Re: Canzoni e simili

Inviato da  music-band il 26/9/2006 22:39:01
"Le Mani" (Giorgio Gaber)

Un incontro civile, fra gente educata che si alza in piedi e che si saluta,
Un incontro un pò anonimo, reso più umano da una cordiale stretta di mano,
Una mano appuntita, una mano un pò tozza, una mano in difesa che fa tenerezza,
Una stretta di mano virile e fascista che vuol dire: non sono un pederasta,
Una mano un pò timida, poco convinta, tu parti deciso e lei ti fa la finta,
Una mano imprecisa, una subdola mano, da nuovo socialista un pò democristiano,
Una mano a spatola che scatta nervosa, un'altra suadente, un pò troppo affettuosa,
Una mano tesa, a suo modo divenne una mano impatolata da CL,
Una mano molliccia che si tocca la faccia, una mano melliflua che chiede la mancia,
Una mano incallita da vecchio comunista, una mano anchilosata con il pugno a mezz'asta,
Una mano d'artista, tortuosa e impotente, una mano da orso, pelosa e ignorante,
Una mano commossa che prega per noi, una mano da piovra, che non ti lascia mai,
Un carosello inutile, grottesco e giocondo in questa palla gigante che poi è il mondo,
Un mondo di assurdi esseri umani, un gioco festoso un'intreccio di mani,
Ci comunichiamo così spudorati quanto ci siamo affezionati,
Mani educate di anziani signori, mani efficienti di gente d'affari,
Mani che ti lisciano con troppa simpatia, con un tocco morboso che sa di sacrestia,
Un festival misto e nauseabondo, di questa grande famiglia che poi è il mondo,
Mani di ministri che chiedono fiducia, mani sottili manovrate con ferocia,
Mani potenti, violente per natura, Mani mafiose che si muore di paura,
Mani bianchissime e schifose da toccare, mani inanelate di papi da baciare,
Mani scivolose di esseri umani, mani dappertutto, tantissime mani,
Da quando mi sommergon, annego e sprofondo, in questo mare di merda che poi è il mondo.

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