Re: Zecharia Sitchin: la teoria

Inviato da  ahmbar il 24/11/2008 15:22:51
Clorofilla Citazione:
il nostro antenato, portatore di questa mutazione o mutazioni, diffusesi poi su larga scala nei tempi successivi, probabilmente non risale più in là di 200 mila anni. Nè alieni, nè ibridi, nè geni in toto cambiati di punto in bianco.


Non entro nel campo della genetica, perche' ne so' troppo poco

Quello che so per certo e' che ci sono miriadi di prove che stai ripetendo a pappagallo una menzogna accertata:
di uomini capaci quantomeno di produrre eoliti e paleoliti, con scheletri praticamente identici ai nostri ci sono prove accertate come autentiche da geologi e paleontologi (alcuni di loro addirittura intervenuti solo per sbugiardare i ritrovamenti e che hanno dovuto convenirne l'autenticita') milioni e milioni di anni prima di quanto si pensa
Prove che sono state dimenticate, cancellate, derise perche' non si conformavano al "sapere ufficiale"
Te ne ho portato un esempio fra i tanti proprio dai link da te citati, e che ti ripropongo per vedere un'ultima volta se sei capace di essere onesta

Citazione:
No mi spiace, io non ho detto solo "no non è vero" e chiuso li. Ma vedo che continua ostinatamente questo atteggiamento falso.


Vediamo se e' "un atteggiamento falso", dimostralo commentandolo, e non ignorandolo come prima



In altri termini, è come se il mondo accademico, da sempre e per definizione istituzionale e conservatore, costituisse un vero e proprio "filtro" per le idee e le scoperte scientifiche nuove.
Nella misura in cui si conformi a tale "filtro", che risulta necessariamente e "fisiologicamente" formato da concetti "fissi" e "tradizionali", qualsiasi nuovo elemento è destinato a "passare" con maggiore o minore rapidità senza eccessivi problemi, e verrà così facilmente inserito in libri di testo, discusso dagli scienziati ed esibito nei musei. Ma se un dato non si adatta al "filtro" con tutto il suo contesto di idee fisse, esso verrà allora per forza di cose contrastato, rigettato, dimenticato, ignorato e magari perfino soppresso a bella posta.

Uno dei tantissimi esempi riportati dal libro e' quello che avvenne durante la "Corsa all'oro"

Per estrarre l’oro, i minatori scavavano gallerie nelle pendici delle montagne, penetrando nella viva roccia. Ma veniamo a Table Mountain, nella regione delle miniere d’oro della California. Qui i cercatori d’oro, scavando a centinaia di metri di profondità, si imbatterono in numerosi scheletri umani antichi non dissimili dai nostri, e non certo in resti di uomini-scimmia. Così pure furono trovati strumenti ed armi di pietra a centinaia, in diverse zone dello stesso sito. Fra di essi un pesto ed un mortaio, non molto diversi da quelli oggi noti. Solo che c’era un problema. Entrambi gli oggetti furono trovati in strati rocciosi corrispondenti alla parte inferiore del periodo geologico chiamato Eocene, proprio di 50 milioni di anni fa.


Emblematico come questo episodio e' stato trattato :

Un archeologo che accettasse le concezioni vediche non sarebbe affatto sorpreso di rilevare tracce umane in quell’epoca, naturalmente, in quanto si attenderebbe di trovarne ben prima, fino forse a circa 2 miliardi di anni or sono. Ma per un normale archeologo tutto ciò è contraddittorio e inconcepibile, riferendosi ciò ad un’epoca anteriore alla comparsa delle scimmie e dei primi antropoidi
Le scoperte sopra ricordate nelle miniere d’oro della California furono segnalate al mondo scientifico dal Dr. J. D. Whitney, un geologo statale californiano.
Egli scrisse un documentatissimo e corposo volume su tali scoperte, che fu anche pubblicato dall’Università americana di Harvard nel 1880. Ciò nonostante nessuno parla più oggi di quei dati, in conseguenza del processo di "filtraggio della conoscenza" di cui abbiamo accennato.
Lo scienziato responsabile di tale "filtraggio" conoscitivo fu, nel caso specifico, il Dr. William B. Holmes, un influente antropologo della "Smithsonian Institution" di Washington, D.C., che al riguardo dichiarò testualmente, con sorprendente sincerità: "Se il Dr. Whitney avesse compreso la teoria dell’evoluzione umana come è oggi accettata, egli avrebbe esitato ad annunciare le sue conclusioni, a dispetto dell’imponente contesto testimoniale con cui si è confrontato".

In altri termini, se i fatti non si adattano alla teoria dell’evoluzione umana indicata da Darwin, essi vanno messi da parte e la persona che li riferisse o sostenesse va screditata.


E questo e' solo uno dei tantissimi riportati su "Archeologia proibita"

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