Re: La Nuova Cronologia di Anatolij Fomenko

Inviato da  black il 2/6/2013 20:39:04
Citazione:
Scusate per questo OT, ma mi pareva un appunto interessante... forse.

Riguardo alla cronologia "accorciata" di Fomenko e' molto afascinante.
Non e' forse che il tempo ha una dilatazione variabile?

Che il tempo, a seconda dei cicli, si accorcia o allunga e magari, quello che e' successo 1000 anni fa, a noi parrebbe di 2000 anni fa per causa di una diversa dilatazione temporale?

Forse piu' andiamo avanti e piu' il tempo e' percepito corto. Oggi' gia' 20 anni ci paiono un'eternita', proprio perche' il tempo si "accorcia" e i nostri 20 anni sarebbero parsi in un altro ciclo come 100 anni.

Che stiamo andando verso un tempo del "punto zero", dove tutti gli eventi si concetrano in un punto temporale preciso? In fondo questa sensazione c'e' in giro.


interessanti come teorie

Citazione:
Ad esempio, per svolgere il suo lavoro la scienza dipende dalla teoria probabilistica, la quale a sua volta si basa su un’ ipotesi . che non è mai stata presa in seria considerazione, vale a dire quella che Newton chiamava "la pura durata". ciò significa che se descrivi un esperimento scientifico nessuno ti chiederà se è stato fatto il mercoledì o il sabato. La scienza cerca di essere indipendente dal tempo, e per farlo è costretta a ipotizzare che esso sia invariabile. Di fatto, però , quello di cui noi facciamo esperienza nelle nostre vite è la variazione incessante. In altre parole, può anche darsi che il legame dell’idrogeno, quando si spezza, si spezzi sempre alla stessa maniera, ma le storie d’ amore, le strategie finanziarie, le campagne politiche, la nascita d’ imperi ecc. sono sempre caratterizzati da una sorta di unicità; invadendo questi territori con le sue concezioni probabilistiche, la scienza ci consegna entità mitiche come "il cittadino" o il "maschio bianco medio"; ma queste non sono altro che assurde astrazioni, prodotte da una particolare visione del mondo che rifiuta di esaminare le proprie premesse.

Ora, ammettiamo pure che ci siano fenomeni indipendenti dal tempo, su cui la scienza è in grado di indagare; tuttavia, in molti campi d’indagine è necessario un nuovo approccio teorico che sostituisca l’idea di pura durata e la teoria probabilistica (la cui efficacia è limitata solo ad ambiti di ricerca assai ristretti). Questo significa che dovremmo sostituire 1’ idea di invariabilità temporale con una esposizione matematica della tesi opposta.


Citazione:
Ma la cosa interessante è che ciascuna fase di questo processo accade in maniera più rapida rispetto alla precedente. Per dieci miliardi di anni l’universo primordiale lavora alla formazione delle stelle, quindi alla formazione planetaria. Una volta giunto a questa fase, impiega un miliardo di anni per generare gli organismi procariotici, cui seguono gli eucarioti e poi i protozoi ciliati. Ora, quello che la scienza afferma riguardo all’intero processo è che si tratta di un’illusione, di un qualcosa di irrilevante. Essa nega che la conservazione della novità, e il fatto che ciascuna fase proceda in maniera più rapida rispetto alla precedente, rientrino nelle leggi dell’universo. Di conseguenza, nega alla storia umana qualsiasi rilevanza in termini di ordine naturale. Sebbene ci consideriamo una società secolare, la nostra concezione della storia è legata direttamente alla "Genesi" biblica; nonostante l’evidenza, ci rifiutiamo di pensarla come un ramo della biologia. Io credo che stiamo vivendo un acceleramento nel processo di conservazione della novità che ha raggiunto, alle soglie del terzo millennio, una tale intensità da rendere assurdo ogni tentativo di proiettare il futuro umano nei secoli a venire. Immaginarsi che esista un futuro quando il grado d’accelerazione si avvicina all’infinito è semplicemente un nonsenso. Per quanto la gente ne parli, non riesce a coglierne le implicazioni. Probabilmente avrete visto quei programmi in tivù dove si dice: "Ecco la curva del rilascio d’energia umana, ed ecco l’Età della Pietra, il XVI secolo, il XX secolo, con un andamento che va all’infinito. Okay, andiamo avanti. Ecco ora la curva che rileva il tasso di velocità. Nel 1750 la velocità degli uomini era limitata al galoppo di un cavallo, nel 1820 a quella di un motore a vapore, poi c’è il XX secolo, e di nuovo la curva procede all’infinito". Quindi continuano: " Okay ecco la curva demografica. Nell’anno 1000 c’erano 400 milioni di abitanti sulla Terra, nel 1850 e cosi all’infinito". Nessuno crede che l’estrapolazione razionale della tendenza precluda la possibilità di qualsiasi immaginabile futuro, o perlomeno io penso che nessuno lo faccia.


terence mckenna

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