Re: Archeologia alternativa

Inviato da  Dusty il 19/2/2008 17:39:44
Primus ha difficoltà ad accedere al forum, passo ancora una volta io la sua risposta.

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1) Nella sua spiegazione sostiene che Amerigo Vespucci e altri navigatori avrebbero scoperto l'Antartide a fine 400 inizio 500 cercando così un escamotage "eretico" per salvare la teoria ortodossa della civiltà lineare.

E dove mai avrei scritto questa cosa? Ho scritto invece che Vespucci ha costeggiato il sudamerica fin quasi al 50° parallelo. Mai parlato di Antartide.

Non hai forse volutamente lasciato intendere proprio questo? "fin quasi il 50° parallelo"..interessante....quindi? volevi forse affermare allora che da lì in poi Piri Reis è andato a fantasia?

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Hapgood inviò la mappa per sapere a che luoghi corrispondeva alla Nasa (senza specificare di cosa si trattava) e la risposta che ricevette era che riguardava l'antartide. Dello stesso parere furono tutti i cartografi da lui consultati.

Hapgood non inviò nessuna mappa alla NASA. Chiese un parere a Harold Z. Ohlmeyer e Lorenzo Burroughs, rispettivamente un colonnello e un capitano dell'Aviazione USA, che affermarono che la parte sud della mappa di Piri Reis corrispondeva al proofilo sismico dell'Antartide. Le lettera di Ohlmeyer e di Burroughs sono riprodotte nel libro di Hapgood, che ovviamente non cito per sentito dire ma ho qui sottomano.

In effetti colgo l'occasione per scusarmi per essere incappato in un banale errore come questo, non si trattava della Nasa ma dell'aeronautica degli Stati Uniti. Purtroppo sono costretto a scrivere in fretta a causa del poco tempo che posso dedicare ai forum. Ho pensato quindi di riportare il paragrafo in questione per fornire maggiore chiarezza possibile subito dopo questa ulteriore "precisazione tecnica" di Tristero

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Peccato però che quel profilo sismico (riprodotto nel libro) non corrispondesse affatto alla mappa di Piri Reis, e neppure al più aggiornato profilo sismico rilevato in anni più recenti.

Da una simile valutazione devo implicitamente ritenere che per Tristero un intero comando dell'aeronautica USA era formato da imbecilli. Interessante. Ecco cosa c'era scritto esattamente nel paragrafo discusso:

OTTAVA SQUADRIGLIA DI RICOGNIZIONE TECNICA (COMANDO STRATEGICO AEREO) AERONAUTICA DEGLI STATI UNITI
Base aerea di Westover
Massachussetts
6 luglio 1960

SOGGETTO: Il mappamondo dell’ammiraglio Piri Reis
A: Professor Charles H. Hapgood,
Keene College,
Keene, New Hampshire
Egregio Professor Hapgood,
“La Sua richiesta di valutazione di alcuni singolari caratteristiche del mappamondo del 1513 da parte di questo organo, è stata accolta.
L’ipotesi che la parte inferiore della carta rappresenti la Costa Principessa Martha della Terra della Regina Maud e la Penisola Antartica è ragionevole. A nostro avviso è l’interpretazione più logica della carta e con tutta probabilità quella corretta. Il dettaglio geografico mostrato nella parte inferiore della carta concorda in modo straordinario con il profilo sismico effettuato sulla superficie della cappa di ghiaccio dalla Spedizione Antartica Svedese-Britannica del 1949. Ciò sta a indicare che la linea costiera era stata rilevata prima che fosse ricoperta dalla cappa di ghiaccio. Al presente la cappa di ghiaccio in quella regione è spessa un chilometro e mezzo. Non sappiamo assolutamente come si possano conciliare i dati riportati sulla carta in questione con il presunto livello delle conoscenze geografiche nel 1513”.
HAROLD Z. OHLMEYER
Tenente colonnello, AERONAUTICA STATUNITENSE
Comandante
(“Impronte degli Dei”, Graham Hancock, Corbaccio, p.9).


In tal modo ho voluto sottolineare il fatto che un comando aereo degli stati uniti è arrivato a tali sorprendenti conclusioni solo dopo avere attentamente consultato la mappa di Piri Reis. E per quanto mi riguarda si tratta di una fonte più che autorevole che vale la pena prendere in considerazione.....se poi consideriamo il fatto che esiste una intera branca dell'archeologia eretica che va in questa direzione (i c.d. OOPART o oggetti fuori dal tempo) ci accorgeremo che in realtà si tratta di una ipotesi plausibile. Il concetto di sviluppo ciclico delle civiltà inoltre è molto più sensato e più ragionevole della teorie convenzionale dello sviluppo lineare di ottocentesca memoria. La terra è soggetta a cataclismi naturali periodici di vario tipo come ad esempio l'inversione dei poli magnetici o l'impatto con asteroidi di grandi dimensioni in grado di oltrepassare indenni la nostra atmosfera. E' già successo e potrebbe succedere ancora. Nulla di strano quindi se la vita sulla terra e il progresso umano risultano seguire questi eventi. Non c'è niente di scandaloso in questo.

