Il primo che mi viene in mente di proporre, almeno per il momento "La famiglia Winshaw" di J. Coe.
E' davvero straordinario come Coe sveli quanto poco "privata" sia la vita della famiglia Winshow in relazione ai grandi (e piccoli...) fatti politici, e quanto poco marcato sia il confine delle esistenze umane e del "sistema politico". Salvo chiamarsene fuori accettando l'etichetta di "folle", come passaporto per la "salvezza e garanzia di integra "lucidità".