Re: [Libro] L'INDUSTRIA DELL'OLOCAUSTO - Finkelstein Norman G.

Inviato da  ElwoodBlue il 12/2/2009 4:31:57
Ribelle, perdona ma non riporto tutte le citazioni

Citazione:
Già. Censura ora e sempre, dunque. È molto meglio. Che ce ne frega della verità? Non è che serva a granché, in fondo.

E comunque, magari studiare approfonditamente ciò che scrivono gli storici revisionisti sarebbe utile proprio a distinguere la “lettura critica” dalla “propaganda”. Ma chi pretende di parlare di qualcosa senza averla studiata, non può fare altro che “propaganda”: propaganda dei propri pregiudizi.

Citazione:
Neanche l’ombra di un pregiudizio

Citazione:
Cercando di spogliare il dibattito della sua componente pregiudiziale, innanzitutto.

Ecc ecc..
Pare che la parola "pregiudizio" vada alla grande di questi tempi.

PREGIUDIZIO: opinione fondata su convinzioni personali che non si basano sulla conoscenza diretta di fatti, persone o cose


C'è chi ha pregiudizi contro, e c'è chi ha pregiudizi pro.
Andiamo a fare la barba al barbiere.

Citazione:
Per il resto, cioè le risposte ai tuoi post, temo di no. Come già detto in precedenza, la materia è evidentemente ampia, specialistica e supera le mie competenze. Dubito che potrei risponderti adeguatamente (men che meno in un post...) se non citando pari pari vaste parti dei testi che ho letto. Allora, tanto vale che tu attinga direttamente agli originali.

Ma te leggi solo Mattogno, giudicandolo evidentemente bastevole alle tue esigenze, o leggi senza pregiudizi anche le critiche storiche e metodologiche che gli vengono mosse da una moltitudine di altri storici?
Tutti dobbiamo combattere i pregiudizi, giusto? Per iniziare a parlare senza pregiudizi, prova a farti una giratina qui



Citazione:
Al di la del suo contenuto (che come al solito è piuttosto ostico per la sua - doverosa - puntigliosità), essa dimostra che il fronte revisionista non è un unicum liquidabile complessivamente attraverso la contestazione di una qualunque delle tesi che uno qualunque dei suoi esponenti propone, ma è piuttosto un contesto eterogeneo di studiosi - ognuno con il suo personale approccio alla questione olocaustica e con le proprie originali conclusioni in merito - che di fondo condivide semplicemente il disaccordo con la versione proposta (imposta?) dalla storiografia ufficiale.

Eh no, caro mio.
Pur avendo cura di seguire ognuno la propria strada tutti questi un elemento comune ce l'hanno: sono tutti PERLOPIU' neonazisti, praticanti o simpatizzanti. E questo vizietto spesso lo praticano anche al di là delle tesi negazioniste. (*)
Di Mattogno e dei suoi simpatici editori ha già detto so_tutto (tralasciando le Edizioni AR di Franco Freda) ma di Faurisson e delle sue pubblicazioni su "Defense de l'Occident" mi sembra non se ne sia ancora parlato; Zundel, esponente di primo piano del "White Supremacist Movement" ha subito numerose condanne per incitamento all'odio razziale (prima dell'ultima avvenuta in Germania per una serie di motivi simili, ivi compreso - ma non solo - il negazionismo dell'Olocausto); Irving fu condannato in Austria a tre anni di reclusione per "aver glorificato ed essersi identificato con il partito nazista tedesco".
Fra parentesi proprio Irving ha subito una condanna pecuniaria per aver falsificato e distorto artatamente le fonti storiche ( lui aveva citato per diffamazione una storica che lo aveva detto, e ha ampiamente perso la causa.)
(*) (editato il 12/02)

Ecco, dopo aver visto il tuo pregiudizio ora parliamo del mio pregiudizio: se un branco di, come dirlo, probabili neonazisti decide di improvvisarsi storici e si mette a dire che quei buontemponi di nazisti in definitiva non hanno fatto tutto il male di cui vengono accusati, bene, come dicono a Roma, io "non me li inculo di pezza".
La loro voce, le loro tesi: FUFFA.
E non si perde del tempo a studiare la fuffa.
Anche se (del tutto casualmente) in qualche punto possono averci indovinato, il fatto che stiano conducendo una ricerca a fini ideologici e non a fini imparziali rende implausibile ogni loro conclusione. Fuffa.

