Re: Archeologia alternativa

Inviato da  Trystero il 21/2/2008 2:19:39
Citazione:

Primus ha scritto:
Se sei d'accordo con me che fino ad allora nessuno aveva scoperto l'Antartide permettimi allora di spiegarti meglio cosa hai scritto:

Che cosa ho scritto lo so benissimo senza bisogno che qualcuno me lo spieghi.

Citazione:
1) Piri Reis rappresentò tutto il mondo conosciuto o immaginato all'epoca (e così hai già risposto affermativamente alle mie domande). Piri Reis avrebbe tracciato la mappa del sud America fino a dove era conosciuta
2) Ma siccome l'estremità inferiore dell'america latina era semisconosciuta l'ammiraglio avrebbe poi proceduto in maniera “approssimativa”
Da ciò devo concludere che secondo te la parte geografica del globo non ancora esplorata (la zona che riguarda Antartide) la disegnò tirando in aria una monetina...


Concludi male, anzi malissimo, perché io sostengo che non c'è alcuna "zona che riguarda Antartide" nella mappa di Piri Reis. Né reale né immaginata perché non ho mai neppure pensato che Piri Reis abbia raffigurato l'Antartide.
Sostengo invece che nella parte inferiore è raffigurata l'estremità del Sudamerica: la Patagonia e forse la parte iniziale della Terra del Fuoco, nei modi approssimativi che permettevano le conoscenze di seconda o terza mano visto che Piri Reis in quei luoghi non c'era mai andato.
Sostengo questo, in poche parole:



Che Piri Reis abbia raffigurato il Sudamerica, in modo più o meno accurato fino all'attuale Brasile, che era già stato esplorato da numerosi navigatori portoghesi, e in modo meno preciso la parte meridionale dove oggi c'è l'Argentina. Questo perché da in quella zona erano arrivati in pochi e i loro resoconti di viaggio erano all'epoca meno dettagliati. L'estremità del Sudamerica verrà infatti esplorata in modo più accurato da Magellano nel 1519, quando il navigatore risalendo quello che sembrava un grande fiume riuscirà a trovare il passaggio per arrivare nell'Oceano Pacifico: lo stretto che poi porterà il suo nome.
La Terra del Fuoco invece verrà creduta ancora per un secolo parte dell'immenso immaginato continente australe. Le tempeste e le correnti di Capo Horn non permisero infatti fino al 1615 di circumnavigarla e di rendersi conto che si trattava di un'isola.

Sostengo pure che, se proprio vogliamo a tutti i costi trovare somiglianze con qualcosa, allora io certe somiglianze le vedo in questi particolari:



E soprattutto in questi golfi che hanno una forma molto simile a quelli che si trovano all'imboccatura dello Stretto di Magellano, all'estremità meridionale del Sudamerica:



Sempre che si vogliano trovare somiglianze.
Ora mi piacerebbe che tu potessi produrre uno schema simile in cui si noti una somiglianza tra qualcosa che si trova nella mappa di Piri Reis e il profilo dell'Antartide. Scegli tu quello che vuoi: quello attuale con i ghiacci, quello sismico senza ghiacci pubblicato da Hapgood, quello sismico senza ghiacci pubblicato più di recente... a tua scelta.

E poi, cosa principale, mi piacerebbe proprio sapere perché mai Piri Reis avrebbe attaccato l'Antartide al Brasile, cestinando migliaia di chilometri di costa del Sudamerica, quelli tra il Brasile e la Terra del Fuoco. Che fine hanno fatto. Volatilizzati? Ma come? non era così straordinariamente precisa questa mappa? un oopart che supera le conoscenze dell'epoca?

Possibile che nessuno degli autori misterici che vede l'Antartide in quel pezzo di mappa abbia pensato di leggere la dicitura che vi compare sopra? Quella scritta che si trova vicino al disegno di un serpente, nell'angolo in basso a destra...
"Questa terra è disabitata. Tutto è rovina e si dice che siano stati trovati grossi serpenti. Per questa ragione gli infedeli Portoghesi non sono sbarcati in queste terre che si dice siano molto calde". Certamente una descrizione del genere non ha niente a che fare con l'Antartide. Così come non ha niente a che fare la scritta che Piri Reis ha messo vicino a quell'isola che secondo Hapgood farebbe parte dell'Antartide: "Buadalar issizdir, ama bahar coktur", ovvero "Queste isole sono deserte ma la primavera qui dura a lungo".

Perché gli autori misterici non ne parlano mai? Perché così come il profilo anche questi particolari non combaciano con le ipotesi antartiche?