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3) il fatto che il brasile sia stato disegnato attaccato all'antartide non significa nulla perchè quello era il modo di disegnare del 600'. Basta consultare una qualsiasi altra mappa dell'epoca per rendersene conto.

Quello era il modo di disegnare del '600? Il Brasile attaccato all'Antartide? ma quando mai?

Solo per fare un esempio, chiunque si trovasse tra le mani una mappa dell'Italia del '600 può notare come somigli molto ad un disegno di un bambino delle elementari. E qualche volta appaiono addirittura irriconoscibili. Nel '600 inoltre non si sapeva ancora come calcolare la longitudine e quindi le carte geografiche risultavano tutte grossolanamente approssimative. Inoltre la mappa di riferimento di Piri Reis sarebbe stata compilata in un periodo in cui il livello del mare era più basso di circa 130 metri, ovvero quando la linea costiera era assai diversa da quella attuale.

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A parte che la mappa di Piri Reis è del 1513, in quell'epoca i cartografi disegnavano quello che conoscevano e aggiungevano quello che immaginavano potesse esistere.

E fin qui tutto bene....

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Disegnavano infatti anche un immenso continente australe, chiamato Terra Australis INCOGNITA perché pensavano dovesse esistere un continente a sud per equilibrare la massa terrestre a nord.

Ok....

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Tutti i libri di storia della cartografia trattano della Terra Australis Incognita, solo Hapgood non ne fa alcun cenno, dimostrando così di non conoscere la storia della cartografia.

La prima analisi è corretta mentre la conclusione è palesemente faziosa. Una cosa è la c.d. terra australis disegnata completamente a fantasia e un'altra è voler confondere questa con mappe dalle caratteristiche inspiegabili come quella di Piri Reis. Hapgood non ha fatto altro che rimettere ordine tra le due cose mentre il Cicap ovviamente ha l'esclusivo interesse a fare il contrario.

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5) il filosofo greco Eratostene già sapeva perfettamente che la terra era sferica nel 3 secolo a. C. tanto da esserne riuscito a calcolare il diametro con un ottima approssimazione (40.000 km contro 46.000). Peraltro l'errore di scarto potrebbe essere dovuto alla crescita del volume terrestre nel corso del tempo.

La Terra si sarebbe gonfiata tanto nel corso di 1500 anni? :)

Dunque, Eratostene è vissuto nel III sec. a. c....ora siamo nel XXI secolo ....che fa all'incirca 2300 anni di distanza....effettivamente non è un tempo ragionevolmente idoneo a poterci far supporre un "ingrassamento" della crosta così massivo, ma i 1500 anni non mi tornano proprio...Ciò premesso il senso della frase voleva essere provocatorio e può essere riassunto con qualche interrogativo più esplicito: E se Eratostene avesse copiato di sana pianta quelle misure sul diametro della terra da libri molto più antichi della sua epoca? Prima dell'ultima inversione dei poli magnetici esistevano solo società primitive? Tutti gli OOPART sono solo dei falsi come sostiene il Cicap?

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Come faceva a sapere certe cose? semplice: era il custode della biblioteca di Alessandria, il centro del sapere del mondo antico in cui erano spiegate tutte le arti,le scienze e i sistemi di calcolo. La biblioteca venne distrutta da un maremoto e ricostruita ma alla fine venne definitivamente bruciata da orde di cristiani fanatici. La filosofa pagana Ipazia che dirigeva la biblioteca venne lapidata e poi scuoiata ancora viva con gusci di conchiglia.

Ehm... la storia è un pochino diversa e non propone alcuna certezza sulla fine della Biblioteca.

Che la storia non sia fatta di certezze mi trova perfettamente d'accordo con te ma francamente è strano sentirlo dire da un cicapista.

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Ti consiglio un libro molto istruttivo: "La biblioteca scomparsa" di Luciano Canfora, dove si legge che la Biblioteca di Alessandria venne probabilmente danneggiata la prima volta non da un maremoto ma da un incendio all'epoca di Giulio Cesare. Poi le fonti sono contraddittorie, diversi storici ritengono che la distruzione definitiva sia avvenuta attorno al 270 d.C. nel corso del conflitto tra Zenobia e Aureliano, altri affermano che sarebbe avvenuta attorno al 400, e altri ancora la attribuiscono invece all'emiro Amr ibn al-As nel 640 su ordine del califfo Omar. A questo proposito la leggenda tramanda un messaggio che sarebbe stato inviato da Omar all'emiro: "Se il contenuto di quei libri si accorda con il libro di Allah, noi possiamo farne a meno, dal momento che in tal caso il libro di Allah è più che sufficente. Se invece contengono qualcosa di difforme rispetto al libro di Allah non c'è alcun bisogno di conservarli. Procedi e distruggli"

La biblioteca di Alessandria venne distrutta in più occasioni è vero ma in particolar modo nel periodo cristiano e ciò in quanto rappresentava il fulcro del sapere pagano. Che sia sopravvissuta una parte della biblioteca poi definitivamente bruciata da Amr ibn al-As nel 640 d. C. che importanza può avere ai fini di questa discussione?