Questo non esclude che se storiografi più seri - oltreché più neutri - in futuro decidano di affrontare il problema avanzando dei dubbi io non possa seguire con interesse il loro lavoro.



Citazione:
Questa è una considerazione sensata, ma (e siamo nel regno dell’elementare anzi del lapalissiano) l’utilizzo strumentale che si può fare di una tesi culturale non inficia minimamente la sua correttezza, se ce l’ha. Le due cose sono fattori assolutamente distinti, e chi nella discussione non sta cogliendo tale distinzione non dimostra - chiedo scusa - una intelligenza molto profonda

Vero.
Ma siccome tutte queste 'tesi' nascono come pretesto propagandistico in questo caso la tesi culturale è funzionale all'utilizzo strumentale, quindi tutte queste belle parole sono lapalissianamente inutili.


Citazione:
Giusto. Vuoi mettere la comodità di confutarlo senza averlo studiato?

No guarda, non ci siamo capiti: non lo confuto nemmeno.
Oltre a quanto detto prima, vuoi sapere perché? Ecco il perché.


Citazione:
Ed ora, il testo di Mattogno:

Grazie per averne riportato un brano, che mi sembra proprio esemplare, in modo tale che chiunque legga in futuro questo post possa rendersi conto del perché proprio non ce la faccio a leggere Mattogno. E' più forte di me.

Parlando delle cose più importanti:.

* Parte dal confutare alcune premesse e non si capisce proprio dove stia la confutazione e dove voglia andare a parare confutando il confutabile. In alcuni casi obietta e in altri, pur apparendo obiettante, obietta ben poco. Si limita a citare valanghe di dati e testi originali e percentuali e nomi per dimostrare quanto è preparato (ottimo strumento per impressionare i gonzi: anche in discussioni su altri argomenti se ne sono visti dei begli esempi ); ma per esempio decide di ignorare il fatto che Leucher parla di concentrazioni esplosive solo in casi particolari.

* Affronta l'argomento solo dal punto di vista che interessa a lui: per esempio la prima domanda che uno potrebbe farsi è quale sia il potere detonante e/o infiammabile di tale gas.
Infatti verrebbe da chiedersi perché le SS dovrebbero preoccuparsi di salvaguardare da un'esplosione o da una fiammata delle persone che da lì a pochi secondi moriranno comunque.
Gasate.
O forse il motivo è proprio questo: non sprecare il gas.

* Per arrivare a una conclusione inserisce la conclusione nelle premesse, che è un trucchettino che ormai non fanno più nemmeno i ragazzi ("Nelle camere a gas a Zyklon B degli impianti di disinfestazione BW5a e 5b di Birkenau..")

* E' inutilmente pignolo: è l'unico storico che abbia mai letto che infarcisce il testo di particolari assolutamente ridondanti, che spiegano il niente, e tralascia di spiegare cose che magari servirebbero.

* Last but not least: è PESANTE.
Pare che Mattogno si sia ispirato al proprio cognome per avere una misura di leggerezza nello scritto.
Per leggere quella mezza paginetta ci ho messo 20 minuti, e ho dovuto ricominciare 20 volte.
Se naufragassi su un'isoletta deserta con solo due libri, uno di Mattogno e uno di Irving, userei Mattogno per accendere il fuoco e terrei quello di David Irving per leggere.
A parità di disgusto almeno Irving scrive bene.



Citazione:
Per esempio, a quanto mi risulta c’è il pluripestato/plurimultato/pluricondannato Faurisson che concentra le sue analisi sulle sola inesistenza delle camere a gas.


di nuovo, da wiki:
Citazione:
"Nel 1990 fu rimosso dall'insegnamento e privato della pensione a causa delle sue tesi negazioniste. Egli ha inoltre subìto anche altri processi per avere negato i crimini contro l'umanità, ricevendo in alcuni delle assoluzioni ed in altri delle condanne a pene pecuniarie (oltre a tre mesi in libertà vigilata, il 3 ottobre 2006).

Robert Faurisson è stato anche fatto oggetto di aggressioni fisiche. Nella più grave (1989) ha riportato la frattura della mascella[10]. In Italia, a Teramo, dove il 18 maggio 2007 era stato invitato a tenere una conferenza presso la locale Università, durante una dimostrazione di protesta per la sua presenza, è stato strattonato ad opera di alcuni manifestanti"


Poveretto, è nato nel periodo sbagliato.
Se fosse stato uno di quegli ebrei ospiti dei club mediterranée gestiti dai nazisti la sua sorte sarebbe stata sicuramente migliore.

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