Citazione:
In questo caso invece i piloti dell'aeronautica militare americana non solo non potevano trarre alcun vantaggio da simili studi ma avevano tutto da perdere rendendoli pubblici poiché ha rischiavano di imbarcarsi (come è successo) in questioni troppo grandi anche per loro, tematiche idonee a far riscrivere la storia del genere umano da cima a fondo!


Ripeto: quei militari sostenevano che ci fosse una straordinaria rassomiglianza tra la mappa di Piri Reis e il profilo sismico dell'Antartide senza ghiacci, ma né loro né Hapgood, e neppure tu fino a questo punto avete prodotto il minimo schema di confronto per poter documentare questa affermazione. Solo parole senza alcun raffronto.
Pure Hapgood nel suo libro lascia il profilo sismico solo soletto in una pagina, senza tentare di sovrapporvi niente. Perché niente avrebbe mai combaciato neppure di striscio. L'affermazione la fa nel testo ma non tenta alcun confronto grafico. Come mai?

Citazione:
Grazie per avermi fornito questa “preziosa” informazione sulle antiche fonti di riferimento di Piri Reis ma cosa c'entra con il livello del mare in epoca pre-glaciale?


Questo devi dirmelo tu. Cosa c'entra il livello del mare in epoca pre-glaciale? Chi ne ha parlato?
Piri Reis? no di certo, lui ha fatto una specie di collage di conoscenze altrui, tratte da diverse fonti. Hapgood, non mi pare proprio. Chi allora? AH! ECCO! Il solito Hancock a pagina 34 di "Impronte degli dei", alla fine del capitolo sulle mappe misteriose, un capitolo pieno di inesattezze e reticenze. Infatti pure Hancock, come Hapgood prima di lui, nasconde ai lettori la grande quantità di informazioni e didascalie chiarissime e leggibilissime che si trovano in queste carte rinascimentali. Forse perché sa benissimo che ben pochi tra i suoi lettori vorranno davvero informarsi in modo serio e approfondito?
Quanti dei lettori di Hancock hanno acquistato il libro originale di Hapgood per verificarne le affermazioni? quanti hanno cercato altri libri sulla mappa di Piri Reis o più in generale sulla storia della cartografia rinascimentale per capire se ciò che raccontano i misteriosofi corrisponde al vero? Pochissimi, mi sa... forse solo io Forse perché negli studi che ho fatto e continuo a fare so che bisogna risalire alle fonti originali senza accontentarsi di ciò che viene riportato o raccontato?

A proposito di livello del mare e profilo dell'Antartide, mi viene in mente una cosa... Se per magia facessimo sparire il ghiaccio dall'Antartide sai cosa succederebbe? che la massa continentale sottostante, libera dall'enorme peso dei ghiacci spessi anche diversi chilometri, si alzerebbe di centinaia di metri rendendo diversissimo il profilo costiero. Diversissimo sia dall'attuale che da quello sismico (qualunque profilo sismico tu voglia considerare, quello pubblicato da Hapgood o quello rilevato più di recente). Così che a questo punto qualunque sopposizione su ipotetiche o fantomatiche somiglianze verrebbe a cadere.
Fermarsi alle opinioni di Hapgood, oltrettutto neppure di prima mano ma desunte dalle citazioni che ne fa quel furbastro di Graham Hancock (o peggio ancora qualche sito web di mistero), significa non avere a disposizione altro che dicerie e ipotesi senza fondamento.

Un libro che mi sento di consigliare a chi davvero si interessa della mappa di Piri Reis è "The Piri Reis Map of 1513" di Gregory McIntosh. Questo è uno studio molto approfondito sulla carta, sulla sua storia, origini, fonti... con confronti cartografici tra l'opera di Reis e quella degli altri autori dell'epoca.
http://www.ugapress.uga.edu/0820321575.html

Citazione:
Per fortuna c'è ancora chi è libero di pensare oltre i limiti e le convenzioni imposte dal pensiero maggioritario politicamente corretto. Finché ci saranno studiosi seri e preparati con solide argomentazioni alle spalle che pur andando controcorrente avranno il coraggio di difendere il valore di ipotesi probabili ma scomode a suon di logica e di ragione persino a repentaglio delle proprie carriere (e qualche volta della vita), allora io starò con loro e spero che molti altri continueranno a fare altrettanto finché non saremo riusciti a mandare a casa certe teorie maggioritarie superate da tempo. Se per te l'opinione ufficiale è un fatto mentre l'opinione degli studiosi indipendenti è solo una opinione hai tutte le carte in regola per tentare la “scalata” nel CICAP. A loro serve gente così.


