Re: L'arte è un sogno o i sogni sono un'arte sottaciuta?

Inviato da  Calvero il 25/5/2014 20:20:18
Citazione:


Concordo.
Ma anche una porzione dell'opera ha (può avere) un suo senso. Il ritornello di una canzone, una parte di una melodia, una successione di accordi...
Quando il vero senso dell'opera si ha solo (o soprattutto) nel suo insieme, è, a mio avviso, animata in modo particolare.
Voglio dire che ci sono delle canzoni (parlo di queste perché hanno una forma semplice), che una volta che hai svolto le sue 2 o 3 parti hai detto tutto. Il resto è ripetizione. Invece ci sono dei brani che più vai avanti è più acquistano significato, in cui il (i) "messaggio" diventa sempre più "forte", o "chiaro" o profondo"...



Certo: - questo è un approfondimento e non lo escludo nel ragionamento, semplicemente non ne ho parlato.

Ciò che invece non è eludibile (e non sminuisce quanto hai aggiunto) è invece quello che riguarda il momento in cui un'opera viene riconosciuta, e non si può parcellizzarne il senso.

Citazione:

Questo è da chiarire. Quando parli di "non nota", intendi tutte le frequenze di vibrazioni che ci sono tra una nota e un altra che non vengono suonate in quanto assenti dal tono o dal sistema seriale?

Non ho capito bene...
(poi li mortacci tua non è che scrivi semplice semplice... )




Esatto, proprio questo è da chiarire bene, anzi, direi nell'ottica del Topic (si rilegga il titolo) è il punto cruciale di ogni cosa. Quindi la mia risposta alla tua domanda è: - No.

Provo a spiegarmi e non è detto che ci riesca

Quello che emotivamente coglie nell'espressione artistica l'autore che sta creando/sviluppando il suo "lavoro" (consciamente o meno) così come l'ascoltatore che n'è coinvolto, è l'indefinibile "significato" mentale/emotivo che si ha come risultato quando una nota passa a un'altra. Lì risiede ciò che di divino ed eterno è insito nella musica.

Per approfondire questo concetto dovrei parlare di una mia tesi ---> sul perché della musica per l'uomo. Ma non è proprio il caso. Almeno per ora.

Quando tu (esempio a caso) da un accordo di LA minore, passi al LA ... quello spazio che intercorre, ha un perché nella TUA memoria, la tua memoria musicale viene "trasformata/guidata/evoluta" in un'altra sensazione sonora ed ecco, che lì, c'è stata una creazione nella creazione, che è oltre il binomio ---> LA m / e il LA ...

.. non è una questione tecnica; è in quel momento di "non-nota" che si genera uno stato mentale/emotivo; un trasporto indefinibile quanto esistente.


Citazione:

Complimenti. E complimenti a me
Molti intellettualissimi (è esatto) hanno affermato che la musica contemporanea ha una valenza "primitiva", in quanto primigena, separata dalle convenzioni dei tempi.
Comunque questo riguarda, in misure diverse, tutta la musica atonale, non solo quella dodecafonica.
In realtà la dodecafonia "pura", è più tradizionale della musica contemporanea tout court, perché impone un sistema molto rigido di composizione, e per cui è comunque ancorata all'idea di regole a prescindere, invece di faccio come cazzo mi pare o mi do le regole di volta in volta sempre come cazzo mi pare.
Infatti lo stesso inventore l'ha rinnegata, rendendosi conto che comunque per la musica le regole servono a creare un dato linguaggio e una certa forma, che serve a veicolarlo, ma più diventano strette e più la musica fa cagare.


Interessante, moooolto.

Citazione:

Il che apre delle riflessioni molto interessanti sul binomio leggi/libertà.


Figata


Citazione:

E noto che i peggiori compositori di musica cosiddetta "colta" [prrrr sempre sia prrr], sono quelli più accademici, tipo insegnanti di composizione dei conservatori (con le dovute eccezzioni chiaramente).

Mozart era un genio. Lo era anche perché se ne strasbatteva delle regole del suo tempo (e delle regole in generale...), e per cui la libertà interiore permetteva alla creatività di fiorire in mille direzioni diverse.


Ho capito bene: un ulteriore approfondimento che mi mancava.

Mi sa quasi di vendetta la dodecafonia


Detto ciò, dimmi dove mi sbaglio, ma ascoltando il pezzo che hai postato e valutandolo secondo la tua definizione quando dici:

Citazione:
Questo significa che prima di ripetere una nota già suonata, devono essere suonate tutte le altre.


Non mi sembra in certi passaggi che note già suonate abbiano atteso il giro delle altre, quindi: - o non ho capito o forse il dire "nota già suonata", musicalmente va compreso diversamente.

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