Re: Archeologia alternativa

Inviato da  _gaia_ il 25/10/2006 21:43:33
Ciao Ramingo, fai bene a mettere le postille alle mie postille, anche perché ora metterò delle postille alle postille alle postille... ;) :D (scherzo nè)

Premetto che:
1. ti sto esponendo solo la mia personale idea della faccenda, quindi non ho pretesa alcuna. Il riferimento alla cicappina era puramente scherzoso, visto che mi interesso da almeno otto anni all'archeologia alternativa ;)
2. ringrazio voi tutti per i tanti spunti e informazioni che state fornendo; al di là del fatto che io possa dare l'impressione di avere granitiche certezze (cosa che mi spiacerebbe), resta che sono sempre felice di imparare qualcosa di nuovo.

Orbene, vediamo un po'.

A) Questione menhir.
Purtroppo, se non erro, non abbiamo datazioni certe per le costruzioni megalitiche. Mi pare che l'ortodossia non vada molto più addietro di qualche millennio fa (siamo sui 5.000 anni insomma), mentre l'archeologia alternativa pone la civiltà megalitica attorno all'ultima deglaciazione, vedendola talvolta come il proseguimento di quella civiltà atlantidea che daterebbe più addietro: siamo attorno ai 15.000 anni fa, suppergiù.

Come vedi, nei miei post precedenti ho menzionato solo reperti di cui è stata fornita una datazione accettata ufficialmente, per questo ho tralasciato i menhir.
Personalmente comunque, sono propensa ad appoggiare le tesi del prof. Castellani (ti linko qualcosa in fondo), per cui le civiltà megalitiche europee sarebbero derivate da una cultura antecedente, databile all'ultimo glaciale.
Questo non ci fornisce una datazione precisa, ma ritengo che siamo comunque in un periodo molto più recente rispetto ai 50.000 anni fa, che ho preso come riferimento perché pare che i più antichi reperti di statue della dea-madre siano di quel periodo (ma anche qui potrei sbagliare quindi se avete info ve ne sarò grata).

In sostanza, non difendo a spada tratta la tesi "Prima la dea e poi il dio" (scusate lo schematismo): semplicemente riporto quello che mi risulta logico dedurre stando ai soli reperti e ipotesi ortodosse.

B) Questione "natura".
Sì l'osservazione che fai è verissima. Io però mi riferivo sempre a tempi molto ancestrali, di parecchie decine di migliaia di anni fa, quando le evidenze archeologiche non ci indicano ancora la nascita di culti "maschili" o "solari". E' comunque un tema molto dibattuto, non solo qui su LC ;) quindi è normale che ci siano visioni diverse - la cosa più importante è il dialogo sereno e aperto, cosa che qui si sta portando avanti e di cui vi ringrazio tutti :)

C) Questione "consapevolezza maschile".
No, non sto dicendo che l'uomo è una specie idiota, ma solo che per avere consapevolezza del ruolo del maschio bisogna sapere di cosa è portatore il maschio e di tutto il resto che oggi sappiamo, e che i Greci sapevano, e che gli Egizi sapevano, ma che l'uomo nel primo Paleolitico molto probabilmente non sapeva. Non è una cosa automatica mettere in relazione l'atto del concepimento con la nascita, che avviene 9 mesi dopo.
L'uomo paleolitico non era idiota (mi arrabbio moltissimo quando qualcuno vuole convincermi di questa cosa!): ma un conto è l'istinto di conservazione e un altro conto è conoscere il meccanismo che porta una donna ad avere in grembo un figlio... non è una conoscenza scontata. La nascita è sempre stato un evento avvolto in un'aura di "incredulo stupore", come ha detto bene Florizel più sopra: "E' attraverso il corpo femminile che il "mistero" della rinascita della vita si compie".
E' questo senso del mistero della nascita e della vita, che non ci accomuna al resto del regno animale: è il rendersi conto di qualcosa di cui ci sfugge il meccanismo.
(non dimentichiamo che l'uomo può accoppiarsi quando vuole mentre gran parte degli altri animali ha una sola stagione riproduttiva l'anno, per cui per l'uomo diventa ancora più difficile -scusa il discorso "terra terra"- fare 2+2..)

Ho letto qualche anno fa un libro bellissimo di cui purtroppo non ricordo più l'autore ne' il titolo (acci!), ma se lo ripesco ve lo propongo perché spiega bene tutte le cose che sto dicendo (ed è anche meno noioso ve l'assicuro).

D) Questione "principio solare/lunare".
Hai ragione sul fatto che doveva esserci armonia dei principi maschile e femminile.
Quello che penso è che in origine (ti parlo sempre del primo Paleolitico) il sole non venisse visto come un vero e proprio "dio sole, maschile": veniva venerata una entità, che all'inizio doveva essere impersonale (siamo più verso l'animismo), che aveva a che fare con la terra e i suoi cicli.
Questi cicli ricordano molto da vicino i cicli della specie umana (soggetta ieri più che oggi agli elementi naturali e all'alternanza tipica della natura): nascita-riproduzione-morte-rinascita...
La terra si comportava così, non si sapeva ancora per quale misterioso meccanismo: era qualcosa di divino, le cui "regole" sfuggivano a un'analisi concettuale, "solare". In seguito questi meccanismi sono stati "scoperti" e l'umanità ha iniziato a vedere in modo diverso se stessa e il mondo...
Sto facendo solo ipotesi personali eh, non prendetela come una lezione accademica ;)

Da questo momento comunque cercherò, giustamente, di abbandonare i panni cicappini e di disquisire di più sull'archeologia alternativa


* Link: riferimento tesi del prof. Castellani
"Atlantide: un mistero a molte facce"


(Edit: vedo ora il tuo ultimo link, leggerò appena possibile. ciao)

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