A me, come al CICAP immagino, interessano gli studi basati su dati verificabili... la dico la parolaccia tanto aborrita?... PROVE
Le parole al vento lasciano il tempo che trovano, e gli studi di cui stiamo parlando (quello di Hapgood soprattutto, perché Hancock si limita a farne un riassuntino) dimostrano solo di essere basati su impressioni superficiali. E non lo affermo per sentito dire, infatti il libro originale di Hapgood l'ho comprato e letto, così come ho tanti libri di Hancock, e pure molti libroni sulla storia della cartografia rinascimentale. Della carta di Piri Reis ho qui, come ho già detto, pure una riproduzione a grandezza naturale e il libro pubblicato in Turchia con tutti i testi che vi compaiono, accompagnati dalle traduzoni in inglese, tedesco e francese. Se faccio delle affermazioni cerco di portare prove e documentazioni. E' così che si fa ricerca, documentandosi e non riportando solo dicerie e le teorie di seconda mano come fa Hancock.

Citazione:
La questione che forse ti è sfuggita riguarda il fatto che i cristiani bruciarono la biblioteca mandando in fumo gran parte del prezioso materiale letterario in essa custodito. Il fatto che sia sopravvissuta una parte dei volumi poi definitivamente bruciati da un sultano arabo sei in grado tu di spiegarmi che diavolo di importanza può avere ai fini di questa discussione? Secondo te allora dovremmo parlare anche di tutte le copie dei volumi distrutte successivamente al sultano arabo?


Da quanto dici mi par di capire che tu sappia che cosa conteneva quella Biblioteca. E quali preziosi tesori di sapere sono andati perduti. O anche in questo caso si tratta di supposizioni?
Potrebbero esserci stati... avrebbero potuto esserci.... forse contenevano le mappe che...
E' così che si fa ricerca?

Citazione:

Citazione:
Citazione:
Il calco della mappa di Buache confrontato alla topografia subglaciale
dell'Antartico ricavato dalle più moderne tecnologie risulta essere troppo simile per essere
solo una coincidenza.

Fammi capire... che somiglianza ci trovi tra la congettura di Buache e il profilo della vera Antartide, ricoperta o no dai ghiacci?.......


Solo questa:
<center></center>


Vedo, è una pagina del libro di Hancock. E ripeto che non vedo alcuna somiglianza tra la congettura di Buache e il profilo sismico di Hapgood. Il primo ipotizza un enorme mare al Polo Sud, che secondo lui sarebbe la "sorgente degli Icebergs", e disegna un IMMENSO continente che ingloba la Nuova Zelanda, un continente enormemente più grande della vera Antartide derivato soprattutto dalle ipotesi di cartografi precedenti.
Ma una cosa che né Hapgood né Hancock dicono è che Buache scrive sul contorno della sua congettura le fonti precise dalle quali ha tratto le informazioni:

"Land according to Ortelius and others at the end of 16th century" (terra secondo Ortelius e altri alla fine del 16 secolo)
"Land according to Karius"(terra secondo Karius)
"Land seen by Vespucius" (terra vista da Vespucci)
"Ice seen by m. Bouvet in 1738" (ghiaccio visto da M. Bouvet)
"Ice seen by Dr. Halley" (ghiaccio visto dal Dott. Halley)
E soprattutto al centro:
"Land yet undiscovered" (Terra ancora non scoperta)
"Frozen sea as supposed" (mare ghiacciato come si suppone)

Ecco le fonti di Buache. Altro che preistoriche mappe dell'Antartide prima della glaciazione.
E non bisognava nepure sforzarsi tanto per trovarle, erano lì, a disposizione di chi invece di buttarsi a fare ipotesi fantascientifiche avesse semplicemente LETTO le informazioni chiaramente contenute nella carta. Informazioni che sia Hapgood che Hancock tacciono, perché sanno bene che la maggior parte di chi cerca misteri si accontenta dei misteri, e non si informa in modo più approfondito. Troppa fatica. Troppo lavoro.

A proposito di lavoro e di ricerca... credo che mi metterò a cercare le relazioni che Buache presentò alle Accademie scientifiche dell'epoca per accompagnare le sue supposizioni circa la forma del continente australe. Non stiamo parlando infatti dei testi delle piramidi, o di misteriosi documenti atlantidei, ma di ricerche scientifiche di pochi secoli fa, pubblicate e stampate e sicuramente conservate in archivi e biblioteche. Una ricerca che né Hapgood né il suo epigono Hancock si sono mai sognati di fare. A loro bastavano le ipotesi fantascientifiche basate su presunte somiglianze con presunti profili sismici. I documenti? roba da cicappini.

Messaggio orinale: https://old.luogocomune.net/site/newbb/viewtopic.php?forum=48&topic_id=2027&post_id=112280