Re: global warming, peak oil ed ambiente

Inviato da  carloooooo il 16/8/2007 14:42:05
L'avrete sicuramente già letto, però l'ho trovato talmente interessante da essere degno di traduzione, che metto a disposizione qui:

La correzione dei dati NASA sulle temperature riaccende il dibattito sul riscaldamento globale.
Un blogger di Toronto ha scoperto un problema sulla registrazione delle temperature negli USA, concludendo che l’anno più caldo dall’inizio delle registrazioni è stato il 1934 e non il 1998. La controversia sul riscaldamento globale si infiamma nuovamente.


Digital Journal – Al Gore, ascolta bene: la scorsa settimana la NASA ha corretto un errore nei suoi dati sulle temperature, causato pare dal baco del millennio del 2000. Le argomentazioni dei sostenitori del riscaldamento globale mostrano ora una crepa e gli scettici hanno una nuova freccia nella loro faretra.

Il problema è stato scoperto da Steve McIntyre, di Toronto, autore del blog climateaudit.org. Ha scoperto che l’anno più caldo mai registrato negli Stati Uniti è il 1934, non il 1998, come aveva affermato la NASA. Dopo aver aggiustato i dati NASA, McIntyre ha concluso, a proposito degli anni più caldi negli USA, che:

quattro dei primi dieci [anni più caldi] appartengono agli anni Trenta: 1934, 1931, 1938 e 1939, mentre solo tre appartengono agli ultimi dieci: (1998, 2006, 1999). Molti anni (2000, 2002, 2003, 2004) occupano posizioni molto più basse, addirittura dietro al 1900.

Come ha scritto il National Post, la NASA ha eseguito subito le correzioni mentre McIntyre evidenziava i dati scorretti. Ma Gore e i sostenitori del riscaldamento stanno ancora ingoiando un boccone amaro. Il Post scrive: Non c’è nessuna tendenza apprezzabile, nessun riscaldamento evidente dell’ultimo periodo […] e da quando la correzione ha fatto il giro dei blog, i sostenitori del riscaldamento globale hanno tentato di sminuirne l’importanza, insistendo ad esempio sul fatto che le alterazioni consistono semplicemente in ‘aggiustamenti di scarsa importanza nelle varie graduatorie.’

Tra i blog che hanno deriso la scoperta di McIntyre c’è RealClimate, che ha recentemente scritto:

L’effetto del cambiamento è di ridurre le anomalie medie negli Stati Uniti di circa 0,15° C per gli anni 2000-2006… Nella media globale o emisferica, le differenze sono impercettibili (in quanto gli Usa sono solo una piccola parte della superficie globale).

Non è la prima volta che McIntyre confuta le teorie del riscaldamento globale. Con l’economista ambientale Ross McKitrick, ha individuato errori statistici nel famoso diagramma “a mazza da hockey” delle temperature mondiali, ossia la prova che il pianeta si sta scaldando.

Non importa da che parte si sta in questa disputa, le scoperte di McIntyre dovrebbero essere prese seriamente per quello che rappresentano: errori di dati in un sistema ideato per fornire informazioni accurate sulle temperature negli USA. Se ci sono problemi con quelle statistiche, la prova del riscaldamento globale subisce un duro colpo e forse è compromessa.

Inoltre, dovrebbe il pubblico credere a quello che il blogger ha scoperto? E’ più credibile di quello che centinaia di scienziati ci dicono circa l’innalzamento delle temperature? Ciononostante, questa correzione matematica crea problemi, perché prova ancora una volta come il potere costituito possa facilmente compiere errori e corroborare teorie che stanno già affrontando un grandissimo scetticismo.

Articolo originale e link qui.

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