Re: Canzoni e simili

Inviato da  mc il 24/9/2006 0:52:04
Anch'io voglio rendere omaggio a Frankie (hiNRG mc) con un testo leggero:

Artist: Frankie Hi-NRG MC
Album: Ero Un Autarchico
Year: 2003
Title: I Trafficati

scorre su nastri d'asfalto l'italia all'assalto del proprio presente un serpente si snoda su neri sentieri che uniscon cantieri che fan prigionieri interi quartieri ordinati in colonne collane rombanti di uomini e donne dentro abitacoli monoporzione incubati nel ventre
dell'alienazione di questa nazione che sgassa uscendo di casa gia tesa che cerca ogni scusa per fare l'offesa e per autodifesa al prossimo incrocio è già scesa a chiedere il conto e rubar la ragione -ripetilo ancora coglione se c'hai coraggio- parte il pestaggio lava l'oltraggio paga il pedaggio e buon viaggio.

[rit] corrono come fulmini oltre i limiti esser mezzi uomini mezzi veicoli scorrono come globuli vivi e liquidi organi in preda a un traffico che non ha scrupoli

simultaneamente ingenti masse di villeggianti intelligenti scattano tutti quanti alle 5 e 20 ingranano e alla volta di mari e monti partono con bagagli mogli e figli al seguito ogni metro d'asfalto ricoprono simili a nodi di enormi moquette infestate di acari in braghe e canotta quindi sostano abbandonano il cucciolo cambian l'acqua al fringuello e ripartono sprintano contenti abbronzandoti il culo intermittenti rallentano attenti agli incidenti e curiosi tamponano chi hanno davanti e dietro ai volanti in file snervanti i nasi a mezz'asta di eterni passanti

[rit]

l'italiano credendosi ignifugo affronta rotonde con moto centrifugo stretto tra gomiti aerodinamici dirige i suoi cori di fischi pneumatici schizza via pallina in gigante roulette schivando gitanti in roulotte tra ruote e capotte da occhiate distratte a fiancate distrutte in manovre coatte il suo cuore batte a tavoletta lui che non ha tempo di aver fretta serrato sul filtro di una sigaretta resprira sincronico con la marmitta detona ottani carbura sicuro dritto e siluro va verso il futuro a un palmo dal pelo del suolo è il suo regno di sopra ferrigno in un botto di sotto è nel legno

....e uno un po' + pesante:

Artist: Frankie Hi-NRG MC
Album: La Morte Dei Miracoli
Year: 1997
Title: Autodafè

Prendo le distanze da me perché non voglio avere niente a cui spartire con me, da condividere con chi come me non fa nulla per correggersi : sono il mio nemico, il più acerrimo. Carceriere di me stesso con la chiave in tasca invoco libertà ma per adesso so che questa cella resterà sprangata a triplice mandata dall' interno : sono l'anima dannata messa a guardia del mio inferno. Reprimo ogni possibile "me", inflessibile, inarrestabile nel mio restare fermo immobile, segno i giorni scorrere sul calendario, faccio la vittima, il mandante ed il sicario.. Sono l'Uomo Nero che turbava i sogni quando li facevo, credevo di esser libero ma non mi conoscevo come adesso ed ego non mi absolvo neanche quando mi confesso dei peccati che ho commesso - e guido un autodafè - In cattiva compagnia soprattutto se sto solo, negativo come i G in una picchiata, prendo il volo, salgo, stallo e aspetto il peggio, che non sta nella caduta ma nell'atterraggio come dice Hubert. Malato immaginario più di quello di Molière, sono il mio gregario e mi comporto da Salieri e non chiedermi il perché, che come il Tethered quando perdo il filo poi non mi puoi più riprendere..
Caro amico non ti scrivo, non ti cerco e non ti chiamo mai, batti un colpo se ci sei e se stai ascoltandomi, strappami da questo mio torpore atarassico, mi son perso dentro un parco che è giurassico e non trovo vie d'uscita : vieni a prendermi o precipito, scivolo come Maximillian verso il buco nero del fastidio : nel tedio per me non c'è rimedio e me ne accorgo perché sono sotto assedio mentre tu mi fai l'embargo. Critico, m'arrampico su cattedre che non mi spettano e mi accorgo solo dopo un attimo che esagero : ma come al solito il danno fatto è irreparabile, la storia è irreversibile, la mia memoria è labile e lavabile.. Abito quest'ombra con contratto ad equo-canone pagando la pigione all'abitudine e prendendo l'eccezione come regola di vita : sto di casa a pianterreno e gioco a fare lo stilita.. Vago, divago, come il dr. Zivago io mi sbraccio e non mi vedi, cerco mani e spesso trovo piedi, cerco fumi e trovo lumi che mi bruciano, ed io so bene che le cicatrici restano. Carta, penna e poco più per stare a galla, nella testa il mio pensiero è come un ragno in una bolla : seduto in riva al fiume aspetta di veder passare il mio cadavere.. pazientemente...


mc

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