene è il sito Giù le mani dai bambini) non è affatto una "associazione antipsichiatria", anzi.
Si tratta di una campagna di "farmacovigilanza" (come ce ne sono altre): perché, forse ti sfugge, non so, ma la medicina e la psicologia sono campi in cui le ingerenze delle case farmaceutiche si sono fatte sempre più pesanti negli ultimi decenni. Il discorso è molto ampio, e credo non sia difficile intuire (o constatare) i risvolti negativi di questo fenomeno.
Quindi, sembra paradossale eh?, spetta al cittadino, a ognuno di noi, "vigilare" sulle istituzioni che, ahimè!, non sempre (!) agiscono per il bene dei cittadini (gulp!).

Quindi, non si contesta l'uso del farmaco in sé, ma si contesta il fatto che non vengano per nulla prese in considerazione altre vie prima di quella strettamente farmacologica.

Ti sembra un atteggiamento stupido, o banale, o addirittura sospetto?
A me pare un atteggiamento del tutto ragionevole.
Lo slogan di quella Campagna recita: "Non etichettare tuo figlio: ascoltalo".
E' uno slogan che riassume tutto un mondo, un insieme di riflessioni e di concetti chiave per trovare le vie migliori alla soluzione delle problematiche psicologiche nei minori.

Citazione:
ci sono tanti pazienti giovani e non...e soffrono di gravi depressioni...soffrono come cani...ma solo grazie ai farmaci...si possono riprendere

Sei sicuro che possano farlo davvero solo grazie ai farmaci?
Questo è un punto fondamentale.
Come ho scritto prima, non contesto il farmaco in sé, ma questa "iper-medicalizzazione", questa idea che "solo il farmaco può".


Qualche link:
- ADHD e psicofarmaci: pro e contro (clicca sul quarto link a sinistra "Pro e Contro": consiglio di leggere le varie sezioni di quella pagina)
- Pericolosità degli psicofarmaci somministrati ai minori
- Gli psicofarmaci per i minori sono sicuri? (non sarà mica che.....)
- Dica33.it - pediatria (secondo cui la diagnosi, "punto di partenza di ogni intervento su una patologia", per l'ADHD "è un aspetto molto poco definito": ma dài! non mi dire...)
- PDF: "Strattera, 130 report di tentato suicidio in un mese" (consiglio anche le varie sezioni della pagina "Press Room" di Giulemanidaibambini.org, comprese le Statistiche, che trovi anche qui sotto)
- Sanihelp- Statistiche ADHD
- La leva di Archimede- ADHD (anche qui un po' di dati interessanti)


PS:
Piccola ma fondamentale, credo, riflessione: a sentire le storie che racconta mia mamma, che da piccola viveva in cascina con tanti altri bambini, tutti loro sarebbero rientrati nei casi più gravi di ADHD.
Ma come diamine li vogliamo 'sti bambini?
Chi è che li vuole tutti silenziosi, immobili e ubbidienti, come piccoli robot? Come cervelli in gabbia a cui si somministrano nozionette scolastiche in un modo per cui non serviranno a un tubo.
Oggetti passivi anziché soggetti attivi...
A chi giova, davvero, questa insistenza a volere generazioni di automi così?
Pensiamoci un po' su...

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