Re: Una canna al giorno...

Inviato da  Red_Knight il 21/8/2012 16:22:05
@fefochip

Citazione:
chi distorce i fatti (stiamo sempre li per inciso chi decide che li ha "distorti"?) per avere ragione ha come conseguenza il tuo giudizio "è uno stronzo".


In generale, è una definizione. Chi ha i capelli gialli è biondo, chi è nato in Italia si chiama italiano, chi ha due gambe si chiama bipede. Allo stesso modo chi distorce i fatti o è scemo o lo fa apposta per disinformare. Francamente, non credo che di una tale definizione dubiti nessuno, ma se anche fosse in questo momento non è importante. Fin qui la frase non ha un soggetto determinato, quindi di certo non sto insultando nessuno. Giusto? Giusto.

Tu a mio parere distorci i fatti (dico per fare un esempio, non tu in quanto fefochip ovviamente). La conseguenza immediata è che quindi, per me, sei anche uno stronzo. Il presunto insulto si trova qui. Ma se è vero che distorci i fatti, che sei uno stronzo è oggettivo.
Tu mi chiedi chi sono io per decidere che distorci i fatti? Nesssuno. A mio parere è un fatto che distorci i fatti. Poi chiaramente ciascun fatto è una mia impressione, una sensazione epistemica. Deve deciderlo qualcuno?
E deve deciderlo qualcuno che io possa dire che ho avuto la mia sensazioen epistemica? Bada che se l'ho avuta devi preoccuparti di aver dato una tale impressione. Anche se non è vero che distorci i fatti. A meno che io non sia così cretino che tu possa ignorare il mio parere, sappi che qualcuno pensa che distorci i fatti. Prendine atto, e smentiscimi per il bene della discussione.
Altrimenti si può dire, davanti a una fallacia logica, «chi lo decide che è una fallacia logica?». Anche se la fallacia logica è oggettiva, quando ne fai notare una potresti esserti sbagliato nel coglierla (anche semplicemente avendo letto male). Davanti al fatto che oggi è martedì si può dire «chi lo decide che oggi è martedì?», e così via all'infinito.

Ti pongo un quesito: chi decide che un fatto è un fatto?
La riposta è semplice: quando qualcuno porta un dato oggettivo, porta ciò che secondo lui è un dato oggettivo, nella speranza implicita che lo sia davvero. Questa conferma, ovviamente, si ha a posteriori.

Fefo, dai, è l'ABC. Stai iperpolemizzando (non venirmi a dire chi sono io per decidere che stai iperpolemizzando, per favore! ).

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