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E a proposito di Ipazia, mai stata direttrice della Biblioteca, morì sì per mano di fanatici cristiani, ma nel 415 d.C.

Che non sia mai stata "la direttrice" della biblioteca credo si possa ritenere esatto ma solo in quanto in realtà era molto di più. Con la morte della martirizzata figlia del matematico Teone infatti, non rimaneva ai neoplatonici alcuna possibilità di continuare la loro scuola ad Alessandria. Durante la vita della giovane Ipazia, la sua amicizia e la sua influenza su di Oreste, governatore della città avevano assicurato ai filosofi sicurezza e protezione dai loro sanguinari nemici. Con la sua morte essi persero il loro più forte sostegno. Quanto ella fosse rispettata da tutti coloro che conoscevano la sua erudizione e la nobiltà delle sue virtù lo possiamo inferire dalle lettere a lei indirizzate persino da Sinesio, vescovo di Tolemaide, di cui ci sono giunti alcuni frammenti. Inoltre quando scrivi: " morì si per mano di fanatici cristiani, ma nel 415"....cosa volevi sostenere? Forse ritieni che mi mancava di tener a mente quella data o che andavo affermando altro?

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6) La mappa di Philippe Bache è un altro esempio. Il cicap sostiene che l'antartide sia stata rappresentata così com'è senza ghiaccio per puro caso. E ciò sarebbe confermato dal fatto che nelle glosse della carta c'è scritto appunto "congettura". Ma tale circostanza deriva dal fatto che all'epoca di P. Bache l'antartide era già completamente coperta dai ghiacci e quindi, avvalendosi di una carta molto antica come riferimento non poteva che scrivere "congettura" poichè ancora non esisteva alcuna tecnologia per verificarne l'attendibilità.

Nessuno ha mai sostenuto che Buache rappresentò l'Antartide così per puro caso. Al contrario, Buache fece diverse "congetture" basandosi non su carte più antiche ma sui racconti dei navigatori come Bouvet, d'Urville e Wilks, che iniziavano a spingersi all'estremo sud e avvistavano isole e ghiacci.

Fermo restando che Buache ha certamente attinto a tutte le fonti informative a lui disponibili, qui non ci stiamo scervellando per cercare di capire se sia stato possibile o meno disegnare il profilo geografico di un continente partendo da meri avvistamenti di isole e ghiacci effettuati da altri navigatori di passaggio, qui stiamo cercando di trovare una risposta logica e razionale a come sia potuto accadere che alcuni navigatori possedessero conoscenze (seppur approssimative) riguardo alla terra d'Antartide sotto i ghiacci!!!
Il calco della mappa di Buache confrontato alla topografia subglaciale dell'Antartico ricavato dalle più moderne tecnologie risulta essere troppo simile per essere solo una coincidenza. O meglio potrebbe benissimo trattarsi solo di questo se fossimo dinanzi ad un caso isolato. I c.d. oggetti fuori dal tempo e le c.d. tecnologie anacronistiche possedute da alcuni dei popoli più antichi della terra costituiscono invece la normalità nella storia riletta a 360° gradi. Pensiamo solo al calendario Maya o meglio ai calendari Maya e alla loro incredibile precisione (superiore persino a quello che abbiamo adottato noi in epoca moderna) che sarebbero stati interamente elaborati da un popolo completamente all'oscuro di concetti elementari come la ruota o la bilancia! Solo banalizzando ciascun singolo mistero con spiegazioni "all'acqua di rose" o negando l'evidenza come fa sistematicamente il Cicap possiamo continuare a dormire sonni tranquilli sulla teoria della civiltà lineare.

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Ovviamente è tutto documentato dai resoconti dello stesso Buache e dalle didascalie delle carte che parlano proprio di "adjoining", ovvero del fatto che il cartografo aveva "unito" in un unico profilo continentale le poche terre fino a quel momento raggiunte, come la Nuova Zelanda, l'isola della Circoncisione e altre isole a sud dell'Africa.

Certamente Buache ha tenuto conto di ciascun avvistamento utile proprio come annotato nelle glosse riportate a margine della mappa ma ciò non è di per se sufficiente a dissipare i dubbi sul risultato finale. Buache ad esempio ritrasse un canale navigabile sgombro dai ghiacci che attraversa il continente australe dividendolo in due parti. Tale canale esisterebbe davvero se l'Antartico non fosse ricoperto dai ghiacci...da chi aveva ricevuto le informazioni? dagli navigatori citati nelle glosse? e come avevano fatto a saperlo?

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Qui il testo che accompagna la carta, dove ovviamente non si parla di alcuna carta antica ma solo del viaggio del Capitano Bouvet e delle terre avvistate.....

Che non vi sia un riferimento espresso a carte antiche sulla mappa invece è assolutamente vero ma non credo che ciò sia sufficiente ad escluderlo.

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