Re: La controstoria di un criminale chiamato Cristoforo Colombo

Inviato da  Giano il 21/9/2015 10:25:36
Ciao Mrexani, non so granché dei gesuiti, in questo caso sembra di vederli piuttosto critici nei confronti dei vertici della chiesa e della corona.
Ti propongo un altro estratto dal manoscritto di Valera, questa volta è una parte autobiografica. Dopo aver raccontato che in gioventù fu cresciuto e istruito alle relative culture dal nonno materno e dallo zio paterno, spiega perchè diventò gesuita:
"[...]Come è vero il sole - chi può mai definirlo falso - così, mentre la mia vita scorreva pregna di sapere ma pur schiava degli ispanici, ebbi a meditare come restar senza macchia figlio del Tahuantinsuyu, travestendomi d' un abito, all' unico scopo di procurar aiuto al mio popolo, divenuto minimo granello di rena nella cupida macchina dei Dominatori e Cristianizzatori.
L' Ordine di Ignazio di Loyola parvemi, per la sua giovinezza*, il migliore ove poter attuare i miei scopi; se taluno mi reputerà ingrato verso chi mi accolse, errerà fortemente. Non già come animale bruto apprezzai la Compagnia di Gesù, bensì come uomo dotato di essenza spirituale, allo stesso modo di tutto il mio popolo che stava morendo. E non si muore solo di morte, il che è di tutti, ma altrettanto di mente, ingegno, cultura, tradizioni. Poiché dentro sentivo vecchiezza, compresi che per morire dovevo vivere, servendo la causa della mia gente. Entrai nella Compagnia a 23 anni.[...]"

*Quando Valera aveva 23 anni l' ordine era stato "approvato" dal papa da meno di trent' anni.

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