Re: OLOCAUSTO: verità, mezza verità o menzogna?

Inviato da  Kolza il 2/7/2006 12:56:18
Ciao Guglielmo,
Benvenuto a bordo della "Nave dei Dannati", ecco le mie risposte:

1.
Citazione:
Perché quelle persone vennero assassinate in quanto appartenenti ad una fede e ad un "razza" (tra virgolette, perché, essendo tutti gli esseri umani interfertili tra di loro, non esistono "razze" umane).

Non vennero assassinate. Vennero sfruttate fino alla consunzione. Molti pensano ancora oggi che i nazisti si "accontentassero" si uccidere qualcuno che stava loro sul fegato (ebrei, gay, zingari, oppositori politici, criminali comuni od anche dissidenti). In realtà erano molto più spietati.
Sulla fede ok, sulla razza meno. Non perchè gli umani siano diversi tra di loro, ma perchè l'interfertilità non è un criterio per distinguere le razze (gli incroci tra zebre, cavalli e asini?). Vedi punto 4.

2.
Citazione:
Perché, per la prima volta nella storia (per quel che ne so e ne capisco) non si uccideva qualcuno perché nemico, combattente, avversario politico, ma in quanto "ebreo".

Il primo genocidio dell'epoca moderna è quello degli Armeni, perpetrato dai Turchi (1918). Quello era un genocidio tout court, senza mezzi termini, visto che le vittime venivano uccise sul posto o vendute come servitù.

3.
Citazione:
a me interessa piuttosto poco l'analisi dei particolari (quanti sono stati uccisi, Eichmann era o non era ebreo, e cose di sto genere...), in quanto penso sia semplicemente un elemento che svia, che devia il pensiero.

Certo, e le prove in un processo che ci stanno a fare? Andiamo avanti a forza di pregiudizi... (Linucs, ti sto rivalutando )

4.
Citazione:
Ma non posso essere "ebreo" oggi e non esserlo più domani. Come non posso essere "uomo" oggi e non esserlo più domani

Come come? Dici che gli ebrei non sono una razza, ma una fede e poi chiudi con questa frase? Se è questione di religione, domani puoi essere persino buddista; se, viceversa, è questione di razza (una tesi che francamente non sposo) allora dobbiamo iniziarci a preoccupare.
Il problema, a mio avviso, è ideologico. Sia in un senso che nell'altro. Per esempio, in determinati ambienti ebraici (come quelli sionisti, ma per fortuna non tutti gli ebrei lo sono) c'è un'educazione ideologica alla superiorità che non ha nulla da invidiare a quella nazista. Poi non stupiamoci di ciò che accade in Israele...

Ripeto ciò che ho postato tempo addietro. La Storia, comunque e dovunque, non la si può fare solo con la conta dei morti: bisogna analizzare tutti gli elementi a disposizione (comprese le arianizzazioni forzate, per esempio). Altrimenti lo spazio tra le orecchie diventa inutile...

Saludos
Kolza

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